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GIOVEDÌ 10 AGOSTO 2023 www.italoamericano.org 36 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO imbatte nella Galleria Umberto I, tappa obbligata non solo perché è un'affascinante struttura monu- mentale in stile Liberty, ma per- ché ricca di negozi. Nel mese di giugno la Galleria ha ospitato la seconda edizione di "Campania Wine", rassegna promossa e organizzata in cooperazione dai Napoli è sempre una scoperta: vini Igp della Campania e birra artigianale tra arte, monumenti e archeologia La Chiesa del Gesù Nuovo a Napoli, con la particolare facciata in bugnato (Ph Nicoletta Curradi) cinque Consorzi di Tutela Vini della Campania Sannio Consorzio Tutela Vini, Vesuvio Consorzio Tutela Vini, Consorzio Vita Salernum Vites, Viticaserta – Consorzio Tutela Vini Caserta, Consorzio Tutela Vini d'Irpinia e dal Consorzio di Tutela Pomodorino del Piennolo Vesuvio Dop, con l'obiettivo di valorizzare e promuovere i vini a Indicazione Geografica della Campania e i loro produttori, attraverso un suggestivo itinera- rio di conoscenza esperienziale. La rassegna si è svolta sia nella Galleria Umberto I, monumenta- le opera del XIX secolo, una NICOLETTA CURRADI FABRIZIO DEL BIMBO delle gallerie più famose ed importanti d'Italia, e il Musap – Museo Artistico Politecnico di Napoli situato a Palazzo Zapata, monumentale palazzo di origine seicentesca affacciato sulla ele- gante piazza Trieste e Trento, cuore della Napoli Reale. Da qui si può ammirare un lato del prestigioso Teatro San Carlo, il più antico d'Europa, dove ogni anno vengono messi in scena spettacoli importanti e si svolgo- no concerti e opere famose. Dopo una pausa nel celebre Caffè Gambrinus, storico bar di Napoli in stile Liberty arredato con opere e statue dell'800, si arriva nell'adiacente Piazza del Plebiscito, una delle piazze più importanti di Napoli ed anche un simbolo della città nel mondo. L'impatto visivo è indimentica- bile e su uno dei lati si trova il Palazzo Reale, mentre di fronte c'è la grande Basilica di San Francesco da Paola. Proseguendo il percorso, è imperdibile una visita al celebre Cristo Velato, famoso in tutto il mondo per la sua bellezza, situa- to nel Palazzo Sansevero con tante altre opere d'arte. Gli appassionati di archeologia non mancheranno certamente una sosta al Museo archeologico nazionale - Mann, ritenuto uno dei più importanti al mondo sia per la qualità che per la quantità delle opere che espone, soprattut- to quelle di epoca greco-romana. L'edificio, la cui costruzione fu iniziata nel 1585, rappresenta una rilevante testimonianza architettonica: è uno dei maggio- ri palazzi monumentali di Napoli e insiste sull'area di un'antica necropoli della greca Neapolis, la necropoli di Santa Teresa. Il Museo è costituito dalla Collezione Farnese con reperti provenienti da Roma e dintorni; dalle collezioni pompeiane con reperti provenienti da Pompei, Ercolano, Stabiae, Boscoreale ed altri siti antichi dell'area vesuvia- na; altri reperti che fanno parte di collezioni minori come la colle- zione Borgia. Il Mann ha accolto recentemente nel suo Giardino della Vanella la prima edizione del "Campania Beer Expo", primo salone regionale della birra artigianale promosso dalla Regione Campania. Un'opportunità unica, per gli amanti della birra e gli operatori del settore, per immergersi nel mondo della birra artigianale campana e apprezzare la sua diversità e qualità con nomi di primissimo piano nel mondo brassicolo italiano e internazio- nale. Infine non si lasci Napoli senza gustare il piatto tipico, la pizza: quella di Giuseppe Pignalosa delle "Parule" è certa- mente una delle migliori. " Vedi Napoli e poi muori". Solo chi ha visto e vissuto la città del sole può spiegare quanto questa affermazione sia vera ma forse non tutti sanno che la famosa frase, altro non è che la traduzione di «Siehe Neapel und stirb» come scrisse il famoso poeta, scrittore e umanista Johan Wolfgang van Goethe che, in questa frase, ha provato a rac- chiudere tutto ciò che di Napoli aveva amato dopo aver vissuto nella città di Partenope: dal clima, alla sua gente passando per la storia, la cultura e i suoi monumenti, fino alla bellezza che conserva ogni sua strada: Napoli gli aveva insegnato a vivere lon- tano dalla freddezza e dal distac- co formale dei luoghi d'infanzia. Anche noi siamo andati nel capo- luogo campano per rivedere alcu- ne delle sue famose bellezze. Immancabile una passeggiata in via Toledo, che è una delle famo- se strade dello shopping cittadi- no. Nelle vicinanze abbiamo fatto tappa alla chiesa del Gesù Nuovo che colpisce per la particolare facciata, caratterizzata da bugne in forma di massicce piramidi aggettanti dette "diamanti", con- suete nel Rinascimento veneto. Le piramidi presentano dei cripti- ci segni incisi dai tagliapietra napoletani addetti alla sagomatu- ra del piperno, durissima pietra locale, segni interpretati come identificativi delle diverse squa- dre di lavoro. Consacrata nel 1601, alla sua realizzazione hanno lavorato i più autorevoli artisti della scuola napoletana. Verso la fine della strada ci si