L'Italo-Americano

italoamericano-digital-1-25-2024

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17 GIOVEDÌ 25 GENNAIO 2024 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | G i n o r i 1 7 3 5 è tra i nomi più i c o n i c i d e l l a produzione di porcellana ita- liana, ma potresti avere più familiarità con il modo in cui veniva chiamato fino a un paio di anni fa, quattro, per l a p r e c i s i o n e , R i c h a r d Ginori. La sua storia, come avrai già intuito, inizia nel 1735, quando il marchese C a r l o A n d r e a G i n o r i , membro di una famiglia ari- stocratica con uno spiccato i n t e r e s s e p e r l e a r t i e l e scienze, fonda una manifat- tura di porcellane nella pic- c o l a c i t t a d i n a d i D o c c i a , situata vicino a Firenze. . La porcellana di Doccia, come venne chiamata, era una fusione di stili locali e internazionali, influenzata dai viaggi di Ginori e dal suo contatto con diverse espres- sioni artistiche: le pregiate p o r c e l l a n e d i M e i s s e n e S è v r e s e b b e r o i n f a t t i u n impatto significativo sulle prime creazioni della mani- f a t t u r a . S o t t o l a g u i d a d i C a r l o G i n o r i , l ' a z i e n d a s i guadagnò rapidamente la r e p u t a z i o n e d i p r o d u r r e pezzi di notevole qualità, spesso decorati con disegni e motivi intricati che rifletteva- no le tendenze artistiche sia italiane che europee. Nel 1838 la manifattura Ginori aveva registrato una crescita sostanziale e aveva ampliato la propria attività fino a comprendere cinque fornaci, di cui due dedicate esclusivamente alla cottura della porcellana, e quasi 200 dipendenti; cinquant'anni dopo Ginori gestiva 15 forna- ci e impiegava 1200 dipen- denti. N e l 1 8 9 6 , i l m a r c h i o s i fuse con un'azienda manifat- turiera di ceramiche di Mila- n o f o n d a t a d a A u g u s t o Richard, dando vita al rino- mato marchio Richard Gino- r i . R i c h a r d , c o m e C a r l o Ginori, era un visionario nel c a m p o d e l l a c e r a m i c a e aveva stabilito una forte pre- senza nel Nord Italia con diverse fabbriche. La fusione riuniva riunito in modo cru- ciale due distinte tradizioni artistiche e produttive per creare una vera potenza nel settore della porcellana, che comprendeva otto importan- ti manifatture sotto il mar- c h i o R i c h a r d G i n o r i . L a nuova entità sfruttò le forze combinate per innovare ed espandere la propria gamma di prodotti, mantenendo la reputazione di porcellana di alta qualità e adattandosi al tempo stesso alle mutevoli richieste del mercato e alle tendenze artistiche. All'inizio del XX secolo, Richard Ginori continuò a consolidare la reputazione per la porcellana di alta qua- lità. Dovette affrontare sfide comuni a molti marchi stori- ci, comprese le fluttuazioni economiche e il cambiamen- to delle preferenze dei con- sumatori. Tuttavia, la fine d e l X X e l ' i n i z i o d e l X X I s e c o l o f u r o n o p i u t t o s t o t u m u l t u o s i : i l m a r c h i o d o v e t t e a f f r o n t a r e s f i d e finanziarie, che portarono a una serie di cambi di pro- prietà, con un importante punto di svolta avvenuto nel 2013, quando fu acquisito dalla casa di moda di lusso Gucci. Questa acquisizione segnò l'inizio di una nuova e r a p e r R i c h a r d G i n o r i : Alessandro Michele ne fu nominato direttore artistico e portò nuove prospettive al marchio, infondendogli un'e- stetica moderna pur rispet- tando le radici storiche. Nel 2016 Richard Ginori è entrata a far parte del Grup- po Kering, che ha ulterior- mente stabilizzato il marchio e gli ha fornito le risorse e il supporto per espandere la sua portata nel mercato del lusso. Il culmine di queste tra- s f o r m a z i o n i è d i v e n t a t o a n c o r a p i ù e v i d e n t e n e l 2020, quando l'azienda ha s u b i t o u n s i g n i f i c a t i v o rebranding e ha cambiato nome in Ginori 1735. La mossa è stata strategica, poi- ché Kering voleva spostare l ' a t t e n z i o n e d e l m a r c h i o verso un nome di design di