L'Italo-Americano

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37 GIOVEDÌ 21 MARZO 2024 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | " A n c h e l a c o l o n n a sonora, come il cor- tometraggio, è fatta in casa. Ho lo studio di registrazione nel m i o a p p a r t a m e n t o . S e a n veniva qui, lavoravamo, par- lavamo e ascoltavamo musi- ca, tra una chiacchiera e un p i a t t o d i s p a g h e t t i " . L a colonna sonora di cui Giosué Greco ci sta raccontando è quella che ha composto per il cortometraggio "Nai Nai & Wai Po", e l'amico Sean è Sean Wang, regista e nipote delle due protagoniste del cortometraggio in questione, Yi Yan Fuei e Chang Li Hua, rispettivamente di 96 e 86 anni. Nai Nai significa infatti nonna paterna in taiwanese e Wài Pó nonna materna in cinese mandarino. "Durante la pandemia, Sean è tornato a vivere dalla sua famiglia a Fremont, a sud di San Fran- cisco" ci spiega Greco. "In q u e i m e s i h a f r e q u e n t a t o spesso la casa dove le sue nonne vivono insieme e ha deciso di filmarle". Da quelle riprese è nato il cortometrag- gio dal titolo "Nai Nai & Wai Po" ora acquistato da Focus F e a t u r e s e d i s p o n i b i l e s u Disney+, che ha anche con- corso agli Oscar di una deci- na di giorni fa. Nato e cresciuto a Poliste- na, in provincia di Reggio Calabria, classe 1990, Giosuè Greco ha iniziato a studiare musica da giovanissimo al Conservatorio di Vibo Valen- tia. L'avventura negli Stati Uniti ha preso forma nell'e- state del 2009 quando ha partecipato con il suo sas- s o f o n o , n e l l ' a m b i t o d i U m b r i a J a z z , a u n c o r s o tenuto da docenti di uno dei più prestigiosi college musi- cale del mondo, il Berklee di Boston. Al termine di quell'e- s p e r i e n z a , a G r e c o v e n n e assegnata una borsa di stu- dio. "Grazie a quella borsa di studio sono volato a Boston. I n i z i a l m e n t e v o l e v o f a r e solamente un semestre, l'a- vevo presa un po' come un'e- sperienza all'estero. Poi però la mia borsa di studio è stata ampliata e sono rimasto". Mi racconta dalla sua casa-stu- d i o a H i g h l a n d P a r k . " M i sono laureato in produzione e ingegneria del suono in due anni e mezzo invece che in q u a t t r o a n n i , g r a z i e a g l i studi fatti in Conservatorio in Calabria". La carriera musicale di Greco in Massachusetts non solo ha preso forma ma ha cambiato anche traiettoria. " S o n o e n t r a t o a l c o l l e g e come sassofonista, lì però ho scelto di fare il programma d a p e r f o r m a n c e , o v v e r o quello di music technology, che si chiama Music Produc- tion and Engineering". Cosa l'ha spinta a fare questa scelta? In studio a Berklee c'era accesso a tantissime attrez- zature e a tante risorse che onestamente nel mondo di oggi, anche per chi fa questo lavoro di mestiere come me, non capita spesso. Ho potuto mettere le mani su una con- solle degli anni '60, ad esem- pio. Inoltre, avevamo acces- s o n o n s o l o a c o s e m a s o p r a t t u t t o a l l e p e r s o n e . D u e d e i m i e i i n s e g n a n t i sono stati Susan Roger, che ha registrato Purple Rain di Prince, e Jonathan Wyner, che ha lavorato con i Pink F l y o d , i N i r v a n a e M i l e s Davis. E poi dopo la laurea arriva a Los Angeles? Non subito. Mi sono chie- s t o : " V a d o a N e w Y o r k , Nashville o Los Angeles?". E sono andato a New York per u n p a i o d i m e s i . L a c i t t à però non faceva per me, l'in- dustria lì gira molto intorno alle produzioni di Broadway, mentre Los Angeles ci sono molte più opportunità