L'Italo-Americano

italoamericano-digital-8-10-2023

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GIOVEDÌ 10 AGOSTO 2023 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | 13 L a parola "castello" evoca facilmente immagini di gran- dezza e regalità, l u o g h i i n c u i i comuni mortali non osano dimorare. Fortunatamente, molti dei castelli italiani stori- ci ben soddisfano l'attesa fan- tasia visiva. Alcuni, tuttavia, spiccano. Il Castello Arago- nese di Ischia è uno di questi gioielli. Dominando il proprio isolotto roccioso, il profilo caratteristico e la presenza del castello lo rendono uno dei luoghi più mozzafiato e affa- scinanti d'Italia. I l C a s t e l l o A r a g o n e s e domina il panorama quando si entra nel porto di Ischia Ponte, principale ingresso/ uscita per il traffico acqueo verso l'isola d'Ischia. Una sorprendente distesa di strut- ture in pietra, muri e torri sembra sorgere magicamente dalla minuscola isola scoscesa che essi occupano. Sui tra- ghetti i turisti si trasformano in paparazzi mentre scoppia l'eccitazione e le fotocamere dei telefoni si contendono lo spettacolo. Se ci fossero dubbi sulla possibilità di visita al castello, vengono fugati all'o- rario di sbarco dei passeggeri. Un tour è d'obbligo ma prima, serve un viaggio nel tempo per capire le stratifica- zioni del vivido passato del Castello Aragonese. È un'ap- passionata storia di potere, lotte, vittorie e sconfitte... e alcuni eventi veramente cata- strofici. I l p r i m o i n s e d i a m e n t o documentato sull'isolotto fu ad opera di Gerone di Sira- cusa nel V secolo a.C., perio- do in cui era un'estensione collegata della terraferma. I romani diedero vita a Gerona e festeggiarono nel IV secolo, fondando un basso insedia- mento fortificato chiamato A e n a r i a . N e l I I s e c o l o , madre natura divenne irre- quieta: un'eruzione vulcanica distrusse Aenaria e inter- ruppe l'accesso alla terrafer- ma... e nacque una minuscola isola. Durante i disordini del Medioevo, vari gruppi con- quistarono e persero il con- trollo dell'insediamento dell'i- solotto, ognuno lasciando dietro di sé strutture aggiunti- v e . N e l 1 2 9 9 , i r e g n a n t i A n g i o i n i d e c i s e r o c h e u n ponte per collegare l'isola alla terraferma sarebbe stata una buona idea. Eppure ancora una volta la natura aveva altre idee e – boom – un'altra eru- zione vulcanica produsse una colata lavica che ha distrutto gran parte della città bassa e del porto. Molti si rifugiaro- no in alto sulla roccia, com- p r e s e f a m i g l i e n o b i l i c h e costruirono sontuose dimore e una cattedrale. Cominciava a prendere forma una vera e propria città. Nel XIV secolo Alfonso I d'Aragona (da cui il nome Aragonese) assunse il p o t e r e s u l l ' i n s e d i a m e n t o castellano. Sotto il dominio aragonese fu scavato un cuni- colo nella roccia dalla batti- gia per l'accesso al castello e fu costruito il ponte in pietra ancora oggi presente; la pro- sperità ha regnato... per un po'. Nel XVII secolo rimasero solo 250 abitanti, compreso il Convento delle Clarisse. Con il passare dei secoli, un ulte- riore declino derivò da suc- cessivi scontri e guerre, e nel 1860 il castello in gran parte abbandonato divenne margi- nale. Un appropriato lieto fine (e nuovo inizio) è stato trovato quando la proprietà p r i v a t a n e l X X s e c o l o h a avviato importanti restauri che hanno portato al capola- voro che vediamo oggi. Dedicategli almeno due ore quando pianificherete la visita, ma preferibilmente mezza giornata e possibil- mente anche di più, se le pas- seggiate tranquille e la con- templazione per voi sono importanti. Il roccioso ponte d'Aragona conduce all'in- gresso, ma ci sembra una buona idea concedersi una pausa prima che l'avventura cominci. Diversi bar alla base del ponte offrono una vista privilegiata davanti al cap- puccino, un buon modo per assaporare la grandiosità visiva di ciò che vi aspetta. Una volta che i biglietti s o n o i n m a n o , l e c o s e s i fanno eccitanti. Un percorso fresco e misterioso attraverso il tunnel roccioso riporta istantaneamente indietro nel tempo; la