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27 GIOVEDÌ 4 APRILE 2024 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | " T i s e m b r e r à u n a bischerata, come si dice in Toscana, ma a n c h e l a s e m p l i c e carta per incartare la schiacciata viene da Firenze; e la crema al pecorino pensa che la fa ancora il mi' babbo. Ci tengo moltissimo a ricreare ogni dettaglio del locale origi- nale". La schiacciata di cui mi parla Tommaso Mazzanti è una tipicità toscana, una focaccia cotta in forno e con- dita con olio d'oliva e sale, uno dei più tipici e antichi street food che si possano tro- vare in Toscana. Il locale ori- ginale di cui parla invece, è All'Antico Vinaio, aperto dai suoi genitori nel 1989 in via de' Neri, nel centro storico di Firenze, dove l'imprendito- re 35enne è nato e cresciuto. Qui ha ereditato l'attività di famiglia, una piccola rosticce- ria situata lungo una delle strade più famose di Firenze, conosciuta in tutto il mondo perché collega la Galleria degli Uffizi e Palazzo Vecchio a via De' Benci, fino ad arriva- re a Santa Croce. Piena di negozi, bar e trattorie, è un quartiere frequentato da turi- sti ma anche dagli stessi abi- tanti. Gestito dal padre Daniele fino dalla sua apertura, Tom- maso l'ha preso in gestione nel 2006 e da locale dove si poteva ordinare un bicchiere di vino accompagnato da un panino, un crostino, un pezzo di formaggio o un salume, l'ha trasformato in un locale dove le code che si formano per ordinare la sua schiacciata sono addirittura più lunghe di quelle per il Colosseo. Da questo successo, Maz- zanti ha aperto 28 locali in tutta Italia, da Milano, a Tori- no, Roma e Napoli, Forte dei Marmi e Bergamo. Nel 2024 è prevista l'apertura a Barcello- na, Parigi e Madrid. Il suo motto "bada come la fuma", riferito al fumo che esce dalla schiacciata appena tagliata in due per essere imbottita, è diventato un trend su Insta- gram e TikTok, e All'Antico Vinaio è, dal 2014, il locale più recensito al mondo su Tri- padvisor. La svolta americana arriva nel 2019 quando Joe Bastia- nich, volto di Masterchef e noto ristoratore, propone a Tommaso di aprire a New York un pop-up store, ovvero un locale temporaneo, che fa il pieno per un mese. Da lì i due soci decidono di aprire il primo negozio vicino a Times Square, al quale ne seguono altri tre a New York, uno a Las Vegas e uno a Los Ange- les. I n C a l i f o r n i a , d o p o l a prima location aperta lungo la popolare Abbott Kinney a Venice Beach, il 29 marzo è stata inaugurata la seconda a Koreatown. "Abbiamo già in p r e p a r a z i o n e l a t e r z a , a Beverly Hills, ora la stiamo ristrutturando. Contiamo di aprire tra settembre e otto- bre" mi dice Mazzanti. "In America il nostro progetto è di aprire altri 11 locali nel 2024. Il mio obiettivo è arri- vare a fine anno con quasi 20 location negli Stati Uniti. Sappiamo già che una sarà a Miami, poi abbiamo in pro- getto di aprire a Houston, Nashville, Atlanta e Washing- ton. Inoltre, apriremo anche a Toronto, in Canada, a fine anno". Tommaso, non posso n o n c h i e d e r l e c o m e p r i m a c o s a : q u a l e è i l segreto di questo succes- so mondiale? Penso che la gente venga da noi perché il nostro panino è d i a l t a q u a l i t à , t u t t i g l i ingredienti sono freschi e rigorosamente italiani. In più credo anche che i clienti ven- gano per avere un pezzetto d'Italia, per fare un'esperien- za come la si fa in Italia. Que- sta è la cosa forse più bella e che mi dà più soddisfazione perché non si fa la coda tutti i giorni, in tutto il mondo, per un semplice panino. Nel suo menù non ci sono compromessi