Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel
Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1504667
www.italoamericano.org 9 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 27 LUGLIO 2023 Palazzo Massimo: vita e tempi romani C on tutti i musei e le chiese che R o m a o f f r e , sembra inutile suggerirne uno p i u t t o s t o c h e u n a l t r o , soprattutto quando il visita- tore medio è a Roma solo p e r p o c h i g i o r n i . M a l a superba collezione di marmi e bronzi di Palazzo Massi- mo, così come i mosaici, gli affreschi e la collezione di monete, dovrebbe essere in cima alla lista di ogni visita- tore a Roma. La collezione è vasta, quindi limito il mio discorso solo alle sculture. Palazzo Massimo vanta la più vasta collezione di scul- t u r e r o m a n e d i q u a l s i a s i museo in Italia o in Europa. Solo la Collezione Torlonia con le sue 619 sculture potrà sfidare il Massimo quando troverà finalmente una sede d e f i n i t i v a . C a r o l e e d i o abbiamo fatto la nostra terza visita negli anni a Palazzo Massimo. Ogni volta che lo visitiamo, rimaniamo abba- gliati dalla qualità delle scul- t u r e , d a l l o r o e c c e l l e n t e restauro e dalla disposizione intelligente. La prima sala contiene più di una dozzina di busti, alcuni di famose famiglie r o m a n e e a l t r i d i r o m a n i anonimi. Rappresentano lo stile realistico dominante dei marmi di epoca romana, catturando acconciature e abbigliamento per uomini e donne. A volte, alcuni busti s o n o p o c o l u s i n g h i e r i . I lineamenti del viso sono sbi- l a n c i a t i , f o r s e u n n a s o è troppo grande o i loro volti sono solcati da linee e rughe. M a l o s p e t t a t o r e d e v e stare in guardia: gli scultori e r a n o s c h i a v i d e l p o t e r e dell'aristocrazia. Una lapide identifica il busto di Antonia M i n o r e , f i g l i a d i M a r c o Antonio e Ottavia, e madre di Claudio. La sua acconcia- tura arricciata era caratteri- stica dello stile di capelli delle donne aristocratiche romane. Il busto è chiara- mente di una giovane Anto- n i a . T u t t a v i a , v e n i a m o a sapere che tutti i suoi busti la ritraggono giovane, anche quando era in età avanzata. A volte, l'aristocrazia roma- na ha prevalso sullo stile artistico, oppure lo scultore p o t e v a s e m p l i c e m e n t e costare tanto per la sua mae- stria. L'esilio poteva essere l'ultima delle pene. Augusto, che era pudico, trovò volgari le poesie d'amore di Ovidio e lo esiliò a vita da Roma. Tuttavia, nelle vicinanze c'è il busto di una donna aristo- cratica non identificata il cui ritratto è, beh, tutto tranne c h e l u s i n g h i e r o . M a n o n voglio essere meschino con una descrizione sconvenien- te dei suoi difetti. Germanico, nipote di Augusto, è raffigurato come un giovane dall'espressione pietosa. Lo spettatore deve meravigliarsi della capacità dello scultore di esprimere tale sensibilità con un mezzo spietato come il marmo. Mi viene in mente un'altra scul- tura romana anonima del Museo Capitolino del Galata Morente. La rappresentazio- n e s o t t i l e e d e m o t i v a d e l guerriero sconfitto e moren- te ha ispirato per secoli lo stupore e la riverenza degli ammiratori. È caratteristico nello stile artistico romano rappresen- tare uomini con una piena e f o l t a b a r b a , s e g n o s i c u r o della virilità del soggetto. Il busto di un guerriero roma- no con l'elmo è scolpito con una barba folta e ben curata. Il suo ritratto è un'espres- sione del potere imperia- le che ha creato l'Impero Romano. Onorando quella stessa prodezza maschile, in un'altra stanza c'è la famosa copia romana dell'originale greco Discobolo. È un'im- magine idealizzata dell'atle- ta maschio nel fiore della s u a g i o v i n e z z a e d e l s u o potere. Ma come abbiamo presto scoperto pochi minu- ti dopo, il realismo ci riporta alla realtà. I romani sapeva- no che tale prodezza, atleti- ca o imperiale, non sarebbe durata per sempre. Mentre il visitatore vaga attraverso la collezione, i marmi danno anche un'idea d e l l a r e l i g i o n e e d e l l a c u l t u r a r o m a n a . U n a figlia della mitica Niobe di p r o p o r z i o n i i n n a t u r a l i è drammaticamente raffigura- t a c o n u n a f r e c c i a n e l l a schiena. Nelle Metamorfosi Ovidio ci r acconta che, a causa della sua vanità, gli dei uccisero i suoi sette figli e poi trasformarono Niobe in una statua di marmo che piange lacrime per la sua perdita. I romani sapevano bene che gli dei non vedeva- no di buon occhio i cittadini vanitosi, nonostante il gran- de potere che Roma eserci- tava nel Mediterraneo e in altre parti del mondo cono- sciuto. Forse il più provocatorio dei marmi è quello di Erma- frodito, progenie di Hermes e Afrodite. Sdraiato su un lato, il marmo ha un'espres- s i o n e d r a m m a t i c a p e r l a perplessità dei romani nei confronti delle persone di genere diverso o non bina- rie. Visto da dietro sembra un altro ritratto idealizzato del corpo femminile. Tutta- v i a , g i r a n d o i n t o r n o a l m a r m o , l o s p e t t a t o r e s i r e n d e i m p r o v v i s a m e n t e conto della verità. È un deli- zioso stratagemma scultoreo in cui cadiamo preda delle nostre stesse supposizioni. L'esistenza della scultura e il posto ben noto di Ermafro- dita nella mitologia romana parla dell'accettazione da parte dei romani delle per- sone cross-gender. Hermaphrodite ci dà il t e m p o p e r r i f l e t t e r e s u i nostri valori contemporanei. R i c o n t e s t u a l i z z a t a n e l l a n o s t r a e p o c a , l a s c u l t u r a accenderebbe un discorso infuocato sui valori e sui costumi culturali se esposta pubblicamente negli Stati Uniti. Ma esistono numero- se copie di questa scultura in tutta Europa, una delle quali si trova agli Uffizi. Per secoli, la nudità scultorea ha oltraggiato i viaggiatori pro- venienti dagli Stati Uniti. Solo di recente i genitori di bambini in età scolare che v i v o n o i n F l o r i d a h a n n o dichiarato pornografico il David di Michelangelo. Ma p e r G r e c i e R o m a n i , c o s ì come per gli artisti del Rina- scimento, il corpo umano era un oggetto da apprezza- re. In una stanza adiacente, c'è una scultura a grandezza n a t u r a l e e d e l i c a t a m e n t e resa di una Venere modesta Arte funeraria romana al Museo di Palazzo Massimo (Photo: Konstantinos Papaioannou/Dreamstime) LIFE PERSONAGGI RECENSIONI ARTE Continua a pagina 11