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GIOVEDÌ 2 NOVEMBRE 2023 www.italoamericano.org 7 L'Italo-Americano IN ITALIANO | C Il film è stato presentato in anteprima mondiale alla Mostra Internazionale d'Ar- te Cinematografica di Vene- zia nel settembre 2023, dove è s t a t o p r e m i a t o c o n i l Leone d'Argento per la regia di Garrone e il Premio Mar- cello Mastroianni per l'inter- pretazione di Seydou Sarr. D o p o i l s u c c e s s o d e l s u o debutto a Venezia, il film è stato presentato in antepri- ma americana all'AFI FEST al Chinese Theatre di Hol- lywood il 28 ottobre 2023; all'evento erano presenti il regista italiano insieme alle star del film Seydou Sarr e Moustapha Fall. Il valore simbolico della prima proie- zione del film a Los Angeles è immenso, se pensiamo che è stato scelto come candida- to italiano per concorrere agli Oscar come miglior lun- gometraggio internazionale di questa stagione. L'Italo-Americano ha avuto il piacere di incontrare Garrone in occasione della première di Io Capitano a Los Angeles per discutere del film, della sua nascita e d e l s u o s i g n i f i c a t o , c o s ì come delle naturali difficoltà di portare sul grande scher- mo una questione umana e s o c i a l e c o m p l e s s a c o m e quella migratoria. Il film è ispirato alle storie vere di emigrazio- ne dall'Africa all'Europa d i K o u a s s i P l i A d a m a M a m a d o u , A r n a u d Zohin, Amara Fofana, Brhane Tareke e Siaka Doumbia. In quale fase h a i n i z i a t o a l a v o r a r e con loro? Ho iniziato ad ascoltare le storie di alcuni dei migranti che ho incontrato a Roma, in Sicilia e in diverse parti d'Italia. I loro racconti mi hanno davvero sorpreso. In Italia e in Europa siamo abi- tuati a vedere solo l'ultima p a r t e d e l v i a g g i o , s o l o l a parte in cui la barca arriva sulle sponde italiane. Questo è stato uno dei motivi che inizialmente mi hanno spin- to a raccontare questa sto- ria, per cercare di dare una forma visiva a una parte del viaggio che è sconosciuta e per dare finalmente voce a loro, perché di solito non hanno voce. Q u a l è s t a t o i l s u o o b i e t t i v o p r i n c i p a l e nello scrivere la sceneg- giatura dopo aver ascol- tato le storie dei migran- ti? Volevo essere un interme- diario. Ho fatto questo film con loro e ho cercato di dare il mio punto di vista e la mia esperienza in qualità di regi- sta, ma abbiamo fatto que- sto film insieme. Loro sono il primo pubblico del film. Per me era molto importan- te che finalmente potessero avere un film in cui potesse- ro riconoscere la loro espe- rienza, perché a volte, quan- do si cerca di raccontare la loro Odissea, non vengono a s c o l t a t i . Q u e s t o f i l m m o s t r a l a t r a g e d i a c h e hanno dovuto affrontare. Qual è l'aspetto che il pubblico dei Paesi occi- dentali non si aspette- rebbe da questa storia? Siamo abituati a pensare che le ragioni principali per cui gli africani vogliono par- tire siano la fuga dalla guer- ra o dai cambiamenti clima- t i c i , m a c i s o n o m o l t i giovani, il 70% della popola- zione africana è giovane, e la globalizzazione che è arriva- t a i n E u r o p a , è a r r i v a t a a n c h e i n A f r i c a . H a n n o accesso ai social network e così possono vedere il nostro mondo. E il nostro mondo è davvero pieno di luce e di promesse, ma non vedono cosa c'è dietro, vedono solo l'immagine che noi propo- niamo. Quindi vogliono rag- giungere questa realtà che sembra migliore. Quando si è g i o v a n i s i v u o l e a v e r e un'opportunità per fare soldi e aiutare la propria famiglia. I l m o t i v o p e r c u i s i v u o l e p e r s e g u i r e u n futuro migliore è comu- ne a tutte le persone. Il f i l m s o t t o l i n e a p e r ò alcune differenze. Qual è la cosa più significativa che vorrebbe comunica- re? La differenza principale t r a l o r o e n o i è c h e l o r o devono rischiare la vita per s p o s t a r s i . N o i p o s s i a m o semplicemente prendere un aereo e andare in un altro Paese. Ma se loro vogliono s p o s t a r s i p e r v e n i r e n e l n o s t r o P a e s e , d e v o n o rischiare la vita. Quindi c'è un sistema di ingiustizia, che tutti conosciamo. Abbia- mo voluto raccontare questa storia, il viaggio di un eroe, perché credo che siano loro i veri rappresentanti dell'epi- ca contemporanea. Sono gli eroi di questi tempi. Quanto è stata impor- tante la scelta del cast? Sono stato davvero fortu- nato ad aver trovato questi ragazzi perché la loro inter- pretazione è pura e intensa, credo arrivi dritta al cuore del pubblico. Li ho trovati facendo il casting in Senegal. Moustapha studiava teatro, recitazione, e Seydou viene da una famiglia di attori, sua madre e sua sorella sono attrici, quindi anche lui ama recitare, anche se ama di più g i o c a r e a c a l c i o e v u o l e d i v e n t a r e u n c a l c i a t o r e . Hanno fatto un'audizione e poi si sono incontrati e da quel momento sono diventa- ti come fratelli, sono rimasti s e m p r e i n s i e m e . H a n n o anche realizzato le canzoni che si sentono nel film. Seydou e Moustapha h a n n o q u a l c o s a i n comune con i loro per- sonaggi? Quando ho girato il film, ho deciso di non dare loro l'intera sceneggiatura perché all'epoca non avevano mai lasciato il Senegal e avevano lo stesso desiderio dei perso- naggi di scoprire il mondo e di venire in Europa. Il sogno d i M u s t a f a e r a d i v e n i r e negli Stati Uniti e quindi volevo mantenere sempre questa tensione per loro, lasciando che scoprissero cosa stava accadendo passo d o p o p a s s o . È a n c h e p e r q u e s t o c h e h o g i r a t o i n modo cronologico per far sì che questa tensione si inten- sificasse. Qual è stata la sfida p i ù g r a n d d u r a n t e l e riprese? Per me è stato molto diffi- cile girare questo film per- ché ho diretto in una lingua, il wolof, che non parlo e che non capisco, quindi mi sono fidato di loro. È un film in cui ci fidiamo l'uno dell'al- tro. Non potevo immaginare c h e l a l o r o p e r f o r m a n c e potesse arrivare a un livello così alto e quindi considero il film un regalo che loro e tutti gli attori africani hanno fatto a tutti noi. NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ Il regista Matteo Garrone rappresenterà l'Italia ai prossimi Oscar con Io Capitano (Photo: GIOLE/Dreamstime) Le performance di Sarr e Fall, basate interamente su una genuina affinità con i personaggi interpretati, hanno trasformato Io Capitano in un canale di empatia, comprensione e riflessione su una questione globale che continua a plasmare l'esperienza umana CONTINUA DA PAGINA 5