L'Italo-Americano

italoamericano-digital-8-10-2023

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31 GIOVEDÌ 10 AGOSTO 2023 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | LA COMUNITÀ DI LOS ANGELES S i chiama "Giraffa Artificiale" la scul- tura esposta pres- so il Museo di Sto- r i a N a t u r a l e d i M i l a n o d o p o e s s e r e s t a t a restaurata nell'ambito di un progetto avviato dal Getty Conservation Institute in col- laborazione con il Museo del Novecento, il Museo delle Culture di Milano (Mudec) e il Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale di Torino. L'opera, una giraffa scultorea alta 3 metri, realiz- zata in plastica rosa traspa- r e n t e e d i p r o p r i e t à d e l M u s e o d e l N o v e c e n t o , f u creata dall'artista italiano Gino Marotta nel 1973. Il progetto è stato coordi- nato da una ricercatrice ita- liana, Anna Laganà, specia- lizzata nella conservazione dei materiali plastici presso il Getty Conservation Institute (Gci) di Los Angeles. Anna L a g a n à , r o m a n a , è una restauratrice e ricerca- trice di arte moderna e con- temporanea, entrata a far parte del Dipartimento scien- tifico del Getty Conservation Institute nel 2016 nell'ambito di una iniziativa dedicata all'Arte moderna e contem- p o r a n e a . I l s u o l a v o r o s i i n c e n t r a s u l l o s v i l u p p o di strategie di restauro e con- servazione per le plastiche p r e s e n t i n e l l e c o l l e z i o n i museali e sulla realizzazione di workshop sulla loro con- servazione. Perché è stato impor- t a n t e i l r e s t a u r o d i quest'opera? La Giraffa Artificiale, di Gino Marotta, è un meravi- glioso esempio di come gli artisti di quegli anni abbrac- ciassero nuove tecnologie e utilizzassero prodotti indu- striali come la plastica per le loro creazioni. Il modo in cui Marotta, fin dagli anni '60, ha lavorato con la plastica come mezzo artistico è stato sperimentale e innovativo. È stato un pioniere nel realizza- re a mano sculture e installa- zioni complesse e monumen- t a l i c o n l a p l a s t i c a trasparente polimetilmetacri- l a t o ( P M M A ) , m e g l i o nota come acrilico. Ha utiliz- zato questo materiale per e s p l o r a r e i l r a p p o r t o t r a naturale e artificiale, creando un "Eden sintetico" fatto di piante, animali e ambienti colorati e trasparenti, in cui l o s p e t t a t o r e è i n v i t a t o a immergersi. La Giraffa Artifi- ciale è il più grande animale scultoreo realizzato dall'arti- sta modellando e assemblan- do magistralmente 67 pezzi di acrilico. L'opera "Giraffa Artifi- ciale" può essere consi- derata un caso di studio. Perché? Questa scultura è stata nei depositi del museo per più di venti anni a causa delle sue condizioni conservative non buone; l'opera era coperta da polvere e graffi, diverse parti della scultura erano rotte (fra cui una zampa) e mancavano vari frammenti. Purtroppo, molte opere d'arte in plastica trasparente una volta dan- neggiate vengono lasciate in deposito o alienate dalle col- lezioni, a causa della man- canza di trattamenti conser- v a t i v i p e r r e s t a u r a r l e , i n particolare per la difficoltà di ripristinare la loro trasparen- za nelle zone danneggiate. Negli ultimi anni il Getty Conservation Institute ha condotto un'ampia ricerca per identificare materiali e metodi per restaurare gli oggetti realizzati con queste plastiche, in particolare il PMMA. Date le analogie con il restauro del vetro, la nostra ricerca ha analizzato anche diverse tecniche utilizzate per la conservazione di que- sto materiale trasparente. Di recente abbiamo completato q u e s t i s t u d i d i r i c e r c a e abbiamo visto nella Giraffa Artificiale un caso di studio che racchiudeva tutte le sfide tipiche della conservazione delle plastiche trasparenti. Qual è stato l'obiettivo principale del progetto? L'obiettivo principale è stato quello di mettere in pratica i risultati ottenuti dalla ricerca del Getty attra- verso il restauro di questa scultura monumentale, for- nendo così ai restauratori dei metodi di restauro che con- sentissero di esporre nuova- mente questa tipologia di opere d'arte. Il progetto, ha previsto diverse attività di d i v u l g a z i o n e , t r a l e q u a l i delle giornate di laboratorio aperto per