L'Italo-Americano

italoamericano-digital-11-16-2023

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27 GIOVEDÌ 16 NOVEMBRE 2023 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | A cinque anni dal suo primo sin- g o l o " F a l l o n Me", cantato a fianco del padre Andrea Bocelli, e a due anni dal suo primo singolo "Solo", Matteo Bocelli ha presentato il suo album di debutto da s o l i t a d a l t i t o l o M a t t e o . C o m p o s t o d a 1 2 t r a c c e e p u b b l i c a t o d a C a p i t o l Records, l'album contiene un mix di canzoni in inglese e in i t a l i a n o c h e i l g i o v a n e 25enne sta portando sui più g r a n d i p a l c o s c e n i c i d e l mondo. "A Night With Matteo", il suo primo tour da headliner, ha preso il via il 30 settem- bre a Berlino, in Germania, e lo porterà in 10 Paesi, tra cui gli Stati Uniti dove Matteo si esibirà il 25 novembre a Las Vegas e successivamente a Mesa, San Diego, Thousand Oaks, Saint Charles, Hun- tington e Atlantic City. Matteo, come mai la s c e l t a d i d a r e i l t u o nome all'album? Era il modo migliore per presentarmi e per mostrare quale è il modo in cui vedo e sento la musica. Ho sempre sentito la necessità di fare m u s i c a , s e n t o p r o p r i o i l bisogno di mettere le mani sul pianoforte e di cantare, è un qualcosa che si gonfia, esplode e viene fuori. Come p e r t u t t i g l i a r t i s t i , è u n modo per sfogare quello che si ha dentro. Quale è il tuo primissi- mo ricordo legato alla musica? M i r i c o r d o d i q u a n d o andavo a scuola di pianofor- te a soli sei anni, di quando s a l i v o c o n m i o p a d r e s u l palco durante le prove per- ché volevo sentire l'orchestra da vicino e volevo provare a canticchiare nel suo microfo- no. In questo esatto momen- to mi trovo nello studio di registrazione di mio collabo- ratore, Paolo Guerrini, che oltre a essere il fonico di mio padre, è una persona che mi ha visto crescere e proprio in questo studio ho dei bellissi- mi ricordi. Qui ho registrato il mio primissimo pezzo a soli sei anni. Ho tartassato mio padre per poterlo fare, l'ho pregato per moltissimo t e m p o ! O r a p r o p r i o q u e l pezzo ora verrà cantata dai b a m b i n i d e l l o Z e c c h i n o D'oro a dicembre. Hai sempre pensato di fare della musica la tua professione? Sinceramente no, ma ho sempre sentivo la necessità di fare musica e di cantare per gli amici e per le persone che avevo intorno a me. Cre- s c e n d o m i r e n d e v o c o n t o che la voglia di andare in studio, registrare e risentir- mi era sempre molto forte, volevo migliorarmi e via via parlandone proprio con mio padre gli dicevo che sarebbe stato bello firmare un mio primo album con una casa discografica. Tuo padre cosa ti con- sigliava? È capitato che proprio a L o s A n g e l e s u n g i o r n o abbiamo incontrato il suo produttore, David Foster, e gli ho fatto sentire le mie canzoni. Lui mi propose di f a r e u n p r o g e t t o m a m i o padre mi disse che era trop- po presto e che la mia voce non era pronta. Avevo solo 16 anni. Conosce benissimo questo settore e gli ostacoli che comporta. Non so se sia stato giusto o sbagliato ma sono molto felice del presen- te e di quello che sto facen- do. C'è qualche consiglio che tuo padre ti ha dato rispetto a questo mestie- re? Per tutto ciò che riguarda la parte artistica mi lascia molto libero, per quella più manageriale e tecnica a volte mi da qualche consiglio ma non in maniera invasive. Mi dice la sua opinione senza insistere, direi che è presen- te al punto giusto. C