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GIOVEDÌ 8 FEBBRAIO 2024 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | 13 R e c e n t e m e n t e , mentre naviga- v o i n r e t e , h o t r o v a t o i n u n articolo di Nick Kampouris su Greek Repor- ter che ha stuzzicato il mio interesse riguardo agli stretti legami tra la cultura greca e quella italiana. Tenete presente che noi e i greci siamo culturalmente vicini ed è qualcosa che impariamo tutti quando siamo alle ele- mentari e conosciamo per la prima volta la storia dell'an- tichità. T u t t a v i a , a n c h e s e n o n sorprende, è certamente affa- scinante come questi due paesi condividano così tanto, soprattutto se si pensa anche che, come menzionato da Kampouris, le persone del Sud Italia hanno molto in comune geneticamente con i greci. Quindi è tempo di dare uno sguardo più approfondi- to ai nostri legami con i greci, non credete? La nostra storia comu- ne Il rapporto tra Italia e G r e c i a è p r o f o n d a m e n t e radicato nella storia e ha ini- zio con la fondazione della Magna Grecia. Con questo termine si intendono le colo- nie greche dell'Italia meri- dionale e della Sicilia, fonda- te intorno all'VIII secolo a.C., che influenzarono in modo significativo la cultura, la lin- gua e le tradizioni locali, ren- dendo questa regione un'e- stensione della civiltà greca. L a M a g n a G r e c i a f u i l r i s u l t a t o d e l l ' e s p a n s i o n e greca stimolata dalla ricerca di nuove rotte commerciali e terreni agricoli; tra le più importanti - e le più antiche - città greche dell'Italia meri- dionale, dovremmo citare Cuma, Tarentum ed Eraclea, che giocarono tutte un ruolo cruciale nella diffusione della cultura, della lingua e delle idee politiche greche nella p e n i s o l a i t a l i a n a . Q u e s t e c o l o n i e p e r ò n o n e r a n o avamposti isolati, piuttosto erano centri vivaci della vita e del pensiero ellenico, che portarono con sé progressi nell'arte, nella filosofia e nel governo. Durante il periodo e l l e n i s t i c o , queste città c o n t i n u a r o n o a f i o r i r e , diventando vitali centri cul- turali e commerciali. L'in- fluenza della cultura greca fu così profonda che anche la civiltà romana, che alla fine inghiottì la regione, fu forte- mente influenzata dai costu- mi e dalla cultura ellenici. Gli stessi romani si riferivano a quest'area come Magna Gre- cia, riconoscendovi l'impor- tanza della cultura greca. Passiamo alla dissoluzio- n e d e l l ' I m p e r o R o m a n o d'Occidente e al ruolo stabile d e l l ' I m p e r o R o m a n o d'Oriente nello sviluppo d e l l a c u l t u r a i t a l i a n a e d europea. Indubbiamente la presenza nella penisola dei Bizantini rafforzò ulterior- mente i legami del Paese con i cugini orientali. Durante il loro dominio, soprattutto nell'Italia meridionale, il greco rimase la lingua domi- nante e l'arte e l'architettura b i z a n t i n a l a s c i a r o n o u n segno indelebile. Quest'epo- ca vide una fusione delle tra- dizioni greche e romane che persistette anche dopo la caduta di Bisanzio. All'inizio del XIV secolo, a Firenze, gli studiosi greci bizantini avviarono un cam- biamento nel pensiero rina- scimentale, che comportò il passaggio da un'enfasi cen- trale sulla retorica alla filoso- fia metafisica, in parte attra- v e r s o l ' i n t r o d u z i o n e e l a reinterpretazione dei testi p l a t o n i c i . A V e n e z i a e Padova, questi studiosi sfi- darono anche il predominio della scienza e della filosofia aristotelica, integrandola con tradizioni bizantine basate su commenti antichi e bizan- tini su Aristotele. La loro influenza si estese a Roma verso la metà del XV secolo, sottolineando la produzione di versioni più autentiche e affidabili di testi greci, rile- vanti per tutti i campi dell'u- manesimo e della scienza. U n a f i g u r a n o t e v o l e f u i l cardinale Bessarione, il cui lavoro sull'esegesi