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GIOVEDÌ 27 LUGLIO 2023 www.italoamericano.org 38 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT Breve guida al Mondiale di Australia-Nuova Zelanda: 5 favorite da battere (insieme a un fuso orario scomodo) La ct della Nazionale italiana di calcio femminile Milena Bertolini (Ph © Agenzia LiveMedia | Dreamstime.com) I l Mondiale di calcio femmi- nile si gioca a cavallo tra Australia e Nuova Zelanda. Nonostante gli sforzi della Fifa che ha triplicato il montepremi della competizione ed ha aumen- tato le partecipanti da 24 a 32 e che è impegnata da anni in una possente campagna a favore del calcio 'rosa', la collocazione 'australe' del Mondiale ha reso molto difficile la fruizione 'euro- pea' e nord americana dell'even- to. Questione anzitutto di fuso orario: tanto scomodo da far cala- re l'appeal del torneo stesso: in Europa, i network televisivi, hanno offerto pochissimo per assicurarsi i diritti sul Mondiale e, in più Paesi, non è nemmeno la copertura totale. ASSENZE PESANTI - Come se non bastasse, ancora una volta (è proprio il caso di dirlo perché, negli ultimi anni, sono state mol- tissime le calciatrici di primo piano costrette a rinunciare alle grandi competizioni per Nazionali a causa di infortuni), molte le stelle a non prendere parte al Mondiale per via di pro- blemi fisici. In Oceania, non vedremo, tra le altre, giocatrici del calibro di Miedema, Cascarino, Katoto, Mead. GRANDI FAVORITE - Come quasi sempre quando si parla di calcio femminile, gli Usa sono tra le squadre da battere. Poi Inghilterra, Germania e Francia senza dimenticare Spagna e Brasile. E l'Italia? STATI UNITI - La selezione a Stelle e Strisce vuole continuare nel solco di una tradizione domi- nante (ha vinto la metà dei Mondiali assegnati dal 1991), ma dovrà fare i conti con un ricam- bio generazionale piuttosto mar- cato (14 esordienti) che - per quanto la qualità resti alta - crea qualche dubbio sulla tenuta men- tale, quando la palla si farà più pesante. Mancheranno per infortunio la Capitana Sauerbrunn, Macario e Pugh per cui i punti fermi saran- no 'solo' l'eterna Morgan in mezzo all'attacco, l'affidabile portiere Naher e la regista (col vizio dei gol pesanti) Lavelle. C'è anche curiosità dal punto di vista tattico: nell'ultimo Mondiale gli Usa vinsero giocan- do d'esperienza (punteggi bassi, tanta prudenza, controllo dei ritmi di gioco): oggi, essendo una selezione molto più giovane, potranno adottare la medesima strategia? INGHILTERRA - Dopo il clamoroso trionfo casalingo nell'ultimo Europeo, l'Inghilterra entra a pieno titolo nel novero delle favorite per il Mondiale. In Australia e Nuova Zelanda, però, le ragazze della Ct Wiegman si presentano prive di 4 pilastri: le infortunate Kirby, Williamson e Mead e la centravanti White, riti- ratasi. Queste assenze dovranno essere ben gestite, con rotazioni tutte da sperimentare. Il talento e - soprattutto - l'organizzazione, però, non mancano: guidate da Walsh e Stanway e affidandosi alla sorprendente recente vena realizzativa di Daly, le campio- nesse d'Europa paiono in grado di arrivare in fondo anche nella competizione iridata. FRANCIA - Nonostante il dominio a livello di club e i gran- di investimenti della Federazione, la Nazionale femminile francese, negli ultimi anni, ha raccolto molto meno di quanto era lecito attendersi. Spesso dilaniata da rivalità interne, la squadra transalpina dà la sensazione di essere un po' 'all'ultimo giro', per non risultare una grande incompiuta. In pan- china siede Herve Renard (al secondo Mondiale in un anno: in Qatar aveva guidato l'Arabia Saudita) e con lui - almeno all'apparenza - sembra essere tor- nato il sereno all'interno dello spogliatoio. Prova è la presenza in rosa di svariate senatrici che disputare una competizione posi- tiva, per riaccendere l'entusia- smo verso il movimento esploso nel Mondiale 2019, ma brusca- mente spentosi dopo la disastrosa spedizione all'Europeo. La Ct Bertolini ha ben chiaro l'obiettivo, per cui ha cercato di preparare una squadra con più soluzioni tattiche e maggior fre- schezza rispetto a quella vista in Inghilterra. Ne hanno fatto le spese alcune senatrici, in partico- lare la Capitana Gama. Grossi interrogativi dal punto di vista tattico: la Ct, nella marcia di avvicinamento al torneo, ha spes- sissimo cambiato 11 titolari e modulo. E' sembrata apprezzare la costruzione dal basso - a 3 - e, in avanti (dove il gol resta un problema). Ha provato sia il tri- dente, sia l'attacco a due, ma potrebbe optare per giocare con un'unica punta sorretta da tre tre- quartisti. Molte delle speranze passeranno per i piedi di Giulia Dragoni, la stellina 16enne di proprietà del Barcellona che ha tutto per diventare il simbolo della nostra Nazionale. Resta infine la questione 'fisica'. Il gruppo azzurro è composto per lo più da calciatrici minute: la differenza atletica dovrà essere arginata con palleggio, ritmo e organizzazione tattica. voler rinunciare alla Nazionale per delle tensioni con il Ct Jorge Vilda - la Nazionale iberica pos- siede talmente tanto talento da non poter essere esclusa dalle potenziali favorite: Putellas (già Pallone d'Oro), Bonmati (talento purissimo), Paralluelo (attaccante dotata di un atletismo incredibi- le), Paredes (difensore impeccabi- le) e Hermoso (vera bomber) sono tra le calciatrici più forti d'Europa. Basterà la loro qualità per sopperire alle assenze? BRASILE - Con un ricambio generazionale piuttosto marcato in corso, la Seleçao arriva al Mondiale 2023 in bilico tra la speranza di una pronta ripartenza - fresca di vittoria in Copa America - e il rischio di un falli- mento per inesperienza - che bis- serebbe la clamorosa eliminazio- ne nei giorni del 2019 -. Conterà molto l'esperienza della Ct Pia Sundhage che si affiderà alla fre- schezza e all'atletismo garantito da Andressa Alves, Kathellen Sousa e Ary Borges. SPERANZE AZZURRE - Inserita in un girone sulla carta piuttosto abbordabile (dietro il 'colosso' Svezia, ci sono Sudafrica e Argentina: squadre decisamente indietro nel ranking Fifa), l'Italia non deve peccare di superficialità ed è chiamata a erano state epurate dalla prece- dente Ct Corinne Diacre. Per infortunio mancherà comunque Amandine Henry e, per lo stesso motivo, resteranno a casa anche Katoto e Cascarino. Se le transal- pine riusciranno a sopperire a queste pesantissime assenze, con il giusto mix di esperienza, classe e fisicità, potranno fare strada. GERMANIA - Espressione di un movimento potentissimo, la Nazionale tedesca vanta la rosa più completa di tutto il torneo. Popp e Magull sono gli storici riferimenti della squadra allenata da Martina Voss Tecklenburg, ma occhio anche al nuovo che avanza: Buehl, Brand e Oberdorf sono le giovanissime stelle del futuro. Il principale limite delle tedesche pare essere la mancanza di esperienza, che le porta sempre a voler affrontare a viso aperto qualsiasi avversario (correndo qualche rischio di troppo e prati- cando un calcio molto dispendio- so): in una competizione 'spieta- ta' come il Mondiale, un proble- ma che può pesare. SPAGNA - Nonostante la ribellione di un gruppo di calcia- trici - mesi fa, 15 giocatrici (tra cui atlete del calibro di Mapi Leon, Patri Gujarro Sandra Panos e Marta Cardona), firmarono una lettera in cui dichiaravano di STEFANO CARNEVALI