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GIOVEDÌ 25 GENNAIO 2024 www.italoamericano.org 35 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT M ille giorni indimentica- bili. Si è conclusa l'av- ventura di José Mourinho sulla panchina della Roma. Lo 'Special One' è stato esonerato, venendo sostituito, poche ore dopo, da Daniele De Rossi: l'ultima 'bandiera' giallo- rossa, ma anche una scommessa, vista la sua carriera da allenatore molto ridotta. Il portoghese è così stato tecnico della Roma per 987 giorni: nemmeno tre stagio- ni, ma è stato abbastanza per entrare nei cuori dei tifosi e per diventare indimenticabile. LE GRANDI TAPPE DEL- L'AVVENTURA - Mourinho diventa sorprendentemente alle- natore della squadra capitolina l'1 luglio 2021. È l'inizio di un'avventura costellata di 'pic- chi' irripetibili e di singoli eventi eccezionali, ma contraddistinta anche da un diffuso grigiore: quasi che l'ultimo Mourinho non avesse più sufficienti energie per gestire la normalità, riuscendo a dare il meglio solo in alcuni momenti topici. Uno di questi è stata certamente la vittoriosa finale di Conference League (giocata a Tirana il 15 maggio 2022): riportare la Roma al ver- tice di una competizione europea è stato un grandissimo risultato (per quanto i Giallorossi fossero certamente tra le compagini più forti di quel torneo) e ha consen- tito al tecnico portoghese di fare definitivamente breccia nel Obiettivo Serie A. Avventura finita: Mourinho esonerato dalla Roma. In panchina arriva Daniele De Rossi cuore dei tifosi. Il 20 luglio 2022 una seconda tappa importante: l'acquisto di Paulo Dybala. Terminata l'esperienza alla Juventus, la 'Joya' si è legata alla Roma non facendo mistero di quanto, nella scelta, avesse inciso la presenza di un 'mito' come Mourinho sulla panchina capitolina. Il duo Dybala-Mou ha centrato, nel maggio successi- vo, un'altra impresa. La Roma ha raggiunto la seconda finale europea consecutiva, ma l'atto conclusivo dell'Europa League (giocato a Budapest il 31 mag- gio) non è stato fortunato: sono stati gli Andalusi (ai calci di rigore) ad uscire vittoriosi dalla partita, complici la serataccia dell'arbitro Anthony Taylor e la caparbietà del Siviglia. L'ultimo 'picco' dell'espe- rienza di Mourinho a Roma è stato di nuovo rappresentato da un grande acquisto: il 30 agosto 2023, Romelu Lukaku - protago- nista del più clamoroso ed intri- cato 'giallo' di mercato dell'e- state - ha scelto di giocare per i Capitolini e, anche in questo caso, la decisione è stata pesan- temente influenzata dalla presen- za dello 'Special One'. EPILOGO AMARO - In questa stagione, al consueto gri- giore del Campionato, si è assommato un andamento poco brillante in Europa League (la Roma ha passato il primo turno, ma solo come seconda, precedu- ta dal modesto Slavia Praga). I malumori dell'ambiente giallo- rosso si sono fatti via via più STEFANO CARNEVALI questa Roma non abbia una rosa per puntare allo Scudetto, è un dato di fatto. Ma non si può nemmeno sostenere che debba sfigurare così spesso nelle partite di cartello e - soprattutto - che non possa mai credibilmente puntare alla zona Champions. Il valore dell'organico, poi, non può assolutamente giustificare la pressoché assoluta mancanza di gioco della Roma di Mourinho: questo, forse, il torto più eviden- te che si può attribuire al lavoro del tecnico portoghese. I Giallorossi, negli ultimi anni, si sono sempre - e troppo - affidati alle giocate dei singoli, non riuscendo mai ad imbastire trame di gioco sufficientemente sicure e soddisfacenti. Anche la costante strategia della tensione (il "noi contro tutti"), ha comin- ciato a presentare il conto: il gruppo squadra, costantemente stressato dal punto di vista men- tale, ha evidentemente iniziato a seguire con maggior fatica il condottiero lusitano (la 'crisi del terzo anno', proprio dal punto di vista delle motivazioni, è stata una costante nella carriera dello 'Special One'). In queste condi- zioni, via via, il sostegno della piazza - stadio a parte - è andato scemando e la pressione, in una realtà calda come Roma, ha accelerato il logorio della situa- zione, portando al licenziamento di 'Mou'. Mexico '70 (secondo posto, die- tro al Brasile di Pelè, ma dopo la storica semifinale del 4-3 alla