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17 GIOVEDÌ 21 SETTEMBRE 2023 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | S anto Stefano di Sessanio è una testimonianza del patrimonio medie- vale italiano, situa- to nel Parco Nazionale del Gran Sasso. Questo piccolo borgo, arroccato a 1250 metri di altitudine, è circondato dalle vette dell'Abruzzo, e offre un connubio unico di storia, architettura e bellezze naturali. S t o r i c a m e n t e S a n t o Stefano di Sessanio ha radici che affondano profondamen- te negli annali del tempo. Originario del XIV secolo, questo pittoresco villaggio non era solo uno dei tanti punti sulla mappa, ma un vivace centro di vita e com- mercio: l'agricoltura e le atti- vità pastorali erano la linfa vitale dei suoi abitanti, con terre fertili che producevano raccolti abbondanti stagione dopo stagione. Ma non è stata solo l'agri- coltura a far conoscere Santo Stefano di Sessanio. Il villag- gio attirò l'attenzione della famiglia De Medici, uno dei clan più potenti e influenti d'Italia. Sotto il loro patrona- to il borgo divenne un centro economico della Signoria di Firenze. Il segreto dietro que- sta ascesa fulminea? La lana "Carfagna". Questa lana prodotta localmente era di una qualità così rinomata da essere ricercata in lungo e in largo. Dopo tosatura e lavora- zione nelle fabbriche tessili toscane, gli indumenti realiz- zati con questa lana venivano c o m m e r c i a l i z z a t i i n t u t t a Europa, contribuendo alla prosperità del borgo. Tuttavia, man mano che le pagine della storia giravano, la fortuna diminuiva. Dopo l'Unità d'Italia, Santo Stefano di Sessanio dovette affrontare tempi difficili, poiché il villag- gio un tempo fiorente vide un declino delle sue fortune. Uno dei motivi principali fu la significativa emigrazio- ne, poiché molti dei suoi abi- t a n t i c e r c a r o n o m i g l i o r i opportunità altrove. Le strade affollate divennero più silen- ziose e la vivacità dei giorni d'oro svanì nella memoria. M a i l f a s c i n o d i S a n t o Stefano di Sessanio non è passato inosservato. L'imprenditore italo-sve- dese Daniele Kihlgren è rimasto affascinato dal suo fascino e ha iniziato ad acqui- stare e restaurare molte delle case abbandonate. L'impegnativo restauro ha dato priorità all'integrità architettonica e culturale del villaggio. Oggi molte di que- ste abitazioni fanno parte del progetto Albergo Diffuso Sextantio, che mira a tra- sformare le case abbandonate in strutture ricettive per turi- sti. Questo approccio innova- tivo ha dato nuova vita al vil- laggio: invece di costruire un hotel tradizionale, l'idea era di trasformare queste case un tempo abbandonate in alloggi unici per i turisti. Ogni stanza racconta una storia e ogni finestra offre uno scorcio sul passato storico del villaggio. Questo approccio innovativo non solo ha fornito ai visita- tori un'esperienza coinvol- gente, ma ha anche ridato vitalità al villaggio. Visitare Santo Stefano di S e s s a n i o è c o m e t o r n a r e indietro nel tempo. I suoi edi- fici in pietra calcarea e i tetti in terracotta, intrecciati in un l a b i r i n t o d i v i c o l i s t r e t t i , offrono un'armoniosa fusione di stile e decorazioni architet- toniche. Sebbene il terremoto del 2009 abbia danneggiato alcune delle strutture iconi- che, il villaggio ha in gran parte mantenuto la sua inte- grità. Tra i monumenti degni di n o t a f i g u r a n o l a P o r t a Medicea, l'ingresso princi- pale al villaggio decorato con lo stemma della famiglia De ' M e d i c i , e l a T o r r e Medicea, una torre del XIV secolo che un tempo fungeva da punto di vedetta. Fuori dalle mura cittadine si erge la Chiesa Madre di Santo Stefano Martire che attra- verso i dipinti settecenteschi racconta storie del passato. Il Palazzo del Capitano, costruito dai De Medici come residenza nobiliare, presenta bifore tardo-gotiche e una loggia in stile rinascimentale. Non è solo il paese a essere pieno di tesori