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23 GIOVEDÌ 5 OTTOBRE 2023 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | I l Piemonte, caratte- r i z z a t o d a p a e s a g g i ondulati e pianure fer- tili, ha un ricco patri- monio agricolo: è una regione nota per le sue radici contadine, dove la terra è al centro della vita in tutte le sue sfaccettature. Da generazioni, i Piemontesi coltivano la loro terra per produrre alcuni dei vini e dei formaggi più rino- mati d'Italia, oltre ad allevare vitelli con le migliori carni del Paese e alla instancabile ricer- ca dei tartufi più pregiati. Alba esemplifica bene l'im- pegno del Piemonte per la tra- dizione, il rispetto per la terra e lo spirito innovativo. Nessun posto, come Alba, forse, incar- na così bene lo spirito della regione: passeggiare per le sue strade è come fare un salto indietro di cento anni, eppure questo è forse il luogo più con- nesso a livello internazionale e più attento all'innovazione del Piemonte, ancor più del capo- luogo di regione, la bella ed elegante Torino. Come le colline che la cir- condano, Alba ha tante storie da raccontare. Le strade della città, fiancheggiate da torri medievali e antiche fortifica- zioni, offrono uno sguardo al suo passato storico: la catte- drale di San Lorenzo del- l'XI secolo, con la sua archi- tettura romanica, si erge a simbolo del significato religio- so e culturale di Alba, mentre l a m e d i e v a l e L o g g i a d e i Mercanti un tempo fungeva da centro per commercianti e mercanti, evidenziando l'im- portanza economica di Alba in epoche passate. L'antica Via Maestra, oggi conosciuta come "Via Vittorio Emanuele II", è stata per secoli il centro delle attività sociali, culturali ed economiche di Alba. Que- sta strada, con i suoi edifici storici giustapposti a boutique esclusive, mette in mostra il viaggio di Alba da una pittore- sca cittadina medievale a una prospera città moderna. E tanto per dirvi che difficilmen- te troverete qualche Albese che la chiami con il nome attuale: la Via Maestra è... Via Maestra. Ma Alba viene spesso defi- nita anche il cuore gastro- nomico del Piemonte, e la cosa non dovrebbe sorpren- derci, considerando il suo panorama culinario vario e delizioso. La fama mondiale d e l l a c i t t à p e r i l t a r t u f o bianco, una prelibatezza rara e ambita, è indiscussa: ogni anno appassionati e chef da tutto il mondo affluiscono alla Fiera del Tartufo Bianco d'Al- ba, desiderosi di provare que- sto oro sotterraneo. La com- plessa operazione della ricerca del tartufo, sempre assistita da cani addestrati, è una tra- dizione antichissima e ancora molto diffusa nelle colline del Sud Piemonte; e mentre la caccia rimane radicata in pra- tiche consolidate nel tempo, Alba ha abbracciato l'innova- zione e la sostenibilità in ter- mini di conservazione e com- mercio: non è un caso che, oggi, i tartufi d'Alba possano raggiungere ogni angolo del mondo senza perdere nulla della loro fragrante bontà. Infatti, l'impegno della città per una produzione e un con- sumo alimentare sostenibili e consapevoli è evidente nel s o s t e g n o a l m o v i m e n t o Slow Food. Fondato negli anni '80 come risposta alla proliferazione del fast food, questo movimento, con le sue origini a Bra, una città non molto lontana dalla stessa Alba, difende i prodotti locali, la biodiversità e le pratiche gastronomiche tradizionali. Oltre al gran numero di azien- de che sono orgogliosamente e affettuosamente legate al movimento grazie ai prodotti che vendono o utilizzano, l'i- niziativa più curiosa e com- movente è forse il Mercato della Terra di Alba, soste- nuto da Slow Food, una piat- taforma in cui gli agricoltori locali e i produttori mettono i n m o s t r a i l o r o p r o d o t t i , garantendo filiere corte e pro- muovendo pratiche eco-com- patibili. Oltre al tartufo, le dolci col- line piemontesi sono costella- te di noccioleti