L'Italo-Americano

italoamericano-digital-3-7-2024

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29 GIOVEDÌ 7 MARZO 2024 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | G iunto alla nona e d i z i o n e , i l festival Filming Italy Los Ange- l e s , c r e a t o e d i r e t t o d a T i z i a n a Rocca, Agnus Dei, in collabo- razione con l'Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles, si è t e n u t o a n c h e q u e s t ' a n n o come di consueto poco prima degli Oscar, dal 26 al 29 feb- braio 2024. "Abbiamo avuto una gran- dissima affluenza di pubblico nelle quattro serate dal vivo." Ci ha detto Tiziana Rocca. "Si sono susseguiti tantissimi ospiti e artisti italiani e inter- nazionali come Matteo Gar- rone, Marisa Tomei, Danny H u s t o n , C a t e r i n a Scorsone, Benedetta Porca- roli e Riccardo Scamarcio. Particolarmente apprezzata è stata la maratona di film che h a n n o v i s t o p r o t a g o n i s t a Franco Nero". E proprio a quest'ultimo è stato conse- gnato il Filming Italy Los Angeles Lifetime Achieve- ment Award. È un anno speciale anche per un altro ospite d'onore del festival, il regista Matteo Garrone. Dopo la vittoria del Leone d'Argento a Venezia, il suo film "Io Capitano" è can- d i d a t o c o m e m i g l i o r f i l m i n t e r n a z i o n a l e a g l i O s c a r 2024. In apertura del Festi- v a l e i n o c c a s i o n e d i u n a proiezione speciale del film, Garrone e il giovane protago- nista della pellicola, Seydou S a r r , s o n o s t a t i p r e m i a t i rispettivamente con il Fil- ming Italy Los Angeles Best Director Award e il Filming Italy Los Angeles Best Actor Award. Uno dei protagonisti più significativi del festival però è stato l'attore pugliese Ric- cardo Scamarcio, protagoni- sta non solo del nuovo film di Ginevra Elkann, "Te l'ave- vo detto", ma anche di "Race for Glory: Audi vs. Lancia", film diretto da Stefano Mor- dini e da poco arrivato nelle sale statunitensi. A lui è stato assegnato il premio ENIT - Viaggio in Italia, consegnato da Emanuela Boni, di ENIT Agenzia Nazionale Turismo di Los Angeles. S c a m a r c i o r a p p r e s e n t a uno dei talenti italiani più amati e ricercati anche all'e- stero. Lo scorso anno l'attore p u g l i e s e h a l a v o r a t o n e l nuovo film della saga di Her- cule Poirot, "Assassinio a Venezia", diretto da Kenneth Branagh e recentemente ha t e r m i n a t o l e r i p r e s e d i "Modì", biopic diretto da Johhny Depp, nel quale Sca- marcio interpreta il pittore A m e d e o M o d i g l i a n i . N e l cast, anche Al Pacino e Luisa Ranieri. Noi de L'Italo-Ame- ricano Newspaper l'abbiamo incontrato presso il Beverly Hilton Hotel di Los Angeles in occasione della sua visita per il Filming Italy. " R a c e f o r G l o r y " è uscito negli Stati Uniti lo scorso 5 gennaio. È un film dove non solo è il protagonista ma anche il produttore. Cosa ci può dire del film? È un film che ho prodotto insieme a Jeremy Thomas, grande produttore inglese che ha lavorato anche con David Cronenberg e Bernar- do Bertolucci. La regia è di Stefano Mortini e io inter- preto Cesare Fiorio, team manager della Lancia ma anche della Ferrari, l'uomo che ha vinto tutto nel mondo del rally, soprattutto negli anni 80. Il film racconta il campionato del mondo di rally del 1983 quando la Lan- cia 037 ha sfidato l'Audi 4 che a quel punto era imbatti- bile. Cosa puoi dirci invece d e l l ' e s p e r i e n z a c o n Johnny Depp sul set di Modì? Abbiamo da poco termi- nato le riprese in Ungheria. Posso dire poco. Di Johnny p o s s o d i r e p e r ò c h e è u n grandissimo artista e che è stata un'esperienza umana e professionale straordinaria. L u i d a m o l t o g i o v a n e h a lavorato ed ha avuto un rap- porto di amicizia con Marlon Brando, che dal mio punto di vista è una delle poche e vere "movie star". Che rapporto ha con Los Angeles, con la città del cinema, viene spes- so? Vengo spesso, mi