luce soffusa mette in risalto pareti spettrali... la voglia di soffermarsi è forte. Gli ascensori sono disponibili per il resto del viaggio verso la cima dove inizia il tour a piedi. I punti di interesse lungo il tour di 2 km sono ben segnalati e per lo più facili da trovare cartina alla mano. La storica Chiesa del- l'Immacolata Concezione è il punto di partenza alla città del castello, una catte- drale splendidamente proget- tata ma disadorna costruita dal Convento delle povere Clarisse. Così povere, che vendettero l'argento per cer- care di completare la chiesa, m a a h i m è , q u i v e n i v a n o inviate le figlie primogenite dei nobili per garantire che il primogenito ricevesse l'intera eredità di famiglia. La storia si fa macabra, nonostante la bellezza surreale che circonda il convento, quando si entra nel Cimitero delle Monache Clarisse. Mentre gli occhi si a b i t u a n o a l l e s t a n z e b u i e senza finestre, diventano visi- bili sedili in pietra simili a toilette che rivestono le pare- ti. Le suore defunte venivano fatte sedere qui per decom- porsi, i fluidi raccolti in un contenitore sotto il sedile. L'ultima tappa è la stanza dell'ossario dove venivano accatastate le ossa essiccate. Le suore dovevano pregare per ore ai piedi delle defunte per riflettere sull'insignifi- c a n z a d e l l a c a r n e . C e r t o , molte si ammalarono e pre- sto si ritrovarono su uno di quei sedili. Presto…trovate un po' d'aria fresca sulla ter- r a z z a d e l l a c h i e s a ! U n a splendida vista dall'alto sul porto turistico e sulla città è elettrizzante: dà l'opportu- nità di scattare la foto dei sogni di un Instagrammer. Altre imponenti chiese si t r o v a n o a l l ' i n t e r n o d e l l e mura del castello. Costruita nel 1564, della Chiesa di San Pietro in Pantaniello rimane solo il vano centrale e sei finestre ad arco. Ma i panorami... sono degni di contemplazione e riflessione. L'umile Chiesa di Santa M a r i a d e l l e G r a z i e f u c o s t r u i t a n e l 1 5 0 0 p e r i pescatori di Ischia. Una spet- tacolare vista sul mare offre b r e z z a f r e s c a e p e n s i e r i profondi. Molti altri luoghi attendono una visita, com- presi i resti bombardati della C a t t e d r a l e d i N o s t r a Signora dell'Assunzione. Le sue bellissime pareti che hanno il cielo come soffitto vibrano ancora di vita ospi- tando concerti, spettacoli teatrali, proiezioni cinemato- g r a f i c h e e m a t r i m o n i d a sogno. I resti di una prece- dente chiesa sottostante ospi- tano diversi magnifici affre- schi antichi. Numerosi sentieri spetta- colari, giardini lussureggianti e punti panoramici abba- glianti sono disposti lungo il tour suggerito. Dai punti più alti, scene panoramiche di Ischia Ponte, del Monte Epo- meo e del paesaggio ischitano colpiscono l'immaginazione. Il Balcone del Tempio, dove un tempo sorgeva un t e m p i o p a g a n o , g u i d a l o sguardo lungo la costa, men- tre percorrendo la Strada d e l S o l e si aprono vaste vedute sul mare tra ulivi, fichi e melograni. Meno edificante ma signi- ficativo è il Carcere Borbo- nico fondato nel 1823. Tra i criminali qui furono incarce- rati importanti prigionieri politici del movimento di uni- ficazione dell'Italia del XIX secolo. Un luogo inquietante e s e v e r o , r e n d e e v i d e n t e come la vita in prigione fosse dura. Un piccolo museo della tortura presenta strumenti risalenti a 500 anni fa. Che siate o meno impressionabili, è inquietante. R i n f r e s c o e p a n o r a m i mozzafiato attendono il turi- sta stanco in due caffè all'in- terno delle mura del castello. Pagherete per la posizione, ma il cibo e le bevande sono buoni. Magnifici panorami di terra e mare con una bibita fresca in mano favoriscono la riflessione sui mille anni di storia ai vostri piedi. Ne vale la pena: l'esperienza non ha prezzo. Vista panoramica dell'isola di Ischia e famoso punto di riferimento e destinazione turistica Castello Aragonese © Ig0rzh | Dreamstime.com Castello Aragonese: il cuore storico di Ischia GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO

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