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31 GIOVEDÌ 4 APRILE 2024 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | L a vita è piena di opportunità, ma n o n p e r t u t t i . V i v e r e i n P a e s i con guerre, catti- ve condizioni economiche e mancanza di welfare, rende impossibile il perseguimento dei diritti fondamentali. Ciò è particolarmente vero per i bambini. A Chance in Life, una volta conosciuta come Boys' Town, è stata fondata per colmare questa lacuna, fornendo alloggio, istruzione e sviluppo della leadership per i giovani a rischio. Era la fine della Seconda Guerra Mondiale in Italia quando monsignor Car- roll-Abbing individuò la necessità di assistere i bam- bini che vivevano in strada. Decise di allestire lo Shoe- shine Hotel nel seminterrato di un edificio danneggiato d a l l a g u e r r a i n m o d o d a poter riunire i bambini che gironzolavano per la stazione Termini di Roma e accoglier- li all'interno per una cena calda e un posto sicuro dove dormire. Monsignor Carroll- Abbing capì subito che quei ragazzi avevano tanto biso- gno di cibo e riparo quanto chiedevano la possibilità di sentirsi apprezzati e acquisi- re fiducia in loro stessi. Que- sto divenne il motivo princi- pale della nascita della Città dei Ragazzi a Civitavecchia, nel 1945: propose – e tra- sformò in realtà – l'idea di una piccola città con una comunità autonoma e demo- c r a t i c a , c o n u n a p r o p r i a moneta, eletti, assemblee e tribunali, con i bambini al centro. L a r r y N i b b i , c e o d i Nibbi Constructions, è da anni presidente del Comita- to di San Francisco e mem- bro del consiglio nazionale. Con l'arrivo del b a l l o d i a p r i l e c o m e p r i n c i p a l e evento di raccolta fondi sulla costa occidentale, abbiamo intervistato Larry per cono- scere il suo legame con Boys' Town, che risale a decenni fa. "Ho iniziato da piccolo, quando mio padre era mem- bro del comitato organizza- tore. Durante il mio ballo di fine anno al liceo, la sede era proprio di fronte al Fair- mont Hotel dove si svolgeva il ballo di Boys' Town. Mio padre Marino e mia madre L o r e n z i n a m i c h i e s e r o s e volevo unirmi a loro prima o dopo il ballo di fine anno. Ero con la mia ragazza, che a n n i d o p o d i v e n n e m i a moglie. Quella è stata la mia p r i m a e s p e r i e n z a c o n i l ballo. Dopo la laurea ho ini- z i a t o a d a c c o m p a g n a r e i miei genitori all'evento e non ne ho perso nemmeno uno". San Francisco ha ospitato il primo ballo negli anni '50 e, da allora, è sempre stato u n m o m e n t o p e r o n o r a r e alcune personalità straordi- narie della comunità e acco- gliere artisti italo-americani, come Sergio Franchi, Sonny King, Tony Bennet, Al Mar- tino. "Uno dei momenti più importanti per me è stato quando abbiamo reso omag- gio a Bill Armanino, uomo che ho conosciuto bene e che considero un buon amico. B i l l e r a e c c e z i o n a l m e n t e carismatico, disponibile e con buone relazioni. Ricordo anche il Gala in onore di mio padre, un'occasione indi- menticabile per la mia fami- g l i a . O g n i g a l a s e m b r a l a s c i a r e u n ' i m p r e s s i o n e duratura in tutti i parteci- panti". R i c h a r d A r m a n i n o , figlio di Bill, è il vincitore del premio 2024. Il suo primo i n c o n t r o c o n B o y s ' T o w n avvenne nel 1974, l'anno in cui suo padre fu onorato. "Uno dei miei ricordi più belli è quello di mio padre che collabora con un produt- tore di whisky per creare una bottiglia speciale volta a generare fondi extra. La bot- tiglia, realizzata a forma di I t a l i a e i n t i t o l a t a a B o y s ' Town, è qualcosa che ho a casa mia. Avevo solo cinque anni e trascorsi circa trenta minuti al gala prima di tor- nare nella mia stanza. Ricor- do