L'Italo-Americano

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www.italoamericano.org 9 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 22 FEBBRAIO 2024 M elfi, situata n e l c u o r e della regio- ne Basilica- ta, nel Sud Italia, è una città ricca di sto- r i a , c u l t u r a e t r a d i z i o n e . Immerso nel territorio del V u l t u r e , i n p r o v i n c i a d i Potenza, questo borgo medie- vale vanta un passato prospe- ro e affascinante, strettamen- te legato alla dominazione normanna dell'XI secolo. La sua posizione strategica ai piedi del Monte Vulture, un vulcano preistorico, ha svolto un ruolo fondamentale nel suo sviluppo storico e a g r i c o l o , p o r t a n d o l o a l l a moderna rilevanza nell'agri- c o l t u r a , n e l c o m m e r c i o e nell'industria. La storia di Melfi è una storia di potere, politica e scambi culturali, che affonda le radici nel Medioevo e nella presenza dei Normanni, che hanno davvero segnato il destino della città. La sua s c e l t a c o m e c a p i t a l e d e l Ducato di Puglia nel 1059 sottolineò l'importanza stra- tegica e politica di Melfi nelle conquiste normanne in tutta l'Italia meridionale e segnò l'inizio del periodo d'oro della città, quando divenne fulcro di attività religiosa e politica. L'influenza normanna su Melfi raggiunse un traguardo significativo con il Concilio di Melfi del 1059, dove papa Niccolò II e i leader normanni, tra cui Roberto il Guiscardo, formalizzarono la loro alleanza, che fu cruciale per legittimare il dominio normanno nell'Italia meri- dionale. Successivamente i Normanni fortificarono la città e iniziarono la costruzio- ne del Castello di Melfi - o g g i s i m b o l o d e l l ' a b i l i t à architettonica e militare nor- manna - che fungeva da base per le funzioni amministrati- ve e difensive della città. L'arrivo dell'imperatore Federico II nel XIII secolo segnò un altro momento di trasformazione nella storia di Melfi: nel 1231 promulgò le C o s t i t u z i o n i d i M e l f i (Liber Augustalis), un'artico- lata codificazione di leggi rivoluzionaria per l'epoca. Queste leggi miravano a con- solidare il potere imperiale, a regolare le relazioni feudali e a stabilire uno stato burocra- tico sofisticato, sottolineando l'ambizione di Federico di modernizzare il quadro giuri- d i c o e i l g o v e r n o d e l s u o regno. Ma, come è prevedibile, la celebrità di Melfi suscitò invi- die e opposizioni. La città affrontò periodi di declino, soprattutto dopo l'epoca nor- manna e sveva, poiché fu coinvolta nella tumultuosa politica dell'Italia meridiona- l e . I l d o m i n i o a n g i o i n o apportò notevoli modifiche, tra cui la ristrutturazione del castello da parte di Carlo II, che lo aveva adattato alle mutate esigenze architettoni- che e militari dell'epoca. Nei s e c o l i s u c c e s s i v i M e l f i s i trovò al centro di un dedalo di possedimenti e signorie feudali. In particolare, l'im- portante famiglia Doria di Genova ricevette la città in riconoscimento del suo servi- zio a Carlo V, imperatore del Sacro Romano Impero. La ricca storia di Melfi si riflette nelle sue principali attrazioni, tra cui l'imponen- te Castello Normanno, una vera cronaca dell'evolu- zione architettonica e del s i g n i f i c a t o s t o r i c o . C o m e abbiamo detto, la costruzione iniziò nell'XI secolo ma la s t r u t t u r a p r i n c i p a l e s u b ì n u m e r o s e m o d i f i c h e c h e riflettevano le mutevoli esi- genze ed estetiche dei suoi successivi governanti. Inizial- mente, avrebbe potuto essere una semplice roccaforte mili- t a r e , m a c o l p a s s a r e d e l tempo fu ampliata e abbelli- ta, incorporando quartieri residenziali e alloggi. Oggi è sede del Museo Archeolo- gico Nazionale, che espone una serie di reperti che vanno d a l p e r i o d o p r e i s t o r i c o a quello medievale, tra cui il f a m o s o S a r c o f a g o d i Rapolla, capolavoro dell'ar- te antica. Nello stesso periodo ha origini anche la Cattedrale di Melfi, altro simbolo della ricchezza architettonica della città. Fondata dall'avventu- riero normanno Roberto il Guiscardo, la cattedrale ha visto diverse ricostruzioni, soprattutto dopo i terremoti che hanno scosso la regione nel corso dei secoli. A Melfi, però, è il tessuto urbano stesso ad essere stori- camente e artisticamente prezioso: racchiusa dai resti delle mura normanne, la città si dispiega in una serie di strette vie che seguono i con- torni irregolari della collina su cui è adagiata. Questo alle- stimento medievale può esse- re paragonato ad una sorta di museo vivente, in grado di mostrare le considerazioni strategiche dei fondatori di Melfi e lo stile di vita dei suoi abitanti attraverso i secoli. A l t r i s i t i d e g n i d i n o t a arricchiscono il panorama storico e culturale di Melfi, invitando all'esplorazione e alla scoperta: chiese, palazzi ed edifici civici punteggiano la città, ognuno con storie da raccontare. Ad esempio, la Chiesa di Santa Maria Assunta mette in mostra notevoli dettagli architettoni- ci e artistici, mentre i vari palazzi ci raccontano la storia del passato feudale della città e la sua transizione ai tempi moderni. P a s s i a m o d a l l ' a r t e a l l a cucina, dove scopriamo che il panorama culinario di Melfi è lo specchio fedele delle fertili terre e della gene- rosa agricoltura della zona. Abbiamo il Maccuarnar, un tipo di pasta, le Lagane di castagna, lasagne a base di castagne, e il Pancotto, una z u p p a s e m p l i c e a b a s e d i patate e pane, ma anche l'a- gnello lucano, noto per le sue carni tenere e saporite. Il fer- tile terreno vulcanico della regione del Vulture offre un terroir distintivo che influen- za il gusto e la qualità dei prodotti locali, rendendoli parte integrante della gastro- nomia di Melfi. Non è una sorpresa, quindi, scoprire che peperoni, pomodori e legumi locali contribuiscono tutti ai sapori e alla ricchezza della cucina locale. Anche la produzione del formaggio svolge un ruolo importante nell'economia regionale - e nella dieta! - con pecorino e caciocavallo tra i principali. Questi for- maggi vengono spesso serviti con pane locale, tra cui il Pane di Matera, un pane a lievitazione naturale noto per la sua crosta esterna e l'inter- no morbido, creato grazie a uno speciale processo di fer- mentazione. I n f i n e , m a n o n m e n o importanti, dobbiamo citare i vigneti e i vini della regione, che certamente contribuisco- no all'esperienza culinaria complessiva: l'Aglianico del Vulture, ottenuto da uve Aglianico coltivate sui terreni vulcanici del Monte V u l t u r e , è u n v i n o r o s s o robusto che si abbina alla perfezione ai sapori ricchi delle ricette della cucina loca- le. Alla scoperta dell'antica capitale normanna di Melfi Melfi vista da una finestra del castello (Photo: Claudio Giovanni Colombo/Dreamstime) GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO

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