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31 GIOVEDÌ 18 APRILE 2024 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | C on l'avvicinarsi d e l G i o r n o d e l l a L i b e r a - z i o n e , o g n i 2 5 aprile, le pagine editoriali dei giornali naziona- l i i t a l i a n i r i a c c e n d o n o i l discorso su Mussolini, il fasci- smo e il futuro della democra- zia italiana. Sebbene la caduta del nazifascismo possa sem- brare remota, resta rilevante oggi, non solo per gli italiani ma anche per gli italoamerica- ni. L'influenza fascista italiana in America, e in particolare in California, è stata ben docu- mentata nelle opere dei pro- fessori Gloria Ricci Loth- rop e Philip Cannistraro, così come nei libri e nei saggi di altri studiosi italoamerica- ni. Il prof. Lothrop ci informa che Mussolini istituì il Conso- lato di Los Angeles in modo da poter influenzare la popo- lazione italiana della Califor- nia meridionale con la sua propaganda fascista. Inoltre, il suo ministero della propa- ganda inviò anche false noti- zie sui successi fascisti a tutti i giornali italiani in tutto il Nord America. Abbiamo anche appreso di recente, in un articolo di Giu- lia Franceschini su L'Italo- Americano, che Mussolini fondò la radio RAI per diffon- dere la sua propaganda non solo in tutta Italia ma nelle colonie di immigrati italiani in tutto il mondo. In Guerra in Val D'Orcia di Iris Origo un italiano le dice all'indomani della Seconda Guerra Mon- diale: "La radio ci ha preso tutti in giro". Nel 1977 visitai la sede ori- ginale de L'Italo-America- n o i n S p r i n g S t r e e t d o v e i n c o n t r a i l ' a l l o r a e d i t o r e Mario Trecco per lanciare la mia rubrica di recensioni di libri sul giornale. Mario mi presentò al precedente diret- tore, Cleto Baroni, nipote del direttore fondatore del gior- nale nel 1908, Gabriello Spini. Mentre era in ufficio Mario indicò le pile di prime edizioni de L'Italo-America- no accuratamente conservate, che all'epoca supponevo risa- lissero al 1908. Tuttavia, negli anni '80, quando chiesi a Mario il per- messo di ricercare le prime edizioni dei giornali prima del 1940, mi informò che con ogni probabilità Cleto aveva distrutto quelle prime edizio- ni perché contenevano propa- ganda fascista. Come hanno d i m o s t r a t o C a n n i s t r a r o e Lothrop, negli anni Quaranta, il Congresso aveva iniziato a indagare sulle influenze fasci- ste nella comunità italiana in California, compresi i giornali italiani. Sebbene non cono- sciamo le convinzioni politi- che di Cleto, temendo di esse- re indagato, Cleto deve aver distrutto le prime edizioni del giornale che contenevano quelle entusiastiche notizie di propaganda che Mussolini aveva inviato a tutti i giornali italiani nel mondo. Tra quegli italiani influenti all'epoca in California che furono influenzati da Musso- lini, c'era il romanziere, gior- n a l i s t a e d e d i t o r e P a o l o Palavicini. Appare nell'edi- z i o n e d e l 1 9 3 9 d i I t a l i a n American Who's Who, dove apprendiamo che era nato a Milano, immigrato a New York dove aveva scritto per Il Progresso, prima di recarsi a San Francisco e diventare caporedattore de L'Italia. Per il resto, si sa poco altro della sua vita. Sebbene selezioni delle sue opere siano apparse in alcune a n t o l o g i e i t a l o a m e r i c a n e (ITALOAMERICANA: The L i t e r a t u r e o f t h e G r e a t M i g r a t i o n : 1 8 8 0 - 1 9 4 3 ) , p o c h i h a n n o l e t t o l e s u e opere, compresi i suoi roman- zi californiani, che non sono stati tradotti dall'italiano e sono fuori stampa da decenni. In uno di essi, La Carezza Divina, pubblicato in Italia nel 1939, abbiamo una fine- stra sul suo impegno nei con- fronti del fascismo italiano. Ambientato a San Franci- sco, nella Central Valley della California, in Messico e in Ita- lia, La Carezza Divina rivela non solo la servile lealtà di Pallavicini a Mussolini ma anche il suo imperdonabile antisemitismo. Nel 1939 Mus- solini aveva approvato le leggi razziali antisemite, espro- p r i a n d o g l i e b r e i d e l l o r o legittimo posto nella società italiana. Il romanzo di 573 pagine di Pallavicini