con i gusti locali, come spesso accade quando si fa cibo italiano all'estero. Questa è stata una sua scelta fin da subito? Assolutamente. Anche se la gente magari non capirà cosa è la schiacciata, non capirà cosa è la finocchiona, glielo proviamo a insegnare noi. Quello a cui tengo di più è c h e A n t i c o V i n a i o n o n venga snaturato. Anche il nostro menù, chiamato top 5, è identico a quello di Firenze, infatti ho portato qui i nostri fornai in modo che insegnas- sero ai dipendenti locali a fare la schiacciata. Cosa c'è in questa top 5? La top 5 è il menù che ho creato in 15 anni insieme ai miei genitori e non è mai cambiato. C'è il panino Sum- mer che è un po' il classico panino italiano con prosciut- t o t o s c a n o , m o z z a r e l l a , pomodoro fresco e basilico. Poi abbiamo quattro schiac- ciate diverse che sono la Boss, che è la mia preferita, e che è fatta con prosciutto toscano, pecorino toscano e il tartufo. Poi c'è la Dante che è quella che abbiamo dedicato al 750° anniversario della scomparsa di Dante Alighieri a Firenze, che è fatta con capocollo, stracchino, tartufo e rucola. A b b i a m o i l p a n i n o c h e s i chiama Inferno e che è dedi- cato a Ron Howard e Tom Hanks, perché venivano nel nostro locale quando hanno girato il film Inferno a Firen- ze, ed è fatto con porchetta, cremina piccante e verdure alla griglia. E poi l'ultima, che è mortadella, crema al pistac- chio e stracciatella. Questo è un po' un classico di Antico Vinaio. L a s u a p r e f e r i t a , l a Boss, la mangia ancora oppure dopo tutti questi anni non la può più vede- re? La mangio quasi tutti i giorni! Anche stamani mi sono fatto la Toscana, che è fatta con salame toscano, pecorino e tartufo, e con l'ag- giunta di pomodori secchi. Io lo dico sempre: sono il primo cliente di me stesso e sono anche il più critico, probabil- m e n t e p r o p r i o p e r c h é m i metto nei panni di chi è in attesa per una schiacciata. Che prodotti italiani usa? Usiamo il prosciutto tosca- no, il pecorino toscano, il salame toscano, la finocchio- na Igp, il lardo e moltissimi altri. Tutte le creme sono nostre, fatte da noi, viene tutto dall'Italia. L'unica cosa, quello chiaramente per ovvi motivi, è che abbiamo parte dello staff che è locale. Siamo già oltre 150 persone solo in America, quindi non è più solo un semplice negozio ma una piccola media azienda che continua a crescere. Q u a n d o h a a v u t o i l sentore che la sua formu- la e la sua semplicità stes- sero andando bene? Tra il 2018 e il 2019. Nel 2018 le code a Firenze erano gigantesche, le paragonavano a quelle per gli Uffizi, erava- mo sulla bocca di tutta Italia. Poi nel 2019 mi convinco e firmo per il mio primo locale da solo, quindi senza i miei genitori. Lo apro a Milano e subito dopo insieme a Joe Bastianich, apro il mio primo pop-up negli Stati Uniti d'A- m e r i c a . Q u a n d o a b b i a m o fatto il primo pop-up a New York, un ragazzo che lavorava in negozio mi disse: "Qui non verrà mai nessuno, la gente non fa la coda a New York per una cosa italiana". Invece c'e- rano mille persone in coda quel giorno e sono tornato a F i r e n z e c o n s a p e v o l e c h e potevo portare Antico Vinaio fuori dalle mura fiorentine. Qual è il complimento più bello che le hanno fatto? Il più bello me lo hanno fatto qualche settimana fa a un'altra apertura. Mi hanno detto: "La tua storia incarna il famoso sogno americano, ma all'italiana". All'Antico Vinaio apre la sua seconda location a Los Angeles LA COMUNITÀ DI LOS ANGELES Ma sì! Godiamoci un panino della Top 5, qui All'Antico Vinaio di Koreatown! (Photo: Silvia Nittoli)