Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel
Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1517157
GIOVEDÌ 7 MARZO 2024 www.italoamericano.org 36 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO A 450 anni dalla morte di Giorgio Vasari: emancipò gli artisti e con le sue 'Vite' fu il primo storico dell'arte Q u a t t r o c e n t o c i n q u a n t a anni fa moriva a Firenze Giorgio Vasari, pittore, architetto e scrittore, passato alla storia soprattutto per le sue "Vite de' più eccellenti pittori, scultori, e architettori", il primo libro organico di storia dell'arte che ci sia pervenuto, fonte inesauribile, e spesso unica, di notizie biogra- fiche sugli artisti del Rinascimento, nonché ricchissi- mo archivio di informazioni anche su opere d'arte che oggi non ci sono più. E' stato grazie ad una sua idea che nel 1563 fu fondata l'Accademia delle Arti del Disegno: Giorgio Vasari voleva emancipare la figura dell'artista da quella dell'artigiano, al quale era stato sino ad allora equipara- to, e garantire pieno valore intel- lettuale alle opere d'arte. In que- sta nuova visione, l'insegnamen- to delle materie artistiche acqui- stava un'importanza tutta nuova e necessitava dunque di una nuova Accademia. L'istituzione fiorentina, che dal 1971 ha sede nello storico Palazzo dell'Arte dei Beccai, si unisce alle celebrazioni del suo illustre fondatore e la Classe di Storia dell'Arte propone, a cura del suo presidente Massimiliano Rossi, il ciclo di conferenze Giorgio Vasari 1574 - 2024: l'a- pogeo della fama, che per l'inte- ro anno affronterà aspetti diversi della multiforme personalità vasariana, facendo luce soprat- tutto sul suo ultimo decennio di vita, in cui la sua fama raggiunse il culmine. Ad aprire il ciclo è stata Cristina Acidini, presidente dell'Accademia delle Arti del Disegno, che ha parlato de "L'ultima grande impresa di Vasari: la cupola del Duomo di Firenze". "Quella di Vasari in Cupola – racconta Acidini – è la grandiosa impresa finale della carriera di pittore, in cui riversa la sua colta inventiva e la sua sapienza tecni- ca. Ho seguito per dieci anni il restauro del Giudizio Universale, suo e di Zuccari: conosco e ricordo tutti quei 3600 metri quadrati di pittura murale!". La rassegna proseguirà sino a novembre 2024 ed ospiterà, tra gli altri, Alina Payne, Director of Villa I Tatti, The Harvard Center for Italian Renaissance Studies, e Carlo Falciani, accademico ordi- nario della Classe di Storia dell'Arte. Storici dell'arte e studiosi, con cadenza mensile, racconte- ranno come, negli anni tra il 1563 e il 1574, avvenisse l'in- contrastata affermazione di Vasari come pittore, architetto, collezionista, letterato inventore di figurazioni allegoriche e sto- riografo di fama europea. In quel decennio, a Firenze, fu regista della celebrazione medicea, in virtù del sodalizio con il duca Cosimo I, divenuto granduca dal 1569 e destinato a scomparire, come lui, nel 1574; mentre a Roma, nello stesso periodo, al servizio dei papi Pio V e Gregorio XIII, si battè perché i cantieri lasciati incompiuti da Michelangelo - quello della basi- lica di San Pietro innanzi tutto - venissero proseguiti fedelmente. Nonostante le sue potentissi- me committenze, Vasari riuscì a non farsi schiacciare tra il potere politico di Cosimo I e quello religioso dei Papi della Controriforma, e nella seconda edizione delle Vite, pubblicata dagli stampatori Giunti nel 1568, delinea una soggettività terza tra potere temporale e potere spiri- tuale: il primato dell'Arte, antici- pato, cinque anni prima, proprio dall'istituzione dell'Accademia del Disegno. "Fu un risultato straordinario – conclude Massimiliano Rossi, il presidente della Classe di Storia dell'Arte dell'Accademia delle Arti del Disegno che introdurrà tutte le conferenze - e negli anni succes- sivi, nell'Età del disciplinamento religioso e aldilà della frammen- tazione politica della Penisola, proiettò l'Italia nel futuro, dan- dole un'identità fortissima". Fra i prossimi appuntamenti citiamo: il 29 aprile Eliana Carrara dell'Università di Genova sul tema "Vasari architetto tra can- tiere e scrittura" e il 31 maggio Carlo Falciani dell'Accademia di Belle Arti di Firenze su "Una machina grandissima quasi a guisa d'arco trionfale". Giorgio Vasari, Perseo libera Andromeda (Ph courtesy Accademia delle Arti del Disegno di Firenze)