L'Italo-Americano

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www.italoamericano.org 35 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | GIOVEDÌ 4 APRILE 2024 SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI In Italia nascono sempre meno bambini. La popolazione aumenta in Trentino e cala in Basilicata e Sardegna A l 1° gennaio, dice l'Istat, la popolazione residente in Italia è risultata pari a 58 milioni 990mila unità, in calo di 7mila unità rispetto al 2023. Confermando quanto già emerso nel 2022 (-33mila unità) prose- gue il rallentamento del calo di popolazione che, dal 2014 al 2021 (-2,8 per mille in media annua), ha contraddistinto il Paese nel suo insieme. La varia- zione della popolazione nel 2023 rivela un quadro eterogeneo tra le ripartizioni geografiche. Nel Mezzogiorno la variazione è negativa, peraltro consistente nella misura del -4,1 per mille. Nel Nord, invece, la popolazione aumenta del 2,7 per mille. Stabile quella del Centro (+0,1 per mille). A livello regionale, la popolazione risulta in aumento in Trentino-Alto Adige (+4,6 per mille), in Lombardia (+4,4 per mille) e in Emilia-Romagna (+4). Le regioni in cui si è persa più popolazione sono la Basilicata (-7,4 per mille) e la Sardegna (-5,3 per mille). Con appena 379mila bambini venuti al mondo, il 2023 mette in luce l'ennesimo minimo storico di nascite, l'undicesimo di fila Microplastica nelle arterie: studio italiano rivela per la prima volta i pericoli cardiovascolari U n importante studio ita- liano è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista "The New England Journal of Medicine'. Coordinato dal prof. Giuseppe Paolisso del- l'Università della Campania "Vanvitelli", in collaborazione con numerosi enti di ricerca ita- liani ed esteri, tra cui Harvard Medical School di Boston, dell'Ircss Multimedica Milano, le Università Politecnica delle Marche, Sapienza e Salerno, e l'Ircss Inrca di Ancona, mette in evidenza per la prima volta la presenza di micro e nanoplasti- che nelle placche ateroscleroti- che umane, evidenziando la peri- colosità di tali inquinanti per la salute dell'uomo. Lo studio italiano è accompa- gnato da un editoriale della rivi- sta che definisce la scoperta "rivoluzionaria" perché fornisce per la prima volta la prova che le microplastiche e le nanoplastiche ingerite o inalate sono associate a esiti di malattie cardiovascolari nell'uomo, indicando che le materie plastiche hanno costi sempre più elevati, ormai visibi- li, per la salute umana e l'am- biente. Le micro e nanoplastiche, onnipresenti, attaccano anche il cuore con effetti dannosi fino ad oggi sconosciuti e mai riscontrati prima. Dopo averle trovate nel- l'uomo in diversi organi e tessu- ti, tra cui la placenta, il latte materno, fegato e polmoni, com- presi i tessuti cardiaci, uno studio italiano rivela, per la prima volta, la loro presenza perfino nelle placche aterosclerotiche, depositi di grasso nelle arterie pericolose per il cuore e fornisce soprattutto prova inedita della loro pericolo- sità. I dati raccolti mostrano che le placche aterosclerotiche "da inquinamento" sono anche più infiammate della norma, quindi, più friabili ed esposte a rischio di rottura con un aumento almeno 2 volte più alto del rischio di infar- ti, ictus e mortalità rispetto a placche aterosclerotiche che non sono inquinate di nano-plastica. Le placche aterosclerotiche con- tenoano spesso micro e nanopla- stiche a base di polietilene (PE, rilevato nel 58.4% dei casi) o polivinilcloruro (o PVC, indivi- duato nel 12.5% dei casi), due dei composti plastici di maggior consumo nel mondo, utilizzati per realizzare prodotti che vanno dai contenitori ai rivestimenti, dalle pellicole plastificate a materiali per l'edilizia. Lo studio è stato condotto su 257 pazienti con oltre 65 anni sottoposti ad endoarterectomia per stenosi carotidea asintomati- ca. Le placche sono state analiz- zate con metodi chimici e al microscopio elettronico. dal 2013. Un processo, quello della denatalità, che dal 2008 (577mila nascite) non ha cono- sciuto soste. Calano anche i decessi (661mila), l'8% in meno sul 2022, dato più in linea con i livelli pre-pandemici rispetto a quelli che hanno caratterizzato il triennio 2020-22. Da quanto detto sopra emerge un saldo naturale ancora fortemente nega- tivo (-281mila unità). Le iscrizioni dall'estero (416mila) e le cancellazioni per l'estero (142mila) determinano un saldo migratorio con l'estero positivo di 274mila unità. In tali condizioni, che consentono di compensare quasi totalmente il deficit dovuto alla dinamica naturale con una dinamica migratoria favorevole, la popola- zione residente ha la possibilità di rimanere, almeno sul piano numerico, in equilibrio. I trasferimenti di residenza tra Comuni hanno coinvolto un milione e 444mila cittadini, in diminuzione rispetto al 2022 (- 1,8%). La popolazione residente di cittadinanza straniera al 1° gennaio 2024 è di 5 milioni e 308mila unità, in aumento di 166mila individui (+3,2%) sul- l'anno precedente. L'incidenza sulla popolazione totale tocca il 9%. Il 58,6% degli stranieri, pari a 3 milioni 109mila unità, risiede al Nord, per un'incidenza dell'11,3%. Altrettanto attrattivo per gli stranieri è il Centro, dove risiedono un milione 301mila individui (24,5% del totale) con un'incidenza dell'11,1%. Più contenuta la presenza di residenti stranieri nel Mezzogiorno, 897mila unità (16,9%), che rag- giunge un'incidenza del 4,5%. Prosegue la riduzione della popolazione di cittadinanza ita- liana (53 milioni 682mila unità), 174mila in meno rispetto al 1° gennaio 2023 per una variazione pari al -3,2 per mille. In relazione alle diverse dinamiche demogra- fiche che distinguono il Centro- nord dal Mezzogiorno, in termini di nascite, decessi e trasferimenti di residenza, tale variazione si concentra nel Mezzogiorno, ben 126mila italiani residenti in meno (-6,6 per mille). Nel frattempo, sfiora le 200mila unità il numero di cittadini stranieri che nel 2023 hanno acquisito la cittadinanza italiana, dato in linea con l'anno precedente (214mila), pur se in parziale calo. Nelle placche aterosclerotiche sono stati trovati Pvc e Pe (© David Pereiras Villagra | Dreamstime.com) Sempre meno nati in Italia (Ph© Dven77 | Dreamstime.com)

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