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27 GIOVEDÌ 2 NOVEMBRE 2023 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | LA COMUNITÀ DI LOS ANGELES L os Angeles ha cele- brato il Mese del Patrimonio e della C u l t u r a I t a l o - A m e r i c a n a p e r onorare i sacrifici, i risultati e i contributi dei milioni di immigrati italiani e dei loro discendenti che vivono negli Stati Uniti, in particolare nelle arti, nelle scienze e nella cultura. L'apertura del Mese del Patrimonio e della Cultura Italo-Americana è stata pro- mossa dall'Associazione Little Italy of Los Angeles in colla- borazione con il Distretto 15 del Consiglio rappresentato dal consigliere Tim McOsker. In particolare, il Distretto 15 del Consiglio e la città di San Pedro vantano la più grande comunità italiana di tutta la California, con circa 40.000 persone. Il 20 ottobre, con il sup- porto del CD15 - Città di Los Angeles, il presidente della Little Italy of Los Angeles Association (LILAA) Mario Amalfitano, il vicepresidente John de Girolamo, l'amba- s c i a t r i c e p e r g l i A f f a r i Culturali Anna Manunza e il consiglio direttivo della Little I t a l y o f L o s A n g e l e s Association sono stati accolti dal Consiglio Comunale nel centro di Los Angeles con una delegazione di personalità ita- liane composta dal Console Generale d'Italia Raffaella Valentini, dal vice Console Generale Lorenza Errighi e da a l c u n i m e m b r i c h i a v e d e l Sistema Italia a Los Angeles tra cui Emanuele Amendola, Direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles. "Celebriamo il mese dell'e- redità italoamericana nel qua- dro di una solida alleanza, di una cooperazione strategica e della profonda amicizia tra i nostri Paesi e i nostri popoli. Con duro lavoro e capacità preziose, gli immigrati italiani – h a d e t t o i l C o n s o l e G e n e r a l e V a l e n t i n i - hanno avuto un ruolo fonda- mentale nella costruzione di Los Angeles. Oggi, tutti insie- me, rendiamo omaggio al loro contributo nei più svariati set- tori della società". "Voglio esprimere la mia gratitudine alla città di Los Angeles e all'intero consiglio comunale per il loro sostegno n e l l ' o n o r a r e i l M e s e d e l l ' Italian American Heritage" ha d e t t o i l p r e s i d e n t e L i l a a Mario Amalfitano nella sala d e l M u n i c i p i o d u r a n t e i l discorso di proclamazione. "Sono profondamente onora- to di trovarmi di fronte a voi. Questo mese è un'opportunità speciale per tutti noi di cele- brare il nostro patrimonio comune, i nostri contributi a questa grande nazione e la ricca storia della cultura ita- liana". Che significato ha per lei questa celebrazione? In quanto americano di prima generazione, questa ricorrenza mi sta molto a cuore, perché mi permette di riflettere sull'incredibile viag- gio che ha portato la mia famiglia qui e sugli innume- revoli sacrifici che ha fatto per avere una vita migliore in questa terra di opportunità. Mio zio Biagio Siniscalchi e m i o p a d r e , I s i d o r o Amalfitano, che hanno lascia- to un segno indelebile nella mia vita, hanno avuto una s t o r i a i n c r e d i b i l e c h e s i intreccia con il grande sogno americano, la dedizione e un profondo senso della fami- glia. Il viaggio di mio zio Biagio verso gli Stati Uniti nel 1954 è stato una testimonian- za del suo coraggio e della sua determinazione. A soli 17 anni, si imbarcò da Napoli, in Italia, per raggiungere la terra delle opportunità, New York. Lavorò instancabilmente nel settore edile e, grazie al duro lavoro, riuscì a prosperare. Ma ciò che rende il viaggio di Biagio ancora più straordina- rio è il fatto che non si è fer- mato alla realizzazione dei p r o p r i s o g n i . C o n a m o r e incrollabile per la famiglia, ha sponsorizzato l'emigrazione dei suoi genitori e dei suoi sette fratelli negli Stati Uniti. Questo atto di generosità per- mise a mia madre Rosaria di entrare nella storia america- na partendo da New York come immigrata italiana. E suo padre? Isidoro Amalfitano, mio padre, conobbe mia madre mentre lavorava a New York come marinaio mercantile. Sposò mia madre e la riportò in Italia e dopo due anni mio padre decise di trasferirsi c o r a g g i o s a m e n t e i n California. Nonostante le dif- ficoltà di ambientarsi in una nuova città come immigrato italiano, mio padre dimostrò una straordinaria tenacia e una forte etica del lavoro. Anni dopo ha avviato un'atti- vità in proprio, dando lavoro a decine di persone. Con le sue azioni, ha dimostrato l'importanza del duro lavoro e del ritorno alla comunità. Mio padre lavorava instanca- b i l m e n t e c o m e p e s c a t o r e commerciale e non si lamen- tava mai. Lo faceva per amore della famiglia e con il soste- gno incrollabile