o m e h a i v i s s u t o i l passaggio dall'esibirti sul palco con lui a farlo da solo? L'ho vissuto in maniera estremamente positive e feli- ce. Non nego che esibirmi con lui davanti a 14.000 per- sone sia stato fantastico, ma m i s e n t i v o c o m u n q u e u n ospite che canta tre brani. I n v e c e c o n u n t o u r c h e è s o l o m i o , a n c h e s e c a n t i davanti a 300 persone, sai c h e q u e l l e 3 0 0 p e r s o n e hanno pagato il biglietto per vederti ed è una soddisfazio- ne unica. Fate musica anche a casa in famiglia? Abbiamo sempre condivi- s o l a m u s i c a i n f a m i g l i a , spesso o cantava mio padre al pianoforte e io mi intro- mettevo a cantare o vicever- sa, lui è il tipo che insiste per fare la nota come dice lui! O r a v i v o p e r c o n t o m i o e quindi a maggior ragione i momenti in cui siamo a casa insieme, ci piace cantare e suonare insieme e spesso ne approfitto per farmi dare due dritte. P r e f e r i s c i e s i b i r t i o passare il tempo in stu- dio? Devo dire che sono esat- t a m e n t e c o m e i l m i o b a b b o … a h i m é , h o p r e s o a n c h e q u e s t o d a l u i ! A entrambi piace stare a casa con gli amici, quindi quando sono in tour mi manca casa. Però il live è una parte molto bella della carriera, incontri i fan e condividi la tua musi- ca. T o r n a n d o a l t u o album, c'è una collabo- r a z i o n e i m p o r t a n t e come Ed Sheeran. Lui per me è sempre stato un idolo assoluto. Mi ricordo quando ero a un concerto di Taylor Swift a Toronto nel 2013 e lui apriva il suo con- certo. Da quel giorno non ho mai smesso di seguirlo, è uno dei pochi artisti moder- ni che ascolto assiduamente e ne approfondisco la disco- grafia. È sempre stato un mio sogno lavorare con lui. Sarà vero che nella vita a volte quando si urla al cielo quel qualcosa arriva? Così è successo. Come è nata la colla- borazione? Dopo averlo visto ancora una volta dal vivo in Italia, ha chiesto al mio babbo di fare un duetto con lui in Per- fect Symphony, da lì siamo rimasti in contatto finché un giorno mi ha mandato due idee musicali, e delle due ho scelto Chasing Stars che mi colpì moltissimo. Perché? H a u n t e s t o a u t e n t i c o , scritto da Ed e suo fratello M a t t h e w , c h e s e m b r a v a scritto su di me. È un brano che parla di come Ed ha vis- suto la musica soprattutto durante l'infanzia in cui suo un padre gli ha trasmesso questa passione. Una parte del testo dice: When I was younger my ftaher was my hero, così era per Ed Shee- ran e cosi è anche per me perché mio padre è la perso- na che mi ha tramesso l'a- m o r e p e r l a m u s i c a . C ' è anche un altro messaggio: "don't stop chasing stars" ovvero non smettere mai di inseguire i tuoi sogni e per me è un bellissimo messag- gio. Progetti per il 2024, dopo il tour negli USA? Spero di poter andare a esibirmi in Asia e in Austra- lia. Intanto mi godo il mio primo tour in America. Che ricordi hai del tuo passato negli USA? Moltissimi ricordi ogni anno andavamo in tour con mio padre durante le vacan- ze. Mi è sempre piaciuta la California sin da quando ero piccolissimo. Tra l'altro è un P a e s e c h e h o v i s s u t o s i a guardando mio padre sul palco quando ero molto pic- colo e poi dal 2018 salendo anche io su quel palco con lui in giro per gli USA. Matteo Bocelli (sopra) ha incominciato con la musica giovanissimo (Photo: Mattia Guolo) M a t t e o B o c e l l i : " A n i g h t w i t h Matteo world tour" LIFE PERSONAGGI RECENSIONI ARTE

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