il tempo trascorso a man- g i a r e c o n m i o p a d r e p e r discutere obiettivi e progetti. Ascoltare, leggere e conver- sare su questi argomenti è s t a t o p r o f o n d a m e n t e influente. Ci veniva costan- temente ricordato quanto f o s s i m o f o r t u n a t i c o m e famiglia e la nostra respon- sabilità di essere caritatevoli e rispettosi". Il Comitato di San Franci- sco esiste da più di 60 anni ed è gradualmente passato da una generazione all'altra, con l'adesione di nuovi arri- vati, a volte dopo aver parte- cipato al ballo come ospiti. M o l t i e s p r i m o n o l a l o r o ammirazione per l'organiz- zazione e il desiderio di con- t r i b u i r e m a g g i o r m e n t e . " A n n u n c i o a d o g n i b a l l o annuale che coloro che sono i n t e r e s s a t i a p a r t e c i p a r e dovrebbero avvicinarsi a me. S i a m o s e m p r e a n s i o s i d i a v e r e n u o v i m e m b r i n e l n o s t r o c o m i t a t o " , s p i e g a Larry. "Anche se alcuni di noi ne fanno parte da molto tempo, diamo continuamen- te il benvenuto a nuovi volti, puntando ad accogliere uno o d u e n u o v i a r r i v a t i o g n i anno per contribuire a por- tare avanti gli obiettivi della nostra organizzazione. Que- sto processo illustra l'evolu- zione di San Francisco nel tempo, con pochi cambia- menti, francamente". Tutta- via, il Comitato sta ora valu- t a n d o l a p o s s i b i l i t à d i a p p o r t a r e m o d i f i c h e a l modo in cui organizzano il ballo per soddisfare le prefe- renze dei partecipanti più giovani che cercano qualcosa di diverso dalla cena e dal p r o g r a m m a t r a d i z i o n a l i . "Dopo questo ballo, abbiamo in programma di riunire un comitato per esplorare nuovi modi per migliorare l'even- to. Vedremo cosa accadrà, visto che la direzione futura del gala spetta ai membri più giovani del Comitato. Ciò i n c l u d e p e r s o n e c o m e Richard, mia figlia Gina e altri, che dovrebbero indica- re la via negli anni a venire", sottolinea Larry. Essendo una persona che ha visto operare le genera- zioni precedenti e che ora è un membro attivo, Richard sottolinea come "è fonda- mentale non perdere di vista le nostre radici e i nostri l e g a m i c o n l ' I t a l i a , c o m e membri di seconda o terza generazione. I nostri sforzi vanno oltre la semplice orga- nizzazione di raccolte fondi e donazioni di denaro. Siamo testimoni degli effetti e dei risultati tangibili dei nostri contributi durante tutto l'an- no. Grazie alle persone e alla loro eredità, il nostro Comi- t a t o h a m o l t o s u c c e s s o , insieme a un altro fattore chiave, che è Larry che ne è il presidente dal 1984. Avere un'organizzazione stabile sotto la sua eccezionale lea- dership, è una ragione signi- ficativa per il continuo suc- cesso a San Francisco". E s s e n d o i l v i n c i t o r e d i quest'anno, Richard si consi- dera umile, onorato e con una grande responsabilità: "Voglio che quest'anno supe- ri le nostre aspettative. Non si tratta di me, ma dell'orga- n i z z a z i o n e e d e i b a m b i n i bisognosi. Nessuno può con- testare il fatto che quello sia il nostro futuro. Se guardo le persone che hanno vinto il p r e m i o i n p a s s a t o , e p o i penso a me stesso, è difficile i m m a g i n a r e i l m i o n o m e nella stessa lista dei premiati c h e m i h a n n o p r e c e d u t o . Farò del mio meglio per rap- presentarlo e, si spera, ren- derò tutti orgogliosi". Come 'A Chance in Life' sostiene e dà potere ai bambini a livello globale pur rimanendo fedele alle sue radici italiane Larry Nibby e Patti Montague al San Francisco Ball del 2023 (Foto: A Chance in Life) LA COMUNITÀ DI SAN FRANCISCO S i p r e g a d i v i s i t a r e www.italoamericano.org per leggere l'intervista per intero