i visitatori del museo e un workshop sulla conservazione dei materiali plastici che includeva anche l'illustrazione del restauro di questo caso di studio. Questo w o r k s h o p , o f f e r t o a 2 2 restauratori italiani, è stato organizzato in collaborazione con il progetto italiano Storie di Plastica e si è svolto presso il laboratorio di restauro del Mudec. Q u a l è i l s u o b a c k - ground e come ha sco- perto la passione per la c o n s e r v a z i o n e d e l l e materie plastiche? M i s o n o l a u r e a t a c o m e r e s t a u r a t r i c e a l l ' I s t i t u t o Superiore per la Conserva- zione e il Restauro (Iscr) di Roma, uno dei più importan- ti istituti di formazione nel campo della conservazione, con una tesi sulla plastica. Da lì è nata la mia passione per la conservazione di questi materiali. In seguito, e prima di entrare al Gci, ho avuto l'opportunità di gestire la mia ditta di restauro e anche di lavorare all'interno di grandi i s t i t u z i o n i c o p r e n d o v a r i ruoli, tra i quali quello di coordinatore del Laboratorio di Restauro d'Arte Contem- p o r a n e a p r e s s o i l C e n t r o Conservazione Restauro la Venaria Reale di Torino, di r e s t a u r a t o r e / r i c e r c a t o r e presso l'Agenzia per i Beni Culturali dei Paesi Bassi per condurre ricerche sulla con- servazione delle plastiche e di docente per il Master in Con- servazione dell'Arte Moderna e Contemporanea dell'Uni- v e r s i t à d i A m s t e r d a m . Durante il periodo trascorso ad Amsterdam, ho lavorato a stretto contatto con Thea van O o s t e n , u n a d e l l e p r i m e scienziate ad aver condotto ricerca sulla plastica nel set- tore della conservazione. È stata una mentore per me e lavorare con lei ha contribui- to indubbiamente ad accre- scere la mia passione per la r i c e r c a e p e r q u e s t i materiali. Q u a l è l a s f i d a p i ù grande nella conserva- zione dell'arte moderna e contemporanea? Le sfide in questo campo sono moltissime, ma la con- servazione delle opere in pla- stica è sicuramente una delle più grandi. Le plastiche sono state utilizzate per realizzare un'infinità di oggetti e attual- m e n t e c o s t i t u i s c o n o u n a parte significativa del nostro patrimonio culturale. Il pro- blema è che, questi materiali non sono stati progettati per durare in eterno. Purtroppo, negli ultimi trent'anni si sono r i v e l a t i m o l t o i n s t a b i l i e hanno mostrato rapidamente segni di degrado. In alcuni casi, il degrado è così dram- matico che opere d'arte rea- lizzate con questi materiali non possono più essere espo- ste. Ecco perché la ricerca in questo campo è necessaria. Q u a l i s o n o g l i a l t r i progetti a cui ha lavorato negli Stati Uniti? Nel corso degli anni ho avuto l'opportunità di lavora- re con diverse istituzioni sta- tunitensi. Ho collaborato con il Guggenheim di New York svolgendo ricerche e tratta- menti di restauro su un grup- po di importanti opere plasti- che dipinte in preparazione della mostra Moholy-Nagy: Future Present del 2016. Ho tenuto un workshop sulla conservazione delle plastiche presso il Conservation Cen- ter, Institute of Fine Arts della New York University. L ' a n n o s c o r s o s o n o s t a t a i n v i t a t a c o m e d o c e n t e annuale per la 2022 Brodsky Series for the Advancement o f L i b r a r y C o n s e r v a t i o n , presso la Syracuse Univer- sity, dove ho anche fornito una consulenza sulla conser- vazione della loro collezione di plastica e, attualmente, sto collaborando con il Wende Museum di Los Angeles per un progetto incentrato sulla plastica nel design. Devo dire che sono state tutte delle col- laborazioni fantastiche. A q u a l e a l t r a o p e r a d'arte in plastica vorreb- be lavorare prossima- mente? V o r r e i s v i l u p p a r e d e i m e t o d i p e r r e s t a u r a r e i l nitrato di cellulosa, una delle materie plastiche più instabi- li, nota anche come celluloi- de. Molti oggetti iconici rea- lizzati con questo materiale si sono letteralmente disinte- grati. Vorrei che questa fosse la mia prossima sfida. Sinergia Usa-Italia per restaurare l'opera 'Giraffa artificiale' Anna Laganà al lavoro sulla Giraffa Artificiale (Photo: Samuele Pellecchia)

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