L'Italo-Americano

italoamericano-digital-8-24-2023

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GIOVEDÌ 24 AGOSTO 2023 www.italoamericano.org 34 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI Colpa dei cambiamenti climatici le temperature sempre più torride in Italia (© Antonio Guillem-Dreamstime.com) E' il terzo anno più bollente dal 1800 in Italia: la siccità è solo uno degli eventi estremi della tropicalizzazione mento delle acque che hanno reso il bacino chiuso del Mediterraneo più idoneo alla sua sopravvivenza e proliferazione. Molto colpita è la costa nord dell'Adriatico, dalla sacca di Goro in provincia di Ferrara alla zona del Polesine, come la Sacca degli Scardovari a Porto Tolle (provincia di Rovigo) fino a Chioggia, nel Veneziano, e al Golfo di Trieste, in Friuli. Ma il crostaceo "killer dei mari" è ormai una minaccia anche nel Tirreno, a partire dalla Toscana dove sta assediando le coste da Orbetello, nel Grossetano, a Marina di Pisa. La presenza del granchio blu è stata comunque segnalata un po' lungo tutta la Penisola, dalla Puglia all'Abruzzo, dal Lazio alla Liguria, fino alla Sicilia. Ma il granchio blu, «fortuna- tamente», vanta proprietà nutri- zionali importanti, grazie a una presenza forte di vitamina B12, estremamente preziosa per l'or- ganismo umano ma ha anche un sapore delicato e gustoso. I prez- zi per chi vuole acquistarlo si aggirano intorno ai dieci euro al chilo. Il granchio blu sta invadendo i mari (© Kelly KibbeyDreamstime.com) In Adriatico la nuova calamità è il granchio blu dell'Atlantico (ma si può combattere a tavola) I l 2023 si classifica in Italia al terzo posto tra gli anni più caldi dal 1800 con una tem- peratura superiore di 0,67 gradi la media storica da quando sono iniziate le rilevazioni nel 1800. E' quanto emerge dall'analisi della Coldiretti sui dati Isac Cnr nel primi sette mesi del 2023 in occasione della nuova ondata di caldo accompagnata dall'allerta maltempo in quattro regioni del Nord dove peraltro si è trattato del secondo anno più caldo, con l'anomalia del periodo che è stata di ben +0,86 gradi superiore la media. Si conferma anche que- st'anno la tendenza al surriscal- damento in Italia dove la classifi- ca degli anni più roventi negli ultimi due secoli si concentra nell'ultimo decennio e compren- de nell'ordine il 2022 il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020. Il caldo record in Italia nel 2023 è stato accompagnato da una media di quasi 11 eventi estremi al giorno lungo la Penisola, tra grandinate, trombe d'aria, bombe d'acqua, ondate di calore e tempeste di vento che hanno provocato vittime e danni secondo l'analisi di Coldiretti sulla base dei dati dell'European Severe Weather Database (Eswd). «Siamo di fronte – sottolinea la Coldiretti – ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasa- menti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido pas- saggio dal caldo al maltempo». Il 2023 è stato infatti segnato prima da una grave siccità che ha compromesso le coltivazioni in campo e poi per alcuni mesi dal moltiplicarsi di eventi meteo estremi, precipitazioni abbon- danti e basse temperature ed infi- ne dal caldo torrido di luglio che ha fatto segnare una temperatura superiore di 1,96 gradi la media del mese ed ha inaridito i terreni favorendo l'innesco degli incen- di nelle campagne e nei boschi spesso abbandonati. Altro grande «nemico» poi, è la cementificazione. Si stima che l'Italia abbia perso quasi 1/3 (30%) dei terreni agricoli nell'ultimo mezzo seco- lo con la superficie agricola uti- lizzabile in Italia che si è ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari ed effetti sulla manutenzione e pulizia del territorio, sulla tenuta idrogeologica del Paese e sulla dipendenza agroalimentare dal- l'estero. Oggi in Italia oltre 9 comuni su 10 in Italia (il 93,9% del totale) secondo l'Ispra hanno parte del territorio in aree a rischio idrogeologico per frane ed alluvioni anche per effetto del cambiamento climatico in atto con una tendenza alla tropicaliz- D al granchio blu all'insala- tina alla veneziana il passo è breve. Ma se la cucina dà una mano a contenere i danni, il problema è serissimo. In Adriatico, l'invasione del "killer dei mari" che sta devastando le coste nazionali con danni per milioni di euro agli allevamenti di cozze e vongole e all'intero ecosistema si chiama granchio blu e il suo impatto sull'ecosiste- ma sta assumendo le proporzioni di una calamità. Il «Callinectes sapidus», que- sto il nome scientifico del gran- chio blu dell'Atlantico, non appartiene al Mediterraneo ma è una specie aliena e fortemente invasiva. Arrivato in Italia attra- verso i cargo, è molto aggressi- vo. È onnivoro: mangia vongole, cozze, crostacei, qualsiasi tipo di pesce e specie gli avanotti (cioè i pesci appena nati) e le uova. Rovina anche le reti dei pescatori con le sue chele taglienti, rappre- sentando un danno enorme, ambientale ed economico. Una presenza che sta pren- dendo il sopravvento nei fondali dei mari italiani spinta dai cam- biamenti climatici dal riscalda- zazione. Per effetto delle coper- ture artificiali il suolo non riesce a garantire l'infiltrazione di acqua piovana che scorre in superficie aumentando la perico- losità idraulica del territorio nazionale. «Per questo – continua la Coldiretti – l'Italia deve difende- re il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile con un adeguato ricono- scimento sociale, culturale ed economico del ruolo delle azien- de agricole, dalle campagne alle montagne fino ai boschi dove occorre aprire una nuova stagio- ne di manutenzione forestale. Occorrono interventi che valoriz- zano il ruolo delle aziende agri- cole, forestali e degli allevatori che presidiano gli alpeggi per garantire una maggiore resisten- za dei territori agli eventi che sempre più sono caratterizzati da forti rovesci che non trovano una montagna in grado di assorbire e drenare le grandi quantità d'ac- qua cadute». Finora, l'annata nera per l'a- gricoltura italiana conta danni che, tra coltivazioni e infrastrut- ture, supereranno i 6 miliardi dello scorso anno.

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