di mia madre Rosaria. I n c h e m o d o l a s u a vita, come italo-america- no e americano di prima g e n e r a z i o n e , è s t a t a influenzata dal fatto di provenire da una fami- glia di immigrati? Crescendo, mi è sempre s t a t o i n s e g n a t o a e s s e r e rispettoso delle altre culture, ad abbracciare la diversità e a promuovere la comprensione e l'unità. Allo stesso tempo, m i è s t a t o i n s t i l l a t o u n profondo senso di orgoglio per il fatto di essere italo- americano. Mi è stato inse- gnato ad amare il mio Paese, ma anche a essere orgoglioso del luogo di origine della mia famiglia, l'Italia. Mi impegno a e s s e r e u n p o n t e t r a l'America e il vecchio Paese attraverso la diversità e la forza dell'unità. Qual è il suo rapporto con Los Angeles, la città in cui è nato e cresciuto? Le mie radici sono profon- damente radicate qui a Los Angeles, dove sono nato e cresciuto. In quanto prodotto d e l L o s A n g e l e s U n i f i e d School District e residente da sempre in questa città, sono davvero un losangelino orgo- glioso. Oggi, con grande orgo- g l i o , s o n o p r e s i d e n t e dell'Associazione Little Italy di Los Angeles. La nostra organizzazione si dedica non solo alla creazione di un quar- tiere Little Italy, ma anche alla conservazione e alla cele- brazione della cultura italiana che è intrecciata nel tessuto di questa grande città. Qual è una cosa impor- tante che vorrebbe che i l o s a n g e l i n i s a p e s s e r o della comunità italo-ame- ricana? Los Angeles ha una lunga e vibrante storia di immigrazio- ne italiana. Dai primi immi- grati italiani arrivati alla fine del XIX secolo alle innumere- voli famiglie italo-americane che hanno continuato a pla- smare la nostra città, l'in- fluenza italiana è innegabile. Gli italiani hanno contribuito a Los Angeles in molti modi, dalla costruzione di luoghi simbolo, come l'Osservatorio Griffith, allo sviluppo delle fiorenti comunità commer- ciali e artistiche che oggi defi- niscono la nostra città. Siamo u n p o p o l o c h e h a d a t o a l mondo alcuni dei suoi più grandi talenti: Leonardo da Vinci, Michelangelo, Galileo, Marco Polo, Dante, Pavarotti, Rodolfo Valentino e Frank Sinatra, solo per citarne alcu- ni. Qual è il messaggio che v o r r e b b e m a n d a r e i n questa occasione? M e n t r e c e l e b r i a m o l a n o s t r a c u l t u r a d u r a n t e i l Mese del Patrimonio Italo- Americano, ricordiamo che essere italiani significa molto di più che cibo, moda e pae- saggio storico. La nostra cul- tura è nota per questo, ma è anche radicata nei valori della famiglia, della comunità e del duro lavoro. Qual è il suo desiderio per le generazioni futu- re? I l m i o d e s i d e r i o p e r l e generazioni future è di veder- le continuare ad abbracciare e celebrare il loro patrimonio italiano, mantenendo al con- tempo un forte legame tra gli Stati Uniti e l'Italia. Spero che le future generazioni di ita- loamericani non dimentichi- no mai il ricco patrimonio culturale che è stato traman- dato di generazione in gene- r a z i o n e . È e s s e n z i a l e c h e abbiano a cuore le tradizioni, i valori e le usanze che rendo- no l'essere italiano così spe- ciale. Inoltre, desidero che le generazioni future apprezzino i principi del duro lavoro, della resilienza e della deter- minazione che sono profon- damente radicati nella cultu- ra italiana. Queste qualità hanno contribuito al successo di molti italoamericani e pos- sono continuare a guidarne i successi in vari campi. La dedizione alla famiglia, la forte etica del lavoro e l'amo- re per la vita sono caratteri- stiche che dovrebbero essere trasmesse da una generazio- ne all'altra. In conclusione, il mio augurio per le future generazioni, è che portino avanti l'eredità del patrimo- nio italiano con orgoglio, che ne abbraccino la ricchezza culturale e che mantengano il forte legame tra gli Stati Uniti e l ' I t a l i a . C o s ì f a c e n d o , potranno continuare a contri- buire alla storia variegata e vibrante della società ameri- cana, preservando al contem- po gli aspetti unici e preziosi del loro patrimonio italiano. Voglio ringraziare mio padre Isidoro e mio zio Biagio che con molta fede sono venuti in questo grande Paese. Da sinistra Lilaa Board member Carmela Funiciello and her husband, journalist Valentina Martelli, IIC director Emanuele Amendola, Marisa Antonini, Vice Consul Lorenza Errighi, Councilmember Tim McOsker, Consul General Raffaella Valentini, Lilaa Cultural Affairs Ambassador Anna Manunza, Lillaa president Mario Amalfitano, Lilaa Vice President John De Girolamo and his wife, Lilaa board member John Bagakis, soprano Gabriella R. (Photo: Lilaa/Sophie Gilchrist) Los Angeles celebra il Mese del Patrimonio italoamericano