del Nuovo Testamento e sugli emendamenti biblici ebbe un impatto significativo sul pen- siero rinascimentale. Tra gli studiosi bizantini più influenti ci fu Manuel Chrysoloras, che fu assun- to come professore a Firenze nel 1397: i suoi insegnamenti restaurarono la conoscenza del greco classico in Italia e ebbero un profondo impatto sui primi umanisti italiani, mentre John Argyropou- los era noto per aver tradot- to le opere di Aristotele in latino e per i suoi contributi a l l a f i l o s o f i a . G e o r g i o s G e m i s t o s P l e t o n e , u n altro pensatore bizantino, giocò un ruolo cruciale nella r i n a s c i t a d e l p l a t o n i s m o durante il Rinascimento: il trattato di Platone "Sulla dif- ferenza tra Aristotele e Plato- ne" ispirò Cosimo de' Medici a fondare l'Accademia pla- tonica di Firenze, guidata da Marsilio Ficino, uno dei più importanti platonici del Rinascimento. Questa reintroduzione della filosofia platonica fu un elemento cri- tico del pensiero rinascimen- t a l e , i n f l u e n z a n d o f i g u r e come Raffaello, come si vede nel suo affresco "Scuola di Atene", dove Platone e Ari- stotele sono figure centrali. Nello stesso periodo gli standard greci influenzarono profondamente anche l'arte e l ' a r c h i t e t t u r a i t a l i a n a . Espressioni come maniera greca descrivono opere ita- liane del XIII e dell'inizio del XIV secolo, che mostravano l'influenza bizantina, come magnificamente dimostrato da capolavori come la Basili- ca di San Marco a Venezia e le opere di Duccio di Buo- ninsegna a Siena. Anche l'archistar rinascimentale Filippo Brunelleschi fu influenzato dagli standard estetici bizantini! I greci italiani di oggi In epoca moderna, il lega- me storico tra Grecia e Italia continua attraverso il popo- lo Griko, una comunità di lingua greca dell'Italia meri- dionale, presente principal- mente nelle regioni Calabria e Puglia, in particolare nella Grecia Salentina e nella Bovesia. La lingua Griko, parlata da queste comunità, è una miscela unica di anti- chi elementi dorici, greci bizantini e italiani, prova v i v e n t e d e l l a d u r a t u r a influenza greca nella regione. In Bovesia (Calabria), i parlanti griko sono concen- trati in villaggi come Bova Superiore, Bova Marina e Condofuri, tra gli altri. Nella Grecia Salentina (Puglia), la lingua Griko si trova in vil- laggi come Calimera, Marti- gnano e Soleto. Purtroppo, però, negli ultimi cento anni circa la sua conoscenza è andata svanendo in alcune città e, per questo motivo, è stato fatto un notevole sforzo per promuovere il griko e il greco moderno come mate- rie obbligatorie nelle scuole di queste regioni. Questa ini- ziativa fa parte di un obietti- vo più ampio volto a preser- vare e celebrare l'identità c u l t u r a l e u n i c a d i q u e s t e comunità. Oltre ai legami linguistici, la cultura greca e quella ita- l i a n a c o n d i v i d o n o a n c h e altre somiglianze, in partico- lare nella cucina. La dieta mediterranea, prevalente sia in Grecia che nel Sud Ita- lia, enfatizza l'uso di verdure fresche, frutta, olio d'oliva e frutti di mare. Piatti come la p a s t a , c h e è u n a l i m e n t o base nella cucina italiana, trovano un parallelo nelle cucine greche con piatti di pasta come l'orzo. Inoltre, l'uso di erbe e spezie come origano, basilico e timo è comune in entrambe le tra- dizioni, riflettendo un patri- monio culinario condiviso che va ben oltre i confini nazionali. A sinistra, Il Cardinale Bessarione, che combatté per proteggere e divulgare la lingua e la cultura greca in Europa (Copyrighted work available under Creative Commons agreement. Justus van Gent and Pedro Berruguete - Web Gallery of Art. Public Domain) e, a destra, Bova, in Calabria dove si parla ancora un dialetto greco (Photo: Nata_rass/Dreamstime) "The Greek Connection": perché italiani e greci sono più che vicini geografici SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO