L'Italo-Americano

italoamericano-digital-11-16-2023

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29 GIOVEDÌ 16 NOVEMBRE 2023 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | M entre si tro- v a v a i n t o u r n é e i n N u o v a Zelanda nel 2018, Cher decise di prender- si una pausa dalle prove per andare a prendere uno dei suoi dolci preferiti: il gelato. Scelse di provare "The Giapo Store" ad Auckland, gelateria di proprietà di un giovane ita- liano, Giapo Grazioli. Dopo aver ordinato un gelato al cioccolato, il suo gusto prefe- rito, descrisse il gelato di G i a p o s u T w i t t e r c o m e i l "migliore e il più sorprenden- te" che avesse mai assaggiato. La cantante 77enne rimase così colpita dalla bontà dei gusti che non perse tempo e contattò Giapo chiedendogli di aprire un negozio con lei a Los Angeles. Cinque anni dopo il pro- getto è venuto alla luce sotto forma di un camioncino dei gelati che porta in giro per la città gusti unici e di alta qua- lità. Il nome di questa linea di gelati? Cherlato. "È come se due mondi si fossero incon- trati. È la collaborazione tra la mia esperienza in questo campo specifico e l'amore di Cher per questo dolce". Ci r a c c o n t a G i a p o G r a z i o l i q u a n d o l o i n c o n t r i a m o durante la festa di inaugura- zione di Cherlato al Fairmont Hotel di Santa Monica. "È un mago in grado di creare il paradiso su un cono" ha detto Cher di Giapo sui social media. "Giapo è davve- ro il Michelangelo del gelato. Il suo gelato ti fa alzare dal letto a mezzanotte. È stato un lungo processo di cinque anni per creare questa linea e por- tarla a Los Angeles, ma posso dire che ne è valsa la pena". Continua Giapo Grazioli, nato e cresciuto a Torre del Greco, Napoli, ma che ora vive a Mission Bay, ad Auckland, con la moglie Annarosa e i due figli, Francesca e Pasqua- le. Giapo, Cher ha dichia- rato: "Non è un segreto che io ami assolutamente il gelato. Quello di Giapo è il migliore che avessi m a i m a n g i a t o " . C o s a rende il suo gelato così speciale? Faccio il gelato da 14 anni, d o p o e s s e r m i l a u r e a t o i n Scienze Applicate alla Auck- land University of Techno- logy in Nuova Zelanda. La particolarità del mio gelato è che è un'espressione della mia anima e della mia libertà. Il mio non è un gelato stretta- mente italiano, perché è fatto con i migliori ingredienti che si possono trovare localmen- te, quindi o in Nuova Zelanda o in California, ma ha sempre il mio tocco artistico. Il mio segreto inoltre è sempre stato quello di cambiare il modo in cui le persone vivono il gelato attraverso l'arte, la scienza e la tecnologia. Com'è stato il processo di scelta dei gusti miglio- ri? Abbiamo sperimentato un gran numero di ricette di gelato, arrivando a centinaia. Da lì, abbiamo accuratamen- te ristretto la selezione a un gruppo di dieci, e alla fine siamo arrivati all'assortimen- to finale che è composto da sei fantastici gusti. Quali sono? I gusti sono Snap Out of It! Kefir &Cardamom, Breakfast at Cher's Coffee & Donuts, Chocolate XO Cher, Straccia- tella Giapo's Way, LA, I Love you (che è vegano) e SoCal's Coldest Avocado on Toast, che prevede avocado e pan- grattato. E poi cosa è successo? Mi sono trasferito a Los Angeles nel gennaio 2021, nel bel mezzo della pandemia di COVID-19. La Nuova Zelan- da, da cui provenivo, non mi avrebbe permesso di tornare nel Paese se non attraverso una lotteria per i pochi hotel disponibili e di passare una quarantena. Ho lasciato la mia famiglia senza sapere quando l'avrei rivista. Non è s t a t o f a c i l e . I