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GIOVEDÌ 27 LUGLIO 2023 www.italoamericano.org 5 L'Italo-Americano IN ITALIANO | NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ " T h e l o v e l i n e s s o f P a r i s s e e m s s o m e h o w s a d l y gay". Non faceva in tempo a intonare le prime note, che partivano gli applausi. Il grazie del pubbli- co che lo ha accompagnato per 70 anni. Una carriera strepitosa che gli ha regalato 2 0 G r a m m y a w a r d e 1 0 0 album ma che sembrava rico- m i n c i a r e , c o n q u i s t a n d o nuovi fan, ogni volta che la sua voce limpida e vibrante sceglieva un pezzo dal vastis- simo repertorio. Non manca- va mai la sua "I left my heart in San Francisco", non pote- va deludere le aspettative di chi, sotto il palco, si aspettava d i v o l a r e n e l l ' a t m o s f e r a romantica e nostalgica che sapeva creare. Brano simbolo della città californiana, scrit- to da George Cory e Douglass Cross e originariamente lato B del singolo Once Upon a Time, fu accolto con entusia- smo quando lo cantò per la p r i m a v o l t a a l F a i r m o n t Hotel e da allora diventato tutt'uno con il suo elegante interprete. Tony Bennett, si è spento il 21 luglio 2023 all'età di 96 anni. Con lui se ne va l'ultimo crooner americano. Anzi ita- loamericano. Perché Anthony Dominick Benedetto era sì nato a New York, il 3 agosto 1926, ma suo padre Giovanni (poi John) Benedetto, nego- ziante, era emigrato negli S t a t i U n i t i d a P o d à r g o n i , vicino a Reggio Calabria nel 1 9 0 6 e s u a m a d r e A n n a Suraci, sarta, era nata negli Stati Uniti subito dopo l'emi- grazione dei suoi genitori, anch'essi reggini, avvenuta nel 1899. Cultura italoameri- cana, radici in due mondi. Esattamente come gli altri tre crooner, le leggende Frank Sinatra, Perry Como e Dean Martin. S p e c i a l e i l l e g a m e c o n Sinatra. Lo incontrò per la prima volta al Paramount Theatre di New York. "Mi ha insegnato – ha raccontato - che il pubblico è tuo amico e nei concerti viene a trovarti". Ne realizzò il sogno, rimasto incompiuto per la scomparsa nel 1998, inaugurando nel 2001 la Frank Sinatra School of the Arts, un liceo pubblico dedicato all'insegnamento delle arti dello spettacolo. In un'intervista a Life nel 1965, Sinatra aveva detto di lui che era "il miglior cantante del s e t t o r e . M i e n t u s i a s m a quando lo guardo. Mi com- muove. È il cantante che rie- sce a trasmettere ciò che il compositore ha in mente, e probabilmente anche un po' di più". Bennett, che esaltava le doti di lealtà e generosità d i T h e V o i c e , r i c a m b i ò quell'endorsement che lo aveva incoronato crooner, in un'intervista del 2016 al The T o n i g h t S h o w S t a r r i n g Jimmy Fallon: "Ero il suo preferito e lui era il mio pre- ferito, e non riuscivo a supe- rarlo perché era un artista fenomenale, un cantante bel- lissimo e una persona fanta- stica". Bennett aveva iniziato a studiare canto a 10 anni alla High School of Industrial Arts di N.Y. Leggenda vuole che da adolescente, quando lavorava come cameriere per aiutare la mamma vedova, cantasse ai clienti mentre serviva ai tavoli. La voce cre- s c i u t a a s c o l t a n d o B i n g Crosby e Nat King Cole, non passò inosservata. Nel Queens aveva vissuto difficoltà e ristrettezze, la Depressione e la II Guerra Mondiale (prestò servizio nella 63ª Divisione di fante- ria e in Germania partecipò alla liberazione del campo di c o n c e n t r a m e n t o d i Landsberg). Alla fine della guerra riprese a esibirsi nelle t a v o l e c a l d e d o v e s p e s s o lavorava anche come came- riere. Nel 1949, la cantante Pearl Bailey lo invitò ad apri- re il suo concerto al Village Inn di New York. Poi il buon vento iniziò a soffiare e a gonfiare le vele di una carrie- ra strepitosa: singoli e duetti, u n a c a p a c i t à d i t e n e r e i l passo con il mondo musicale e reinventarsi tanto da farsi apprezzare, e soprattutto amare, anche dalle genera- zioni più giovani. N e l 1 9 9 4 i l s u o ' M t v Unplugged' impreziosito dai featuring con Elvis Costello e Kd Lang, diventa senza fati- ca l'album dell'anno. Nel 2014 'Cheek to Cheek' con L a d y G a g a g l i è v a l s o u n Grammy. Nel 2021 il secon- do album di duetti con la star italoamericana, 'Love For Sale', è balzato in cima alle classifiche rendendolo il c a n t a n t e p i ù a n z i a n o a d a v e r e u n a l b u m a l p r i m o posto nelle classifiche degli Stati Uniti. Sono diventati storia della musica i suoi duetti con Paul McCartney, Elton John, Dixie Chicks, Sting, Bono, John Legend, Billy Joel. Senza dimenticare che ha contribuito a portare il jazz nel mainstream attra- verso collaborazioni con arti- sti di grosso calibro come Count Basie. Con centinaia di concerti e oltre 50 milioni di dischi in tutto il mondo, è stato custode della classica canzone popolare americana r a p p r e s e n t a t a d a C o l e P o r t e r , G e r s h w i n , D u k e E l l i n g t o n , R o d g e r s e Hammerstein. Un pezzo del suo enorme lasciato musicale è invece legato al cinema, c o m e t e s t i m o n i a t o d a l l a colonna sonora di Quei Bravi Ragazzi, anche se da 'Rags to Riches' si è sempre voluto dissociare. Il perché lo ha spiegato in alcune interviste: "Non è un racconto accurato, perché ogni nazione ha una malavita. Non ci sono solo gli italiani. Gli inglesi, i tede- schi, gli irlandesi: c'è una malavita in tutto l'universo. F a n n o c o s e m a l v a g i e . È assurdo il pregiudizio che è emerso da quel film". L'Italia la visitava spesso. In un'intervista a Vanity Fair Italia del 2012 dice: "Penso c h e l e m i e r a d i c i i t a l i a n e siano il dono più grande che i o a b b i a m a i r i c e v u t o . Quando eravamo piccoli, a me e a mio fratello faceva davvero molto impressione l'idea che la nostra famiglia venisse da lì". Spiega anche perché l'italiano non lo par- lava: "Mio padre era emigra- to in America con pochi dol- lari in tasca. Eravamo molto poveri. Ricordo che tutti i miei parenti dicevano: 'Se v u o i t r o v a r e u n l a v o r o , dimenticati l'italiano e impa- r a l ' i n g l e s e ' . E r a l ' u n i c o modo per sopravvivere". In un'intervista del 2017 all'a- genzia italiana Ansa dice: "Non devi essere italiano per amare l'Italia, ma per me è speciale tornare dove la mia famiglia ha le sue origini". Si era ritirato dalle scene solo 2 anni fa, pur soffrendo Tony Bennett, la voce di un'epoca Bennett ha ricevuto numerosi premi durante la sua carriera, inclusi i Grammy (Photo: Featureflash/Dreamstime) Continua a pagina 7