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www.italoamericano.org 11 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 8 FEBBRAIO 2024 D iventa "Carne- vale" l'espres- s i o n e l a t i n a "carnem leva- re" la cui tra- duzione è quasi una esorta- zione a non mangiare carne. Infatti, il giorno seguente il martedì grasso, ultimo del Carnevale, inizia la Quaresi- ma, periodo che si protrae f i n o a l l a P a s q u a i n c u i s i potrà tornare a mangiare di tutto. Intanto, però, i festeg- giamenti per dar luogo al divertimento, al maschera- mento, alla gioia di allonta- narsi dall'inverno in cui il freddo ha fatto da padrone, si manifestano con espres- sioni di pura gioia, baldoria. Non mancano le sfilate dei carri allegorici, la distribu- zione di cibo, soprattutto carne ed eventi collaterali sempre miranti al diverti- mento. In Sicilia, come nel resto d'Italia, sono molti i comuni i n c u i i l C a r n e v a l e v i e n e festeggiato e alcuni sono tra i più antichi della tradizione. Così, per diversi giorni, Aci- reale, Misterbianco, Paternò, Belpasso, Bronte in provincia di Catania; Sciacca in provin- cia di Agrigento; Mezzojuso, Corleone e Termini Imerese in provincia di Palermo e lo stesso capoluogo siciliano; Palazzolo Acreide in provin- cia di Siracusa; Chiaramonte Gulfi in provincia di Ragusa; Taormina, Novara di Sicilia, Francavilla di Sicilia in pro- vincia di Messina, vedono s f i l a r e p e r l e l o r o s t r a d e imponenti carri allegorici, bambini e adulti in maschera che lanciano verso il pubbli- co coriandoli, stelle filanti c h e f o r m a n o u n t a p p e t o colorato lungo le strade per- c o r s e . S c h e r z i , s o l l a z z i , strombetii rumorosi e sgra- devoli che in altri momenti dell'anno sarebbero intolle- rabili, in questi giorni vengo- no non soltanto accettati ma g r a d i t i p e r c h é c i s i s e n t e maggiormente protagonisti della festa e il chiasso ne fa parte. Ciascuno di questi Carne- v a l e h a u n a p e r s o n a l e maschera simbolo che risale ai tempi della propria nascita e così a Sciacca, ma anche a P a l e r m o , l a p r o t a g o n i s t a a s s u m e i l n o m e d i P e p p e Nappa. Considerato uno dei più antichi e importanti tra quel- li siciliani, è noto già dai tempi dell'etnoantropologo Giuseppe Pitrè che nel 1889 ne parlò nel suo "Biblioteca delle tradizioni popolari sici- liane". Ma una data ipotetica più antica lo farebbe risalire al 1616. Dapprima vissuto come festa popolare del tra- vestimento – erano molte le maschere - in cui abbonda- v a n o l e c o n s u m a z i o n i d i cibo, salsicce, cannoli e tanto vino, in seguito furono inse- riti i carri allegorici e le sfila- te attraverso le strade cittadi- ne. A Peppe Nappa, il giovedì grasso, giorno di inizio del Carnevale, spetta aprire il corteo dei carri, dopo che gli sono state consegnate, sim- bolicamente, le chiavi della città. E' secolare tradizione che, per tutta la durata della f e s t a , d a l c a r r o d i P e p p e N a p p a , v e n g a d i s t r i b u i t o v i n o e s a l s i c c e c o t t e a l l a brace. La sera del martedì grasso, ultima dei festeggia- menti, il carro viene bruciato in piazza. Il Carnevale di Sciacca, definito il più antico di Sicilia – ma non ne siamo certi e non è l'unico a vantare questo primato – e il più allegro d'Italia, è stato inseri- to nell'elenco dei Carnevali Storici d'Italia dal Ministero dei Beni Culturali. Diventa un vero palcosce- nico per manifestazioni arti- stiche la città di Sciacca con i suoi carri, i suoi ballerini, gli attori e i musicisti ai quali si affiancano i cittadini e i turi- sti presenti e sono così pro- tagonisti anche loro, insieme agli organizzatori del Carne- vale saccense. Chi