L'Italo-Americano

italoamericano-digital-4-18-2024

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di Leonardo da Vinci. All'ini- ziativa parteciperanno i mas- simi creativi italiani per offri- re, insieme, la miglior vetrina ai settori dell'industria, della moda, del tessile, dell'arredo, del design, dell'alimentazio- ne, dell'alta gioielleria, della nautica, dell'accoglienza e del turismo, dell'automotive, della tecnologia e di tutte le filiere simbolo del Made in Italy. Saranno coinvolti tanto i maestri artigiani quanto le agenzie Ice in oltre 50 sedi in tutto il mondo: l'orizzonte è spalancato sui mercati mon- diali ma la luce è tutta sulla storia e la qualità dei prodotti Made in Italy. Lettera dell'editore NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ GIOVEDÌ 18 APRILE 2024 www.italoamericano.org 3 L'Italo-Americano IN ITALIANO | N on è un evento solo per chi è d e l s e t t o r e o deve arredare casa: Milano è la capitale delle nuove ten- denze, delle innovazioni tec- nologiche ma anche dei mate- r i a l i e d e l l e s o l u z i o n i ecosostenibili. Il Salone del Mobile.Milano si presenta come un fenomeno culturale, un polo commerciale e una celebrazione della creatività e dell'innovazione. E' per queste ragioni che la s e t t i m a n a m i l a n e s e p i ù importante dopo quella della m o d a , è c o n s i d e r a t a c o n un'efficace similitudine, "il c a p o d a n n o d e l M a d e i n Italy". E' da questa data in poi che si fanno i conti per il comparto, si misurano i volu- mi d'affari, si fanno proiezio- ni di mercato, si valutano e s p a n s i o n i , s i s o p p e s a n o investimenti, partnership ed ingrandimenti aziendali. L'anno scorso, i visitatori sono stati più di 300mila da 181 Paesi pe un settore che vale il 15% della manifattura italiana. Solo l'indotto ha beneficiato di 260,8 milioni di euro secondo le stime di Confcommercio e c'è stato un +13,7% sul 2023, soprattutto grazie ai visitatori stranieri. Un indotto che va pensato innanzitutto nella miriade di professionalità e aziende che lavorano direttamente per la produzione di arredamento e complementi, interior design, arredobagno, cucine e salotti, wellness, hosting e hotellerie, giardino, attrezzature e out- door ma che poi si estende a tutto quello che è vendita commerciale, export, bran- ding, showroom, franchising, catene monomarca e che poi arriva anche a ristorazione ( 8 1 , 8 m i l i o n i d i e u r o , +13,7%), industria della ricet- tività (115, 6 milioni di euro, +14,2%) e tutto quello che comporta la presenza in città (e nel circondario) di centi- naia di migliaia di persone. Ovviamente senza dimentica- re (siamo pur sempre a Mila- no!), lo shopping che da solo v a l e 6 3 , 4 m i l i o n i d i e u r o (+12,7%). Al di là degli alber- ghi pieni in città (a livello percentuale l'aumento dei prezzi durante i giorni del Salone è a tripla cifra, rispet- tivamente: +260% in un 2 stelle, +320% in un 3 stelle, + 2 7 0 % i n u n 4 s t e l l e e +290% in 5 stelle), anche il mercato degli affitti privati decolla in corrispondenza della settimana del Salone e del Fuorisalone, la proposta- satellite tutta dedicata agli eventi e all'arte, altrettanto imperdibile. Un appartamen- to nel centralissimo quartiere Brera costa quasi 6mila euro e si sfiorano i 3000 euro per- sino nelle cittadine della cin- tura urbana: Sesto San Gio- v a n n i , R h o e S a n D o n a t o sono tutti comuni toccati d a l l a m e t r o p o l i t a n a . N e l primo, un affitto può costare 1.750 euro invece dei soliti 560, con un rincaro del 212%, nel secondo da 651 si arriva a 2.310 euro (in su del 255%) e nel terzo da 616 a 2.890, in s a l i t a d e l 2 0 7 % . M o n z a , famosa per il suo circuito di Formula 1, dista da Milano appena una trentina di km, ma è presa d'assalto come fosse il centro città. Durante la Milano Design Week, non c'è solo il tutto esaurito ovunque e con prezzi alle stelle, ma una festa in ogni zona della metropoli, che si veste di novità persino nelle periferie e nelle aree dismesse: diventano improv- visamente significative in ter- mini di originalità e bellezza, con panchine, negozi e bar "pop up" che spuntano dap- pertutto, aprono e chiudono nel giro di una settimana per gli oltre 1.326 appuntamenti che si organizzano tanto nei distretti più "cool", da Brera a Tortona, da Porta Romana a Chinatown, quanto in quelli meno noti o molto lontano dalle vie dello chic-shopping, come Varedo, con un incre- mento del 10,5% rispetto a un anno fa. O v v i a m e n t e , s e s i d i c e Milano, si pensa alla moda. Numerose, le collaborazioni tra maison e designer o artisti che fanno base nelle bouti- que. Grandi marchi ma anche la Camera nazionale della moda italiana scendono in campo perché il Salone è una vetrina mondiale, è l'antepri- ma sulla casa del futuro ma anche su chi la abita, sul life- style. Questo significa sostan- zialmente "fare rete", mettere insieme tutte le potenzialità a d i s p o s i z i o n e e s a l t a n d o l e insieme, generando ricadute reciproche, sostanziando quel "Sistema Italia" che solo unendo le forze diventa vera- mente competitivo. Non a caso, proprio nei giorni scorsi, il governo ha presentato la prima Giornata nazionale del Made in Italy che si celebrerà ogni 15 apri- le, anniversario della nascita Il "capodanno del Made in Italy" è al Salone del Mobile di Milano (e ora ha la sua Giornata) giancarlo.fadin@protravelinc.com Direct: 818-783-0208

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