ha molte sottotrame, troppe per essere descritte qui. Per portare avanti l'agenda fascista del r o m a n z o , i p e r s o n a g g i a p p a i o n o e s c o m p a i o n o opportunamente. L'azione principale del romanzo si concentra sull'italoamericana Anna Valdese che lavora per un ricco contadino italiano immigrato, Giorgio Albani. Caratterizzato come un uomo benevolo che aiuta Anna e la sua famiglia in bancarotta, A l b a n i p o s s i e d e u n v a s t o impero agricolo in un imma- ginario paesaggio californiano che si estende da qualche parte a sud di San Francisco fino al confine con il Messico. In quello che devo definire come uno stratagemma, per ottenere la simpatia dei lettori p e r l a s u a e r o i n a , A n n a è c a r a t t e r i z z a t a c o m e u n a donna volitiva che sta dalla parte dei poveri. In un inci- dente sotto la minaccia delle armi, salva uno dei fittavoli di Albani dallo sfratto dalla sua casa, da parte di ricchi inve- stitori che stanno tentando di costruire una diga sulla pro- prietà di Albani. Questa è u n ' a l l u s i o n e a W i l l i a m Mulholland e ai ricchi investi- tori che prima della I guerra mondiale sottrassero i diritti sull'acqua della Owens Valley agli ignari agricoltori della Owens Valley. L'apparente- mente retta Anna è anche una cantante, che si esibisce nei club di San Francisco, del Messico e infine dell'Italia, dove diventa famosa a livello nazionale. Essendo una donna bella e talentuosa, Anna ha molti ammiratori, il più importante di tutti, il ricco italoamerica- no Robert Lorenz, un agente di cambio che ha anglicizzato il suo cognome per facilitare il suo successo nella società di San Francisco. In altre parole, Robert è un americano rozzo, interessato al denaro e assi- milato, che ha abbandonato la sua cultura italiana alla ricerca del guadagno materia- l e . D o p o a v e r i n c o n t r a t o Anna, si innamora di lei e cerca di convincerla a sposar- lo, promettendole una vita agiata e benestante. Anna però lo rifiuta per ragioni misteriose. Parla a Robert di un tipo di amore sconcertan- te, che il materialista Robert non riesce a capire. Anna prosegue la sua car- riera di cantante e si reca in Italia dove diventa famosa. A q u e s t o p u n t o P a l l a v i c i n i m o s t r a f i n a l m e n t e l e s u e carte. La celebrità di Anna attira l'attenzione del Duce, che la invita a cantare nella sua residenza, Villa Torlonia, dove l'accompagna al violino. Mentre è in Italia, Anna rivela il suo impegno nei confronti del fascismo italiano e la sua ammirazione per Il Duce. Convenientemente Robert appare in Italia e continua a implorare Anna di sposarlo, cosa che lei rifiuta ripetuta- mente per ragioni che ora diventano chiare. Anna spie- ga a Robert che lui ha abban- donato la sua nobile eredità italiana e si è immerso nel g r o s s o l a n o m a t e r i a l i s m o americano. Pertanto, non potrà mai comprendere il suo significato di "amore", l'amo- re per La Patria di Mussolini. All'improvviso, Giorgio Albani arriva in Italia e porta Robert in un tour del Nord Italia per presentargli il suo perduto patrimonio italiano, così come le glorie del fasci- smo italiano. Il momento conclusivo del loro tour arriva quando arrivano in Piazza Venezia sotto il balcone di P a l a z z o V e n e z i a d a c u i I l Duce inscenava i suoi discorsi ai suoi adoranti sostenitori. Insieme i due uomini guarda- no il famigerato balcone dal quale, come spiega Albani a Robert, Il Duce espresse il suo piano per la "nuova Italia". Robert si converte improvvi- samente all'amore per La Patria e al rispetto per Il Duce. Robert è pronto per una rinnovata relazione con Anna. Ma c'è un'importante sot- t o t r a m a n e l r o m a n z o c h e rende La Carezza più rilevan- te del previsto per l'Italia e l'America contemporanee. I l 2 5 a p r i l e : F e s t a d e l l a Liberazione italiana, fascismo in California e italoamericani Il 25 Aprile commemora la fine della Seconda Guerra Mondiale in Italia (Photo: Roman_Studio/Shutterstock) Si prega di visitare www. i t a l o a m e r i c a n o . o r g p e r leggere il testo per intero HERITAGE MEMORIA IDENTITÀ STORIA RADICI