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GIOVEDÌ 28 DICEMBRE 2023 www.italoamericano.org 5 L'Italo-Americano IN ITALIANO | NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ I l 7 dicembre, giorno dedicato a Sant'Am- brogio, è speciale in I t a l i a : è i l g i o r n o della prima Alla Scala, quando il teatro d'o- pera più famoso del mondo apre la sua stagione. Momen- to di glamour ed eleganza, quanto di musica e arte, la prima, quest'anno, è stata accolta incredibilmente bene: s c a n d i t a d a u n a s t a n d i n g o v a t i o n d i 1 3 m i n u t i . S u l palco, nomi stellari del canto l i r i c o , t r a c u i A n n a Netrebko, Michele Pertu- si e Luca Salsi, si sono esi- biti in performance straordi- n a r i e n e l D o n C a r l o d i Giuseppe Verdi. Ma gli applausi travolgenti e la pioggia di rose e garofani che hanno concluso in modo così delizioso e romantico la serata, non sono stati riserva- ti solo agli artisti in scena, ma al mondo stesso dell'ope- r a : l a p r i m a a l l a S c a l a , quest'anno, ha infatti avuto uno speciale significato per- ché, solo un giorno prima, l'UNESCO aveva riconosciu- to il canto lirico italiano come patrimonio cultura- le immateriale dell'uma- nità. La prima del Don Carlo alla Scala e la coincidenza con il riconoscimento del canto lirico italiano come t e s o r o c u l t u r a l e d a p a r t e d e l l ' U N E S C O , p r e p a r a n o perfettamente il terreno per esplorare l'incredibile storia dell'opera in Italia. Emerso dal fervore artisti- c o d e l R i n a s c i m e n t o , i l canto lirico è parte integrante dell'identità culturale del nostro Paese da oltre quattro secoli. L'UNESCO lo defini- sce come "un modo di canta- re fisiologicamente controlla- t o c h e m i g l i o r a i l p o t e r e portante della voce in spazi acustici come auditorium, anfiteatri, arene e chiese. Eseguito da persone di ogni sesso, è associato a specifiche espressioni facciali e gesti del corpo e prevede una combi- nazione di musica, teatro, recitazione e messa in scena". Si sottolinea inoltre che "la pratica promuove la coesione collettiva e la memoria socio- culturale" e che è un "mezzo di libera espressione e di dia- logo intergenerazionale". C o m e d e t t o , l e r a d i c i dell'opera possono essere fatte risalire all'Italia del R i n a s c i m e n t o , q u a n d o emerse come forma d'arte i n n o v a t i v a c h e f o n d e v a armoniosamente musica e teatro, unendo compositori e drammaturghi per creare qualcosa di veramente unico. Gli esordi dell'opera furono segnati da opere come Dafne di Jacopo Peri e Orfeo di Claudio Monteverdi, che traevano ispirazione dalla mitologia e dai racconti eroi- ci e trasportavano il pubblico in mondi in cui dei, eroi e mortali si mescolavano in n a r r a z i o n i m u s i c a l i d i amore, tragedia e trionfo. B e n p r e s t o , i l f a s c i n o dell'opera si estese ben oltre l'Italia, per catturare i cuori - e l'immaginazione - del pub- blico di tutta Europa, in par- ticolare di Francia e Germa- nia. I teatri pubblici, tra cui il Teatro di San Cassiano di Venezia, hanno svolto un ruolo significativo per la sua crescita. Le epoche baroc- ca e romantica segnarono u n u l t e r i o r e s v i l u p p o d e l genere, con le opere baroc- che caratterizzate da produ- zioni sontuose con scenogra- fie elaborate e arie intricate, e le opere romantiche facil- mente riconoscibili per la passione e l'emozione delle loro narrazioni, incentrate sull'amore, il tradimento e la tragedia. Il XX secolo è stato testi- mone di una nuova ondata di innovazione, con visionari come G i a c o m o P u c c i n i che hanno introdotto reali- smo e influenze moderne nelle loro opere. Opere come La Bohème e Madama But- t e r f l y h a n n o p o r t a t o i n p r i m o p i a n o l e q u e s t i o n i contemporanee e la vita quo- tidiana, toccando tutte le corde del pubblico. Per più di quattro secoli, l'opera italiana ha affascina- t o i l p u b b l i c o d i t u t t o i l mondo, grazie a una bellezza melodica e a una profondità emotiva in grado di trascen- dere tutte le barriere lingui- s t i c h e , d i v e n t a n d o i n f i n e essa stessa un linguaggio universale. Ecco perché il riconoscimento dell'opera italiana come elemento del patrimonio culturale imma- teriale dell'UNESCO è così importante: ne viene ricono- sciuto il potere unificante e il ruolo nel creare un mondo di emozioni e bellezza che tutti p o s s o n o c o m p r e n d e r e e godere. Ma è anche una cele- brazione degli sforzi dedicati dai molti che hanno instan- c a b i l m e n t e s o s t e n u t o l a causa: per ché il per cor so v e r s o i l r i c o n o s c i m e n t o dell'UNESCO non è stato né breve né semplice. Tutto ha inizio nel 2011, quando dei cantanti lirici solisti hanno unito le forze per fondare l'associazione Cantori Professionisti d'Italia. La loro missione si estendeva oltre la loro carrie- ra, poiché cercavano di crea- L'opera italiana: un patrimonio del mondo Mezzosoprano Elīna Garanča sul palco della Scala nei panni della Principessa Eboli, lo scorso 7 Dicembre (Photo: Brescia e Amisano/Teatro alla Scala) CONTINUA A PAGINA 7