lifestyle globale. Ma la tradi- zione resta ancora importan- te, ovviamente, come ben simboleggia il nuovo logo dell'azienda con il suo lette- ring elegante e realizzato a mano, che mostra un perfet- to connubio tra tradizione e innovazione. Oggi il marchio è rinoma- to per le stoviglie e articoli per la casa in porcellana arti- gianale di alta qualità. Sotto- lineando una miscela di tra- d i z i o n e e i n n o v a z i o n e , i prodotti Ginori 1735 presen- tano spesso design eleganti che combinano motivi classi- ci con estetica e tavolozze di colori moderne. Le collezioni attuali mostrano un artigia- nato squisito, con attenzione ai dettagli e all'espressione artistica evidente in ogni pezzo, proprio come ci si aspetterebbe da un marchio Made in Italy così duraturo e importante. Infatti, grazie al suo impegno per l'artigiana- to, la creatività, la qualità e la tradizione, Ginori 1735 rimane un simbolo dell'ec- cellenza italiana nel mondo della porcellana di lusso e un investimento deliziosamente bello, se si decide di acqui- starne un pezzo da tenere a casa. S a p e v a t e c h e i l p r i m o c e n t r o c o m m e r c i a l e f u costruito nell'anti- ca Roma? Stiamo parlando dei M e r c a t i d i Traiano. Costruiti intorno al 1 1 0 d . C . , f u r o n o u n e s i t o architettonico significativo per l'epoca: realizzati in mat- toni rossi e cemento, origina- riamente contavano fino a 150 diversi negozi, uffici e appartamenti, distribuiti su sei livelli. Naturalmente i mercati non erano una novità nelle città romane, erano sempre stati al centro della vita socia- le e commerciale. Le botteghe erano situate ai piani inferio- ri degli edifici dove solita- mente, soprattutto nei primi secoli della storia romana, i negozianti fabbricavano per- sonalmente la merce che ven- devano. Tuttavia, con l'e- spansione di Roma, emerse una classe di intermediari che vendevano prodotti rea- lizzati da altri, agendo come grossisti per una varietà di beni. I romani ricchi spesso mandavano i loro schiavi a fare la spesa, mentre i meno abbienti facevano acquisti per conto proprio, concen- trandosi principalmente su beni di prima necessità come pane e verdure. I Mercati di Traiano ospi- tavano molti di questi negozi, tutti nello stesso posto, e divennero una destinazione di riferimento per gli antichi romani. Ma non erano solo un centro commerciale, poi- ché ospitavano anche gli uffi- ci amministrativi dell'impero di Traiano. Il progetto del mercato, attribuito all'archi- tetto Apollodoro di Dama- sco, prevedeva infatti sia una sequenza di botteghe dette tabernae, sia diversi spazi pubblici e amministrativi. Questa struttura era così ben progettata e robusta che con- tinuò ad essere utilizzata anche dopo la caduta dell'Im- pero Romano, il che contri- buì anche alla sua buona con- servazione. Cosa molto importante, mercati come quello di Traia- no giocavano un ruolo vitale nel sistema di benessere ali- m e n t a r e d i R o m a : l ì , a d esempio, si svolgeva la distri- buzione gratuita di grano, la cura annonae, alla popola- zione romana. La cura anno- nae era un aspetto cruciale per il mantenimento della stabilità sociale ed era gestita da un ente pubblico respon- sabile degli edifici pubblici e delle feste. I Mercati di Traiano sono ancora in piedi: situati in Via dei Fori Imperiali, ospita- no anche il Museo dei Fori Imperiali. Il Mercato è aperto tutti i giorni della settimana dalle 9:30 alle 19:30, con ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. La stazione della metropolitana più vici- na è Colosseo, che dista circa dieci minuti a piedi. Le rovine del Mercato di Traiano, probabilmente il "centro commerciale" più antico della storia (Photo: Anamaria Mejia/Dreamstime) Trecento anni di eleganza, con Ginori 1735 Ceramiche vintage della Richard Ginori/Ginori 1735 (Photo: Greta Gabaglio/Dreamstime) Shopping stile Antica Roma: l'invenzione dei centri commerciali LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA

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