e producono alcune delle nocciole più pre- giate del mondo. Queste noc- ciole costituiscono l'ingre- diente principale di molte pasticcerie, in particolare quelle del Gruppo Ferrero. Fondata ad Alba, la trasfor- mazione di Ferrero da pittore- sca pasticceria a colosso mon- diale della pasticceria, con marchi iconici come Nutella e Ferrero Rocher, riflette l'im- pegno di Alba per la qualità e l'innovazione. E come potremmo parlare di Alba senza citare i vini? I v i n i d e l l a r e g i o n e d i A l b a riflettono fedelmente il ricco terroir della zona e le secolari tradizioni vinicole, e i vigneti locali, in particolare quelli nelle zone di Langhe-Roero e Monferrato, sono siti Patri- monio dell'Umanità UNE- SCO, sottolineando il loro significato storico e culturale. Barolo e Barbaresco, spes- so definiti "re e regina" dei vini italiani, sono forse i vini più celebri di questa regione: ottenuti dall'uva Nebbiolo, sono noti per il loro colore intenso, i tannini ricchi e gli aromi complessi di ciliegie, rose e catrame. Sono vini che invecchiano con grazia e spes- so richiedono diversi anni prima di raggiungere il loro pieno potenziale. Il Barbera, altro vitigno a bacca rossa del Sud Piemonte, produce vini brillanti, fruttati e con una caratteristica aci- dità; il Barbera d'Alba, in par- ticolare, è noto per i suoi suc- cosi sapori di ciliegia e la sua versatilità nell'abbinamento con una vasta gamma di cibi. Poi abbiamo il Dolcetto, c h e è u n p o ' u n t e r m i n e improprio poiché i vini pro- dotti da quest'uva sono tipica- mente secchi. I vini Dolcetto d'Alba sono noti per i tannini morbidi, gli aromi di amarena e liquirizia, che li rendono perfetti per un consumo pre- coce. La regione produce anche vini bianchi eccezionali, in particolare quelli ottenuti dall'uva Arneis. I viticoltori di A l b a , p u r p r o f o n d a m e n t e rispettosi delle tradizioni, sono stati anche in prima l i n e a n e l l ' i n n o v a z i o n e : l e moderne tecniche di viticoltu- r a , c o m b i n a t e c o n u n a profonda conoscenza del ter- roir locale, assicurano che i vini della regione di Alba con- tinuino a essere celebrati nei palcoscenici globali. Al prestigio culinario di A l b a s i a g g i u n g o n o l o c a l i come Piazza Duomo e La P i o l a , g u i d a t i d a l l o c h e f E n r i c o C r i p p a . P i a z z a D u o m o , c o n l e s u e s t e l l e Michelin, propone un percor- so gastronomico che sposa ingredienti locali con tecniche culinarie innovative. Al con- trario, La Piola, celebra la cucina tradizionale piemonte- se, offrendo un'esperienza culinaria rustica ma raffinata. La reputazione internazio- nale di Alba, però, va oltre le sue delizie culinarie. L'enfasi della città sulla qualità, sia nel cibo, nella moda o nell'artigia- nato, l'ha posizionata come un punto di riferimento per l'ec- cellenza. La sua fiorente eco- nomia e il riconoscimento glo- bale, che spesso mettono in ombra anche Torino, sono un segno della dedizione della città nel mantenere standard elevati in ogni impresa. Grazie al suo ricco patrimonio e all'e- conomia in forte espansione, Alba si è trasformata in una delle città più ricche del Nord Italia. Spesso paragonata alla "Monte Carlo nelle Langhe" dalla gente del posto, Alba è un centro di lusso ed elegan- z a : b a s t a u n a p a s s e g g i a t a l u n g o l a V i a M a e s t r a p e r incontrare vetrine che rivaleg- giano con quelle delle gioielle- rie, che espongono i pregiati tartufi della regione, i funghi e i cioccolatini. Gli albesi, com- prendono e celebrano vera- mente i tesori che hanno por- tato prosperità alla loro città. Vendita di tartufi alla Fiera del Tartufo di Alba (Photo: Edgar Machado/Dreamstime) GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO PERSONAGGI Una veduta di Alba e delle sue bellissime colline (Photo: Rotislav Glinsky/Dreamstime) Alba, la capitale delle Langhe