o e C h e r c i siamo incontrati a Malibu, a casa sua, e abbiamo parlato per ore, c'erano altri amici e mi sono sentito subito a mio agio con lei. Come ha reagito quan- do le ha proposto di fon- dare Cherlato con lei? E r o i n c r e d u l o . N o n m i aspettavo che Cher, una delle artiste più famose al mondo, mi chiedesse di collaborare con lei. All'inizio ero un po' spaventato. Non ero sicuro di essere all'altezza del compito. Ma Cher mi ha rassicurato, dicendomi che credeva in me e nel mio talento e che il mio gelato avrebbe avuto succes- so. Qual è la cosa che l'ha colpita di più di lei? Ho moltissimi ricordi, ma la cosa che mi ha affascinato di più è il fatto che lei è dav- vero un'esperta, ha studiato la materia del gelato, le con- sistenze, le ricette, gli ingre- dienti, ed è stata molto coin- volta con me durante tutto il processo. Oltre a quello lavorati- v o , s i è i n s t a u r a t o u n rapporto di amicizia con lei? Certamente. Cher è un'a- mica prima di essere socia in affari. Abbiamo un immenso rispetto per i nostri ruoli nell'azienda e ci rispettiamo anche al di fuori del lavoro. Ci sentiamo spesso al di fuori del lavoro. Può raccontarci qual- che aneddoto che ha vis- suto con lei? Una volta stavamo testan- do una nuova ricetta per il gelato al pan di zenzero. Cher non era convinta e voleva che il gelato fosse perfetto. Erava- mo seduti al tavolo della sua cucina e io ne avevo appena p r e p a r a t o u n p o ' . L e i m i disse: "Non sono convinta". "Cosa c'è che non va?" Le chiesi. "Manca qualcosa ma non so cosa". Abbiamo pro- vato ad aggiungere altro zen- zero alla ricetta, ma non è servito. Alla fine Cher mi disse: "Proviamo con un piz- zico di cannella". Mi misi a ridere. "Un pizzico di cannel- la?". "Sì", rispose lei. "L'ho sperimentato in passato e funziona". Abbiamo aggiunto il pizzico di cannella rifacen- do la ricetta e abbiamo assag- giato di nuovo: "Ci siamo!". Mi ha detto. Il sapore era infatti perfetto. Cher ha avuto una car- riera molto lunga e di successo. C'è qualcosa che ha imparato da lei, qualche lezione che le ha trasmesso? È una donna determinata con una chiara visione di ciò che vuole, e lo ha dimostrato anche con Cherlato. Mi ha insegnato che è importante essere determinati e perse- guire i propri sogni. Da lei ho imparato che l'età è solo un dato anagrafico e che il duro lavoro non deve spaventare nessuno. È fonte di ispirazio- ne per me e sono grato di a v e r l a c o m e m e n t o r e e amica. Ha sempre avuto una passione per il gelato e, se sì, quando è nata? Ho sempre avuto la pas- sione per il gelato perché l'ho sempre mangiato. A un certo punto io e mia moglie voleva- mo aprire un ristorante, ma non avevamo tutti i soldi per l'affitto e abbiamo affittato un locale più piccolo, che poi è diventato la nostra gelateria Giapo ad Auckland, in Nuova Zelanda. C o s a l e p i a c e d i p i ù della creazione del gela- to? Non ho paura di speri- mentare nuovi gusti e combi- nazioni. Credo che questo sia il modo migliore per creare gelati originali e sorprenden- ti. Apprezzo anche la presen- t a z i o n e a r t i s t i c a . N o n m i limito a servire il gelato in coppette o coni. Cerco sem- pre di creare presentazioni che siano un piacere per gli occhi e per il palato. Credo che questi aspetti rendano il m i o g e l a t o u n ' e s p e r i e n z a unica e memorabile. Giapo Grazioli con la moglie Annarosa (Photo courtesy of: Giapo Grazioli) Cher e un gelataio italiano lanciano una nuova linea di gelato LA COMUNITÀ DI LOS ANGELES

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