conosce Termini Ime- rese sa che è divisa nella parte bassa e in quella alta. Il Carnevale, dunque, si snoda tra le due parti offrendo una grande varietà di eventi e concerti oltre alle manifesta- zioni tradizionali. A partire da domenica quattro feb- braio in cui, alle ore 16.30 è avvenuta la consueta conse- gna delle Chiavi della Città a " u N a n n u c á N a n n a – maschere tipiche del Carne- vale termitano - si svolgeran- no tutti i festeggiamenti in p r o g r a m m a . N e i g i o r n i s e g u e n t i , d a l l u n e d ì a l venerdì, non mancheranno le graditissime visite negli isti- tuti scolastici, gli spettacoli musicali e di intrattenimen- to; il sabato pomeriggio arri- veranno i "Nanni" che daran- no il via alla passerella dei carri allegorici e dei gruppi che sfileranno a piedi; la sera vedrà l'esibizione di associa- zioni canore. La Domenica pomeriggio ci sarà ancora la s f i l a t a d e i c a r r i e d e g l i "appiedati" preceduta da "U nannu e a Nanna" per termi- nare la serata con la presenza e le esibizioni di uno show- man e cantante che proporrà un concerto cui seguirà un DJ che proporrà musica tipi- ca del Carnevale. L'ultimo giorno, il martedì 13, i prota- gonisti – gli appiedati e il carro dei Nanni – sfileranno a Termini alta e si ritroveran- no in piazza Duomo, la prin- cipale della città dove, sul palco allestito avrà inizio un ennesimo spettacolo musica- le e di intrattenimento. Più t a r d i , d a l l a s c a l i n a t a d e l Comune, si darà lettura del tradizionale "Testamento". L a s e r a t a , d o p o u l t e r i o r i spettacoli, terminerà con i giochi pirotecnici. Nell'edizione di questo 2024, sarà ripresa la tradi- zione di portare a Palermo i Nanni per una visita. Duran- te il martedì grasso, l'ultimo del Carnevale, la maschera p r o t a g o n i s t a d e l l a f e s t a , subisce il rogo in virtù di una ricerca di purificazione dal- l'anno vecchio trascorso. La presenza femminile della N a n n a , s i p r e s e n t a c o m e peculiarità esclusiva nei vari C a r n e v a l i s i c i l i a n i e c h e , insieme al Nannu sono ere- dità acquisita dalla tradizio- ne palermitana. La figura femminile vuole rappresen- tare la fertilità e la conti- nuità della vita dopo la morte sul rogo del suo compagno. Sono le maschere originali di cartapesta realizzate nella seconda metà dell'Ottocento d a u n i g n o t o c r e a t o r e d i maschere carnascialesche che vengono tutt' oggi fatte sfilare durante il corteo. Ma se il Carnevale è una f e s t a c h e a p p a r t i e n e a l mondo cattolico e cristiano, t u t t a v i a l e s u e o r i g i n i s i fanno risalire ai riti pagani quali i Saturnali romani o a l l e f e s t e d i o n i s i a c h e , i n onore del dio Bacco, della Grecia classica. Lo spirito è comunque lo stesso, quello della ricerca di una spensie- ratezza che, tra l'altro, oggi più che mai, sembra essere scomparsa dalla vita di noi tutti. E ci viene facile pensare a tutte ler storture che oggi f o r s e s o n o p i ù n u m e r o s e rispetto anche soltanto a cin- quant'anni fa; a tutte le guer- re che sono nel mondo; al fenomeno del bullismo, dei femminicidi purtroppo fre- quenti in Italia. Cerchiamo allora di godere questi pochi giorni di sano divertimento, mascheriamoci noi tutti e mostriamo la gioia del vive- re. E allora ci sembra il modo più opportuno per ricordar- lo, riportando alcuni versi di una poesia del XV secolo di Lorenzo de' Medici che così recita: "Quant'è bella giovi- nezza// che si fugge tutta- via!// Chi vuole esser lieto sia,// di doman non c'è cer- tezza....". Carnem Levare: la Sicilia e il suo Carnevale I colori del Carnevale siciliano (Photo: Terje Lillehaug/Shutterstock) HERITAGE MEMORIA IDENTITÀ STORIA RADICI