storici, ma a n c h e i s u o i d i n t o r n i : l a Chiesa della Madonna del Lago, situata vicino a un lago, offre un'atmosfera tran- q u i l l a c h e s i t r a s f o r m a magnificamente in ogni sta- gione. Nelle immediate vici- nanze della chiesa si trova l'imponente C a s t e l l o d i R o c c a C a l a s c i o , c h e è apparso in film famosi come Ladyhawke e Il nome della rosa. A pochi chilometri di distanza, le Grotte di Stiffe sono un'incantevole rete di grotte carsiche che sicura- mente affascineranno ogni visitatore. Santo Stefano di Sessanio offre più di una semplice esperienza di villaggio. Invita i visitatori in un viaggio attra- verso l'affascinante storia, la cultura e gli splendidi scenari naturali dell'Italia. Che tu sia un appassionato di storia, un amante della natura o sem- plicemente alla ricerca di una fuga serena, questo villaggio garantisce un'avventura indi- menticabile. O gni anno, il 19 settembre, le vivaci strade di Napoli si ani- m a n o d i f e r - vente devozione e vibranti celebrazioni, tutte incentrate sulla Festa di San Genna- ro. San Gennaro, vescovo di Benevento, incontrò una tra- gica fine come martire nel 3 0 5 d . C . , p e r s e g u i t a t o a causa della sua fede cristia- na. Eppure, la sua eredità s o p r a v v i v e , i m m o r t a l a t a n e l l a f e s t a r e l i g i o s a p i ù significativa della città. Il cuore di questa celebrazione è i l D u o m o d i N a p o l i , dove ogni anno si attende con ansia un miracolo: la liquefazione del sangue essiccato di San Genna- ro. La leggenda narra che u n a d o n n a n e r a c c o l s e i l sangue dopo la sua decapita- zione e lo portò a Napoli, dove otto giorni dopo si tra- sformò miracolosamente in liquido. Questo fenomeno, testimoniato ogni anno, è simbolo del legame duraturo tra il santo e la città: se il s a n g u e s i l i q u e f a , è v i s t o c o m e u n a b e n e d i z i o n e , s e g n o c h e S a n G e n n a r o veglia ancora su Napoli. Ma s e r i m a n e s o l i d o , v i e n e interpretato come un presa- gio inquietante. La giornata è scandita da una solenne cerimonia reli- g i o s a p r e s s o i l D u o m o . Migliaia di persone si riuni- s c o n o , c o n g l i o c c h i f i s s i sulle ampolle sigillate conte- nenti il sangue coagulato del santo; mentre il cardinale le toglie dal reliquiario in cui sono conservate e le porta sull'altare maggiore della cattedrale, l'attesa riempie l ' a r i a . Q u a n d o a v v i e n e i l miracolo, come spesso acca- de, le campane della chiesa s u o n a n o g i o i o s a m e n t e , facendo eco al sospiro di sol- lievo collettivo della città. Ma la Festa di San Genna- ro non è solo questo evento miracoloso, perché le strade di Napoli si trasformano in una sorta di carnevale. Dopo la cerimonia religiosa, una processione si snoda attra- verso il centro storico, con bancarelle che vendono gio- cattoli, chincaglieria e preli- batezze locali lungo i percor- s i . I f e s t e g g i a m e n t i continuano per otto giorni e culminano quando il reli- quiario viene riportato al suo posto. S e s c i e n z i a t i e s c e t t i c i possono dibattere sulla veri- dicità della liquefazione del sangue, per i napoletani è una questione di fede, una tradizione che lega genera- zioni. Che uno sia un cre- d e n t e o u n o s s e r v a t o r e curioso, la Festa di San Gen- naro offre uno sguardo nel- l'anima di Napoli, una città dove passato e presente con- vivono e dove la fede conti- nua in qualche modo a pla- smare la vita di tutti i giorni. Un'immagine di San Gennaro a New York. San Gennaro, santo patrono di Napoli, viene anche celebrato con grande affetto dalla comunità italo-americana (Photo: Bigapplestock/ Dreamstime) Santo Stefano di Sessanio: un gioiello senza tempo in Abruzzo I vicoli medievali e pittoreschi di Santo Stefano di Sessanio (Photo: Studioanghifoto/Dreamstime) San Gennaro: il battito spirituale di Napoli LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA