L'Italo-Americano

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27 GIOVEDÌ 11 GENNAIO 2024 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | D opo sei nomi- n a t i o n , P a u l G i a m a t t i h a conquistato il t e r z o G o l d e n G l o b e d e l l a s u a c a r r i e r a . Durante l'81esima cerimonia dei Golden Globes Awards che si è tenuta come di con- suetudine presso il Beverly Hilton Hotel di Los Angeles, Kristen Wiig e Will Ferrell hanno consegnato a Giamatti il riconoscimento per la sua interpretazione in The Hol- dovers- Lezioni di Vita. Nel film Giamatti veste i panni di un professore di sto- ria di un collegio privato del New England. "Tutta la mia famiglia è composta da inse- gnanti. Tutti, da generazio- ni", ha detto Giamatti nel suo discorso di accettazione. "Gli insegnanti sono brave perso- ne. Dobbiamo rispettarli." Il padre di Giamatti, Angelo Bartlett "Bart" Giamatti, è infatti stato docente universi- tario a Yale ed è successiva- mente diventato presidente dell'ateneo. Il cognome Gia- matti è la storpiatura ameri- cana dell'originario Giam- m a t t e i e d è o r i g i n a r i o d i Telese Terme, in provincia di Benevento, dove il nonno paterno di Paul Giamatti è nato e cresciuto, prima di emigrare negli Stati Uniti. P a u l E d w a r d V a l e n t i n e G i a m a t t i è n a t o a N e w Haven, Connecticut il 6 giu- gno 1967. Dopo essersi diplo- mato alla Choate Rosemary Hall School, ha conseguito la laurea in letteratura inglese alla università di Yale dove ha anche studiato recitazione s e g u e n d o u n m a s t e r a l l a Scuola d'arte drammatica. Dopo le prime esperienze con la compagnia universitaria, Giamatti arriva a Broadway per poi debuttare sul grande schermo nel 1992 con una piccolissima parte nel film ' S i n g l e s - L ' a m o r e è u n gioco'. Successivamente reci- ta come caratterista in pelli- cole come 'La dea dell'amore' d i W o o d y A l l e n n e l 1 9 9 5 , 'The Truman Show'(1998) di Peter Weir, 'Salvate il soldato Ryan' (1998) e nel 2001 'Pla- net of the Apes - Il pianeta delle scimmie' (2001) di Tim Burton. È però grazie al suo ruolo in Sideways — In viaggio con Jack di Alexander Payne nel 2004 che viene nominato p e r i l s u o p r i m o G o l d e n Globe ed è proprio grazie a The Holdovers che Giamatti torna davanti alla telecamera di Payne dopo quasi vent'an- ni. In The Holdovers – Lezio- n i d i V i t a P a u l G i a m a t t i interpreta un impopolare insegnante di storia antica di un collegio maschile d'élite del New England. Con suo grande disappunto, l'accade- mico scorbutico viene incari- cato di occuparsi degli "hol- d o v e r s " , u n a m a n c i a t a d i s t u d e n t i c h e n o n s a d o v e andare durante le vacanze invernali del 1970. Payne, la cui filmografia include anche Downsizing, The Descen- dants ed Election, per il sog- getto si è ispirato a un film del 1935, Viaggio in Collegio (Merlusse) del regista fran- cese Marcel Pagnol. Come è stato tornare a lavorare per Alexander Payne dopo tutto questo tempo? Farei qualsiasi personag- gio Alex Payne mi chieda. D o p o S i d e w a y s , s i a m o diventati amici, quindi non è che non ci siamo mai più visti e sentiti. Avevamo delle idee che non si sono mai rea- lizzate, in particolare un film su un investigatore privato, cosa che lui tra l'altro non vuole più fare, ma io sì. Que- sto film abbiamo provato a farlo per diversi anni, ma tra una cosa e l'altra non andava mai in porto. Poi ho finito Billions e ho avuto il tempo di dedicarmici. I l p e r s o n a g g i o c h e i n t e r p r e t a s i c h i a m a Paul Hunham. Il nome è l'unica cosa che avete in comune o c'è altro? È un personaggio molto familiare, motivo per il quale ero entusiasta di farlo, per- ché anche io ho frequentato quel tipo di scuola del New England. Il personaggio che interpreto è stato scritto da David Hemmingsen che si è ispirato a suo zio, nato nel 1920, veterano della Seconda Guerra Mondiale che lo ha cresciuto quando i suoi geni- tori si sono separati. Que- st'uomo era incredibilmente erudito, ma anche un po' rozzo, calvo, con queste orec- chie a sventola, occhiali alla Buddy Holly, ma aveva un incredibile dono, questa sot- tile ironia un po' profana. Ho incanalato questa caratteri- stiche nel personaggio. Può essere un'arma a doppio taglio interpreta- re un personaggio che le somiglia molto? G u a r d i , a r m a a d o p p i o taglio potrebbe essere il tito- lo del mio memoir. Che effetto le ha fatto girare un film ambienta- to negli anni '70? È stato molto strano fare un film d'epoca ed essere stato vivo in quel periodo. Voglio dire, i film d'epoca non dovrebbero essere quelli con i cavalli e un calesse! In ogni caso mi ha fatto venire voglia di tornare a guardare Esami della Vita di James Bridges, del 1973. L'avevo a m a t o d a b a m b i n o e c ' è qualcosa che lega questi due film. H o s e n t i t o c h e n o n c'era nessun tipo di set e che tutto è stato girato in l o c a t i o n o r g a n i c h e . È v e r o ? E s e è c o s ì , l ' h a aiutata di più a restare nel personaggio? Sì e non solo, ogni volta che in una scena sta nevican- do, nevicava davvero. Fa una grandissima diffe- renza piuttosto che essere su un set, che può essere fanta- stico, ma niente è meglio del luogo reale. Ad esempio la mia stanza era evocativa. C'erano piccoli dettagli come oggetti d'epoca e libri. L'arre- datore Marcus Whitman ha vestito ogni parte del set, anche quelle che non sareb- bero state inquadrate. Il cas- setto della scrivania che non e r a p r e v i s t o c h e a p r i s s i , aveva all'interno un libro dell'epoca in modo che nel c a s o l ' a v e s s i a p e r t o , n o n avrei perso il senso di veridi- cità della scena. Tra l'altro c'è un'altra curiosità riguar- do al mio ufficio, c'è una pic- cola scultura vicino alla mia scrivania che è stata usata anche sul set di Sideways. Una curiosità sul film invece? La signora Lydia Crane, interpretata da Carrie Pre- ston, indossa una collana a forma di cuore identica a quella che Reese Wither - spoon indossava nel film di Alexander Payne del 1999, Election. D o m i n i c S e s s a , c o - protagonista con lei nel f i l m , è a l l a s u a p r i m a esperienza cinematogra- fica. Come si è sviluppa- t o i l r a p p o r t o t r a v o i , fuori e sul set? Ho fatto davvero il tifo per lui. Ci siamo parlati la prima volta su Zoom, abbiamo fatto quelle che chiamiamo "lettu- re per la chimica" e volevo vedere fino a che punto avrei avuto una sorta di rapporto mentore-protettore con lui, sia davanti alla macchina da presa che fuori. La buona notizia è che Dominic non ha avuto bisogno di molto aiuto. Non ho mai visto un talento così innato, non solo per la recitazione in generale, ma per la recitazione cinemato- grafica. Sai, stava semplice- m e n t e i n t e r p r e t a n d o u n a versione di sé stesso. È dav- vero notevole che, nel suo primo ruolo in un grande film, un ragazzo dell'ultimo anno di un collegio d'élite del New England interpreti un ragazzo del terzo anno di un c o l l e g i o d ' é l i t e d e l N e w England. Come definirebbe lo stile del film? Per me è un classico. C'è u n a s o r t a d i s t o r i a a l l a Scrooge, tutti arrivano in questo luogo con la consape- volezza che qualcosa si risol- verà. Sotto sotto può essere una classica storia di Natale. Paul Giamatti sul set di The Holdovers (Photo courtesy of FOCUS FEATURES /2023 FOCUS FEATURES LLC) G o l d e n G l o b e 2 0 2 4 , l ' i t a l o americano Paul Giamatti vince come miglior attore RED CARPET PROTAGONISTI RECENSIONI FESTIVAL

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