nel- l'intrattenimento quindi mi sono trasferito in California nel 2014. Qui ho pratica- m e n t e c o m i n c i a t o a f a r e delle esperienze in studio, ho l a v o r a t o p e r a z i e n d e d i software come "quality assu- rance". Ho fatto tantissime esperienze, e diversissime n e l c a m p o m u s i c a l e . H o lavorato per un compositore, poi per un altro compositore fino a quando mi è arrivata l ' o p p o r t u n i t à d i s c r i v e r e musica per un tv show e lì ho capito che la cosa mi piace- va, la sapevo fare e mi veniva naturale. Quando è avvenuta la svolta che l'ha portata al primo Oscar? Tutto è cambiato nel 2018 quando mi è capitata l'op- p o r t u n i t à d i s c r i v e r e l a musica originale per un cor- t o m e t r a g g i o d a l t i t o l o "Period. End of Sentence" diretto da Rayka Zehtabch, regista iraniano-americano. Il corto è stato poi nominato agli Oscar e ha vinto. Ora è disponibile su Netflix. Tra l'altro era stato nominato nella stessa categoria per il quale era nominato "Nai Nai & Wai Po". Entrambi i corto- m e t r a g g i h a n n o l o s t e s s o direttore della fotografia, Sam A. Davis che ha anche lavorato con Sean Wang su " N a i N a i & W a i P o i " e "Dìdì". È stato lui a metter- m i i n c o n t a t t o c o n S e a n Wang. A Sean cosa è piaciuto d e l l a s u a m u s i c a ? E come la definirebbe? Il mio stile? Non saprei. La mia musica è fatta quasi m a l e , n e l s e n s o c h e a m e piace quando la musica sem- bra suonata da pochi, come se i musicisti fossero tutti insieme in una stanza e non si fossero mai visti prima. Mi piace catturare la magia del primo take, la magia della prima volta che ci si vede e si suona musica insieme per- ché è una cosa che a me è sempre piaciuta. Per vari per motivi, un po' per questioni di velocità o qualche volta per budget, per lavoro mi trovo praticamente a suona- re tutti gli strumenti. Questa cosa di suonare tutto non a livello estremamente profes- sionale, secondo me è una cosa che dà un certo fascino al mio stile. Io sono sassofo- nista, quella è la mia specia- l i t à , m a s u o n o u n p o ' d i tutto, i compositori in gene- rale suonano un po' di tutto, però non aspiro mai a suo- nare gli altri strumenti come se fossi un professionista di q u e l l i p a z z e s c h i , m a p i ù c o m e s e s i t r a t t a s s e d i un'improvvisazione. P e r S e a n W a n g h a a n c h e c o m p o s t o l a c o l o n n a s o n o r a p e r i l lungometraggio "Dìdì", dopo essere passato per i festival più importanti degli Usa, come l'AFI di Los Angeles e il SXSW di Austin, Texas, fino ad a r r i v a r e a l S u n d a n c e F i l m F e s t i v a l d i P a r k C i t y , d o v e h a v i n t o l o U.S. Dramatic Audience Award e lo U.S. Drama- tic Special Jury Award for Best Ensemble Cast. Che esperienza è stata? Didì è stato davvero un successone nonché un'espe- rienza straordinaria perché in sostanza è stato girato ad agosto dell'anno scorso, le riprese sono finite a inizio settembre e praticamente tra ottobre a inizio di dicembre è stato montato e finito. È s t a t o u n p r o g e t t o l a m p o ! Una cosa molto molto indi- pendente, molto "boots on the ground". Anche in quel caso Sean veniva qui a casa m i a p e r l a v o r a r e i n s i e m e sulla musica. Come sempre tra una chiacchera e un piat- to di pasta! Giosuè Greco: dalla Calabria agli Stati Uniti per amore della musica LA COMUNITÀ DI LOS ANGELES Da sinistra, Giosuè Greco, Sean Wang e Sam Davis all'AFI Fest (Photo: Cameron Jordan photography)

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