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GIOVEDÌ 21 MARZO 2024 www.italoamericano.org 45 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO Lettere, libretti d'opera, ritagli di giornale: oltre 28.500 pezzi dell'Archivio Puccini raccontano il maestro M anoscritti musicali autografi, lettere, appunti scritti di pro- prio pugno da Giacomo Puccini e libretti originali delle sue opere liriche, ma non solo. Si è arric- chito di questi ed altri documenti unici e inediti – preziosissimi per lo studio del grande compositore e della sua immensa produzione artistica – l'Archivio Puccini, conservato presso la Villa Museo Puccini di Torre del Lago, che custodisce oltre 28.500 pezzi tra missive, fotografie, documenti amministrativi, musica mano- scritta e a stampa e carteggi familiari e professionali del Maestro. Un patrimonio già con- sistente, dichiarato fondo di inte- resse storico dal Ministero della Cultura, che la Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini, ormai da molti anni, si sta impegnando a ricostruire e ad integrare, riacquisendo tutte quelle carte andate purtroppo disperse nel corso degli anni. Tra le più recenti acquisizio- ni, un libretto che la Fondazione ha comprato all'incanto, conte- nente alcuni scritti del Maestro indirizzati alla famiglia della madre, Albina Magi, a partire dal 1898. Sesto di nove figli, orfano del padre in giovanissima età, Puccini fu molto legato ai fratelli e ai parenti materni, tant'è che tra i suoi primi insegnanti di musica ci fu proprio lo zio Fortunato Magi, poi divenuto direttore del Conservatorio di Venezia. Da una nota casa d'a- ste, invece, proviene un lotto di manoscritti musicali per pia- noforte e organo, che costitui- scono le parti mancanti di com- posizioni già custodite presso l'archivio e perciò elementi indi- spensabili per la completezza della raccolta. Ma questa importante opera- zione di ricostruzione dell'archi- vio è resa possibile anche grazie alla generosa iniziativa dei priva- ti. Una minuta autografa e alcuni libretti d'opera dell'epoca sono stati infatti donati da Luciano Birghillotti, preside in pensione di una scuola fiorentina, appas- sionato di musica e in particolare di quella pucciniana, che nel 1991 aveva conosciuto la nipote di Puccini, Simonetta, durante la cerimonia di intitolazione di una scuola elementare al Maestro. Birghillotti ha devoluto alla Fondazione anche un ritaglio del quotidiano "La Nazione" del novembre 1924, giorno successi- vo alla scomparsa dell'operista, e un telegramma autografo rice- vuto in eredità dal nonno – capo- stazione a Capalbio nei primi decenni del Novecento, presso il quale il compositore si recava ogni settimana per inviare le sue comunicazioni – che Puccini spedì dal paese toscano al dram- maturgo e librettista Giovacchino Forzano per avver- tirlo che avrebbe assistito alla prova di un'opera al Teatro Regio di Torino. Sandra Nicolini, invece, ha donato una rivista storica, il numero unico pubblicato con la Gazzetta Mondana in occasione della scomparsa del compositore, avvenuta nel 1924. Ma oltre al Puccini autore, conosciuto e acclamato in tutto il mondo per La bohème, Tosca, Madama Butterfly, La fanciulla del west, c'è anche una dimen- sione più intima, quella delle sue relazioni sentimentali, che emer- ge, ad esempio, nei sette ritagli di quotidiani sui quali l'operista scrisse degli appunti relativi alla triste vicenda di Doria Manfredi, la giovane cameriera suicidatasi perché accusata dalla moglie di Puccini, Elvira, di avere una relazione con il Maestro. Questi frammenti, rinvenuti tra le carte dell'ammiraglio Luigi Romani, che li ha restituiti con piacere alla Fondazione, possono contribuire a gettare un po' di nuova luce sul Puccini uomo, marito e amante. A darci la possibilità di inda- gare, parallelamente alla produ- zione artistica, anche la sfera pri- vata del musicista, un fondo composto da una ventina di lette- re e memorie, anche queste con- tenenti commenti autografi rela- tivi alla storia della Manfredi, che la Fondazione ha invece acquistato presso il mercato anti- quario. Infine, ad integrare un fondo già presente in archivio, acqui- stato da Simonetta Puccini, due lettere che Giacomo scrisse all'a- mico e pittore Ferruccio Pagni, donate da Mauro Masini, appas- sionato di musica che ha preferi- to che queste lettere fossero con- servate a Torre del Lago, nel luogo in cui videro la luce. Quella tra l'operista e l'artista livornese, che frequentò l'Accademia delle belle arti di Firenze sotto la guida di Giovanni Fattori, fu un'amicizia profonda e di lungo corso, inizia- ta nel 1891 proprio sulle rive del lago di Massaciuccoli, dove Puccini abitava e dove Pagni amava dipingere le sue tele. Documenti tutti di valore eccezionale, che arricchiscono e completano il patrimonio stori- co-documentario legato alla memoria del grande composito- re, aperto agli studiosi di tutto il mondo, e che permettono alla comunità accademica di creare nuove sinergie, dal punto di vista musicale, artistico e documenta- rio nel nome e nell'eredità lasciata dal grande compositore. Sala omnibus (foto di Mky_Media di Michele Cordoni) e libretto della Butterfly (Ph Archivio Puccini)