Germania Ovest, la cosiddetta 'Partita del secolo'). Rombo di Tuono è attualmen- te - e per distacco - ancora il miglior realizzatore di sempre della nostra Nazionale (35 gol in 42 presenze) e per la maglia azzurra ha dato sempre tutto, procurandosi anche due gravissi- mi infortuni che ne hanno messo a repentaglio la carriera (frattura del perone sinistro e del perone destro). ITALIA PER SEMPRE - Questo legame viscerale con la Nazionale è proseguito anche dopo l'addio al calcio giocato: a partire dal 1990, infatti, l'ex bomber è diventato dirigente federale e ha ricoperto - negli anni - i ruoli di accompagnatore, team manager e capo delegazio- ne della Nazionale. Anche in questi incarichi ha confermato il proprio stile: sobrietà, poche parole, ancor meno sorrisi, ma CONTINUA DA PAG. 38 evidenti e il credito, guadagnato dopo la vittoria di Tirana, non è più stato sufficiente per fare da scudo a Mourinho. Le classiche 'gocce che hanno fatto trabocca- re il vaso' sono state le due sconfitte ravvicinate patite nel derby di Coppa Italia (la Lazio si è imposta per 1-0) e in Campionato in casa del Milan (Rossoneri vittoriosi per 3-1). TEMPISMO PERFETTO - Che la proprietà Friedkin stesse da tempo riflettendo sulla posi- zione di Mourinho era risaputo. È anche vero, però, che la sta- gione giallorossa non poteva ancora dirisi compromessa: con un'Europa League ancora da giocare, anche il ritardo in Campionato era tutto sommato ancora ragionevole (la zona Champions, al momento dell'e- sonero dell'allenatore lusitano, distava solo 5 punti). In più, alle porte, c'erano tre partite agevoli, che avrebbero potuto dare una scossa alla squadra (impegni casalinghi contro Verona e Cagliari, inframezzati dalla gara di Salerno). Per la società, però, questo calendario 'amico' è parso ottimale per lanciare il nuovo allenatore: da qui - con ogni probabilità - la decisione di chiudere con 'Mou' senza indu- giare oltre, puntando - come detto - su De Rossi. IN DIFESA DELLO 'SPE- CIAL ONE' - Mourinho - lo dice la sua storia - resta un alle- natore importante e carismatico: non è un caso se grandi campio- ni abbiano deciso - anche a Roma - di mettersi ai suoi 'ordi- ni' e non è un caso neppure se la tifoseria giallorossa (soprattutto quella 'da stadio') non lo abbia mai abbandonato, preferendo sempre additare - come respon- sabili dei risultati deludenti - i calciatori. Il senso di appartenenza dell'Olimpico negli ultimi anni, se possibile, è persino cresciuto: Mourinho si è confermato uno strepitoso 'capo-popolo' che, con la sua abituale strategia da 'senso d'accerchiamento' (bra- vissimo a trovare nemici ester- ni), ha saputo a lungo compatta- re tutto il mondo-Roma. Con una figura così forte in panchina, poi, la stessa proprietà si è potu- ta giovare a lungo di un impor- tante 'scudo', anche nei momen- ti più complicati. CAPI D'ACCUSA - È comunque evidente che ci siano stati anche dei problemi nell'av- ventura di Mourinho a Roma. Innanzitutto, in Campionato, quel già citato deludente 'rendi- mento nel quotidiano': la Roma ha sempre faticato oltre il lecito, rimediando decisamente troppe brutte figure soprattutto nei big match (contro le grandi della Serie A, Mourinho ha ottenuto 6 vittorie e 18 sconfitte). Ora, che tanta sostanza ed efficacia. La sua riservatezza e schiettezza lo hanno reso un punto di riferi- mento per i tanti campioni che hanno vestito l'Azzurro: lui è stato il fratello maggiore, con cui confidarsi soprattutto quando le cose andavano male. Sempre dalla parte della squadra, è stato mentore, protettore e amico di tutti quelli che hanno avuto biso- gno delle sue spalle larghe. Da dirigente, ha partecipato a sei Mondiali e cinque campionati Europei. Ha visto perdere tre finali, ma il trionfo di Berlino 2006 lo ha ripagato di ogni delu- sione. RITIRO MALINCONICO - Per un 'superuomo' come Riva, il declino fisico degli ulti- mi anni è stato pesante, generan- do anche un evidente immalin- conimento che lo ha portato - dal 2020 - a sospendere quasi del tutto la vita 'pubblica'. L'ultimo Gigi Riva, affaticato e un po' rattristato, si è dedicato alla famiglia e alla terra di Sardegna. Fino al definitivo stop comanda- togli dal cuore. Josè Mourinho è stato esonerato dalla Roma (Ph © Fabio Diena - Dreamstime.com)