L'Italo-Americano

italoamericano-digital-11-30-2023

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27 GIOVEDÌ 30 NOVEMBRE 2023 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | I l p e r i o d o d i A v v e n t o è u n tempo di attesa e di p r e p a r a z i o n e a l l a c e l e b r a z i o n e d e l l a Natività di Gesù il giorno di Natale, così come del ritorno di Gesù. Il termine "Avven- to" deriva dalla parola latina a d v e n t u s , c h e s i g n i f i c a " v e n u t a " o " a r r i v o " : p e r molti è un periodo di rifles- sione spirituale ma anche di gioiosa attesa. L ' A v v e n t o n a s c e c o m e tradizione nei secoli IV e V e arriva in scena dopo che il Natale era già consolidato. Inizialmente era un periodo di solenne riflessione, digiu- no e preparazione al sacra- mento del battesimo, sottoli- neando la disponibilità dei fedeli al ritorno di Gesù. Col passare del tempo, soprat- tutto nel Medioevo, il signi- ficato dell'Avvento cominciò ad intrecciarsi con l'antici- pazione del Natale. Tuttavia, è interessante notare che l'attesa era duplice: mentre celebrava la nascita storica di Gesù, attendeva con ansia il suo ritorno profetizzato, n o n c o m e i l n e o n a t o a Betlemme, ma come il giudi- c e s o v r a n o d e l l a f i n e d e i tempi. Nel VI secolo, questo duplice obiettivo fu abbrac- ciato dai cristiani romani e l'Avvento divenne un perio- do che rifletteva sia sugli u m i l i i n i z i d i G e s ù n e l l a m a n g i a t o i a s i a s u l l a s u a futura venuta nella gloria. O g g i , i n I t a l i a e n e l mondo, l'Avvento è associa- to a consuetudini ormai con- s o l i d a t e . M o l t i d i n o i , a d e s e m p i o , c o n o s c o n o l a corona dell'Avvento, una tradizione commovente che fa davvero vivere lo spirito della stagione. Per i cristiani praticanti, questo cerchio sempreverde è più di una decorazione che si vede in chiesa, perché simboleggia l'amore e la misericordia senza fine che provengono da Dio. Si tratta della spe- ranza, il sentimento che ci fa guardare avanti, rappresen- tato da foglie fresche e verdi che non diventano mai mar- roni, anche quando cade la neve. Ora passiamo alle can- dele, che ovviamente non sono lì solo per fare scena. Ognuna è accesa, settimana dopo settimana, segnando le quattro domeniche che pre- cedono il Natale: la prima candela, la "Candela del Pro- feta", è tutta incentrata sulla speranza e sulle antiche pro- fezie dell'arrivo di Cristo. La s e c o n d a , l a " C a n d e l a d i Betlemme" rappresenta la fede e il viaggio di Maria e Giuseppe verso Betlemme. La terza candela, dalla tona- lità rosa, è detta "Candela del pastore" e rappresenta la gioia che riempì il cuore dei pastori quando gli angeli p o r t a r o n o l o r o l a b u o n a n o t i z i a d e l l a n a s c i t a d e l Bambino; e poi, finalmente, arriva la quarta, la "Candela dell'Angelo", che diffonde un messaggio di pace e tran- quillità mentre l'attesa della n a s c i t a d i G e s ù è o r m a i giunta al termine. Se la corona dell'Avvento è qualcosa di strettamente legato alla Fede, il calenda- rio dell'Avvento è qualco- s a c h e t u t t i c o n o s c o n o e apprezzano: chi non lo cono- sce? Che sia quello tradizio- nale con le porticine o quello moderno pieno di cioccolati- ni, ogni giorno aperto è un passo avanti verso la cele- b r a z i o n e d e l N a t a l e : u n a dose quotidiana di emozio- ni, a partire dal 1° dicembre, non importa quando inizi ufficialmente l'Avvento. Il calendario dell'Avvento è stato introdotto con i lutera- ni tedeschi, ma ora lo trove- r e t e n e l l e c a s e d i t u t t o i l mondo, attraversando i con- fini denominazionali e riu- nendo le persone nella gioia condivisa e nell'attesa delle festività natalizie. Facciamo un viaggio idea- le