L'Italo-Americano

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GIOVEDÌ 25 GENNAIO 2024 www.italoamericano.org 34 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT CAMPIONATO DI SERIE B CAMPIONATO DI SERIE A CAMPIONATO DI SERIE A CAMPIONATO DI SERIE B Addio al 'Rombo di Tuono' Gigi Riva, monumento del calcio italiano e uno dei più forti attaccanti di sempre C olpo al cuore. Alle 3 del mattino di lunedì 22 gen- naio, Gigi Riva, a seguito di un malore, era stato portato all'ospedale San Michele di Cagliari dai figli Nicola e Mauro. La prima diagnosi è stata quella di un infarto e, alle 10:30 del mattino, se ne era chiarita la causa: una coronaria ostruita. La situazione era parsa più seria del previsto: l'equipe medica, infatti, si era resa conto di una sindrome coronarica acuta che avrebbe richiesto immediate contromisu- re. L'opzione proposta a Riva - 79 anni e indebolito - è stata quella di un'operazione di angio- plastica. Un intervento che non escludeva rischi, ma che pareva la via migliore per provare a ribaltare la situazione. L'ex cal- ciatore, fiaccato ma lucido, ha preferito prendere tempo, con l'intento di consultarsi con i familiari. Le condizioni, per quanto serie, sembravano essere sotto controllo (come attestato anche da un comunicato stampa dell'ospedale) e si pensava di poter riconsiderare l'intervento nella giornata successiva. Alle 17.50, però, Riva ha subito un altro arresto cardiaco e, nono- stante l'immediata operazione a cui è stato sottoposto, è spirato alle 19.10. CALCIO IN LUTTO - Riva lascia la compagna di una vita Gianna Tofanari, i due figli e le cinque nipotine. In lutto, però, sono anche la Sardegna intera,terra d'adozione e di con- sacrazione del bomber, l'Italia che perde uno dei suoi più grandi attaccanti di tutti i tempi e tutto il mondo del calcio, che dice addio a un suo straordinario interprete. ROMBO DI TUONO - Gigi Riva al calcio ha dato tanto e dal calcio ha avuto tutto, ma la sua vita non è stata facile. Nato a Leggiuno - perso a 9 anni il padre Ugo per un incidente sul lavoro e successivamente la madre Edis per un tumore, viene cresciuto dalla sorella Fausta. Il calcio gli scorre nelle vene e, dopo gli inizi amatoriali ma di gran successo con il Leggiuno, passa in Serie C al Legnano - piccola, grande squadra lombar- da, con un passato in Serie A. Riva si afferma e attira l'inte- resse del Bologna. Alla fine, però, firma con il Cagliari che, incredibile a dirsi, sarà la sua seconda e ultima squadra di club. In Sardegna, Riva trova un ambiente perfetto: ci gioca dal 1963 al 1977 (315 presenze, 208 gol) e si trasforma (per intuizione di Gianni Brera) in 'Rombo di Tuono'. Con il suo sinistro esplo- sivo ed il suo mix di potenza, tecnica e determinazione diventa il più forte centravanti italiano e - oltre ad essere un punto di riferi- mento per la Nazionale - trascina il Cagliari ad uno storico ed impronosticabile Scudetto (nella stagione 1969/70, in cui Riva si laurea capocannoniere con 18 gol). Clamorosi - e indicativi dello spessore del personaggio - i suoi "No" alle ricche proposte delle grandi squadre della Serie A: in primis la Juventus (con Agnelli che gli offriva un miliardo di lire), ma poi anche l'Inter di Moratti (nonostante fosse la sua squadra del cuore da ragazzo) e il Milan: troppo importante il lega- me con Cagliari e l'aver trovato la giusta dimensione per giocare e - soprattutto - vivere al meglio. In Azzurro è protagonista del trionfo europeo del 1968, così come dell'epica cavalcata a STEFANO CARNEVALI CONTINUA A PAG. 39

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