piace Los Angeles, è una città che amo particolarmente. È un posto dove è facile sentirsi smarriti, è una città che non ha un centro, quindi già que- sto è abbastanza estraniante. In realtà questa dimensione un po' mi ricorda la Puglia, perché in Puglia più o meno tutto succede nelle stazioni di servizio, sei sempre in macchina, è tutto pianeg- giante, ci sono case con un pezzo di terra, un giardino, una piscina. Io ho una casa a Polignano a Mare, in provin- cia di Bari, che assomiglia a S a n t a M o n i c a , M o n o p o l i invece mi ricorda Malibù, West Hollywood e le Hills sono Selva di Fasano, in pro- vincia di Brindisi e infine la Valle è la Valle d'Itria (terri- torio della Puglia centrale a cavallo tra la città metropoli- tana di Bari e le province di Brindisi e di Taranto, ndr). V e n i c e B e a c h i n f i n e m i ricorda Savalletri, in provin- cia di Brindisi. Questo festival cade sempre poco prima degli Oscar. Che film vorrebbe vincesse quest'anno? I o s p e r o v i n c a i l m i o amico Bradley Cooper, con "Maestro". Glielo auguro, perché è un mio caro amico e sono di parte. L'ho incontra- to proprio due giorni, appe- na arrivato a Los Angeles. L'amicizia con lui è di lunga data? A b b i a m o f a t t o u n f i l m insieme, Il Sapore del Suc- cesso (Burnt) nel 2015. Da lì siamo sempre rimasti in con- tatto. Tornando al suo ruolo di produttore, cosa l'ha attirata di questo mestie- re? Sono diventato produttore un po' per necessità. La mia ex compagna, Valeria Goli- no, voleva fare un film, ave- vamo preso i diritti di questo romanzo e quindi nel 2008 abbiamo fondato una casa di produzione un po' per gioco, la BuenaOnda. Adesso pro- d u c o c o n l a m i a s o c i e t à attuale che ho fondato 4-5 anni fa e che chiama Lewbo- ski, in onore del film dei fra- telli Cohen. Un nome, una garanzia! C o m e m a i p r o p r i o quel film? Perché è un film che parla di una cosa fondamentale, ovvero del fatto che non tutti dobbiamo e vogliamo lavora- re 365 giorni all'anno. C'è anche chi non vuole lavora- re, chi vuole stare a casa in pace con il mondo. L'impor- tante è essere felici. Io faccio parte dell'altra categoria, di quelli che lavorano sempre ma nonostante questo amo e rispetto quella filosofia. Cosa le piace del ruolo di produttore rispetto a quello dell'attore? Produrre è una passione, è l ' a m b i z i o n e d i m e t t e r e insieme delle persone che si s t i m a n o e f a r e q u a l c o s a insieme. In fondo un film è un prototipo unico, è un'ope- ra artigianale, se parliamo di cinema indipendente ovvia- mente. A Los Angeles ci sono i film degli Studios, il cinema industriale, le serie, è un a l t r o m e s t i e r e q u e l l o . I o sono un produttore indipen- d e n t e e c e r c o d i m e t t e r e insieme gli amici, di mettere insieme delle persone che hanno competenza, creati- v i t à e c o r a g g i o e m a g a r i , eventualmente, riuscire a fare un buon film, perché poi non è mai detto, nel cinema non c'è una ricetta per far funzionare un film. Io credo che essendo un lavoro arti- g i a n a l e b i s o g n a a v e r e i l coraggio di rimboccarsi le maniche, mettersi a lavorare per cercare di vivere un'e- sperienza unica e libera. Per questo produco. Lei ora lavora tantissi- mo, ma questa filosofia Lebowski l'abbraccerà in un futuro? Me lo auguro. Mi auguro di stare fermo per un po', ne ho bisogno. Magari mi pren- d e r ò u n a n n o s a b b a t i c o , a n c h e s e l o d i c o d a a n n i . F o r s e l ' a n n o p r o s s i m o l o farò… Come non detto, l'an- no prossimo non è proprio il caso, visto che sarò impegna- t o c o n l a p r o m o z i o n e d e l f i l m " M o d ì " i n s i e m e a Johnny e Al. Il successo degli attori italiani all'estero: intervista a Riccardo Scamarcio LA COMUNITÀ DI LOS ANGELES Tiziana Rocca con Franco Nero e Matteo Garrone (Photo: Daniele Venturelli)

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