attraverso la nostra amata p e n i s o l a p e r v e d e r e c o s a piace fare alla gente in que- sto periodo dell'anno. Come c i s i a s p e t t e r e b b e d a u n Paese così ricco e diversifi- cato dal punto di vista cultu- rale, l'Italia è piena di molte tradizioni che variano da regione a regione durante l'Avvento. In Abruzzo il momento clou del periodo di Avvento è il 23 dicembre con il suono d e l l a c a m p a n a d e t t a L a Squilla a Lanciano. Segue una processione a lume di candela che ripercorre un percorso di 3 chilometri sto- r i c a m e n t e i n t r a p r e s o d a l vescovo Tasso dal 1588 al 1607. Nella frazione di Tufil- lo, la vigilia di Natale, viene bruciato un grande tronco detto farchia, talvolta lungo 20 metri. Anche nella frazio- ne di Santo Stefano di Sante Marie si svolge una proces- sione con le fiaccole, local- mente chiamate ntosse, e sul monte sovrastante il paese viene acceso un falò fatto di fascine. La Basilicata inizia le celebrazioni natalizie del- l'Avvento, l'8 dicembre, con i mercatini di Natale allestiti n e l c a p o l u o g o d i r e g i o n e Potenza. In particolare, la città di Matera, patrimonio mondiale dell'UNESCO, è famosa per i suoi presepi viventi allestiti nelle antiche abitazioni rupestri conosciu- te come i Sassi. In Calabria le festività natalizie iniziano ufficialmente con la festa di Sant'Andrea, che cade il 30 novembre e solitamente non rientra, almeno ufficialmen- te, nel periodo dell'Avvento. In Friuli Venezia Giu- lia è tradizione che Santa Lucia venga in visita la notte del 12 dicembre, portando doni ai bambini, tradizione simile a quella di San Nicola in altre culture, mentre la L i g u r i a , i n t e m p i o r m a i lontani, decorava le case con lunghi cordoni ornati con bacche di ginepro, alloro, rami di ulivo, maccheroni e noci. Ancora oggi i piatti tra- dizionali dell'Avvento inclu- dono i natalini in brodo, i cavoli bolliti conditi con olio d'oliva e la focaccia di mais. A M i l a n o n e l p e r i o d o d e l l ' A v v e n t o s i s v o l g e l a fiera dedicata a Sant'Ambro- gio, conosciuta come il mer- cato "Oh Bej! Oh Bej!", che è una delle tradizioni più anti- che della città, che si ritiene s i a i n i z i a t o n e l 1 2 8 8 . I l M o l i s e f e s t e g g i a c o n l a 'Ndocciata, una fiaccolata che si tiene la sera dell'Im- macolata e della vigilia di Natale nel comune di Agno- ne. La Puglia, e nello specifi- co Taranto, inizia le festività natalizie con le celebrazioni i n o n o r e d i S a n t a C e c i l i a nella notte tra il 22 e il 23 novembre, circa due setti- mane prima dell'inizio uffi- c i a l e d e l l ' A v v e n t o . È i l momento della preparazione delle pettole, palline di pasta fritta, e delle bande che suo- nano tipiche composizioni musicali chiamate pastorali. Inoltre, in alcuni paesi della provincia di Bari, è tradizio- ne accendere dodici candele a partire dal giorno di Santa Lucia, se poi spegnerle una ad una con l'avvicinarsi del Natale. Nella bella Sicilia, dal 13 dicembre, le case preparano u n a g r o t t a d i N a t a l e c o n a s p a r a g i s e l v a t i c i , d e t t i s p i n a p u l i c i , i n t r e c c i a t i insieme, mentre la notte di N a t a l e , m o l t i p a e s i d e l l a Sicilia orientale accendono nella piazza principale un g r a n d e f a l ò , c h i a m a t o u zuccu, per riscaldare Gesù Bambino. L'Avvento è un momento s p e c i a l e , u n a m i s c e l a d i profonda spiritualità e tradi- zioni durature che ci guida- no e accompagnano verso quello che forse è il periodo più bello dell'anno. Inizia "l'Avvento" tra spiritualità e tradizione La 'Ndocciata di Agnone (Photo: Lstrizzi/Dreamstime) LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA

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