L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-2-2024

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17 GIOVEDÌ 2 MAGGIO 2024 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | S e p e n s i a m o a d una città bianca d e l l a P u g l i a , ovviamente, pen- siamo alla bellis- sima Ostuni, ma ce n'è un'al- tra: Locorotondo. L o c o r o t o n d o , u n o d e i Borghi più Belli d'Italia, si trova nel cuore della Valle d'Itria pugliese, a circa 410 metri sul livello del mare. I n s i g n i t o d e l l a B a n d i e r a Arancione dal Touring Club Italiano per la sua bellezza e la qualità della vita, questo borgo è noto per la planime- tria circolare e la bellezza della sua architettura. Il nome "Locorotondo" deriva dal latino locus rotun- dus e riflette la particolare pianta circolare del paese. La sua prima menzione docu- mentata risale al 1195 in un diploma imperiale di Enrico VI di Svevia, che riconosceva l'esistenza di un "Locus qui dicitur rotondus" e di una chiesa dedicata a San Gior- g i o . N e l c o r s o d e i s e c o l i Locorotondo ha visto diversi dominatori, dai Cavalieri Ospitalieri nel 1314 a fami- glie nobili come i Del Balzo O r s i n i e i C a r a f a , c h e n e hanno plasmato il panorama storico e culturale. Dal punto di vista archi- tettonico e artistico, il centro storico di Locorotondo è il posto dove andare: qui, le strade strette e tortuose sono incorniciate dalle caratteri- stiche cummèrse, le tradi- zionali case bianche con tetti spioventi realizzati in pietra calcarea locale nota come chiancarella. Questi singola- ri edifici sono dipinti con la calce per tenere lontano il sole cocente e sono il simbo- lo della cittadina. L a c h i e s a p r i n c i p a l e , dedicata al santo patrono S a n G i o r g i o M a r t i r e , sorge sui resti di chiese pre- cedenti; oggi presenta una splendida facciata neoclassi- ca costruita tra il 1790 e il 1825. Il suo design presenta un prominente gruppo scul- toreo nel timpano, statue dei S a n t i P i e t r o e P a o l o a g l i a n g o l i e u n a s u g g e s t i v a cupola alta 35 metri, accom- pagnata da un elegante cam- panile a torre. All'interno, la chiesa, con pianta a croce greca, è ornata da opere di artisti napoletani, tra cui quattro significative tele di Gennaro Maldarelli risalenti agli inizi dell'Ottocento. La recente ristrutturazione del p a v i m e n t o h a i n t r o d o t t o pannelli di vetro che rivela- no frammenti della facciata cinquecentesca della chiesa. A pochi passi dalla biblio- teca comunale e dal centro di informazioni turistiche troviamo Palazzo Morelli, costruito nel 1819: questo pregevole esempio di archi- tettura barocca è caratteriz- zato da un grande ingresso che immette in un suggesti- vo cortile, e la disposizione gerarchica degli spazi attor- n o a d u n a s c a l a e s t e r n a r i f l e t t e l a s t r a t i f i c a z i o n e sociale del tempo, offrendo uno sguardo sulla vita ari- stocratica del XIX secolo. Come ci si aspetterebbe in un luogo con una storia così lunga, le feste tradizionali e l e c e l e b r a z i o n i c u l t u r a l i hanno un ruolo vitale e rap- presentano bene lo spirito e il patrimonio culturale della città. Uno degli eventi più importanti è la F e s t a d i San Giorgio Martire, il santo patrono, celebrata il 23 aprile. L'evento è solita- mente preceduto dalla ceri- monia della "donazione", il 2 2 a p r i l e , c h e d i m o s t r a i profondi legami spirituali e comunitari esistenti all'in- terno del paese. Altro evento fondamenta- le è la Festa di San Rocco del 16 agosto, che ricorda il santo che protesse Locoro- tondo da una pestilenza nel XVII secolo. Durante tutto l ' a n n o s i s v o l g o n o a n c h e varie feste stagionali e del raccolto, comprese le cele- brazioni della raccolta del- l'uva e delle olive. Ultimo, ma sicuramente n o n m e n o i m p o r t a n t e , diamo uno sguardo al patri- monio culinario di Locoro- t o n d o ! T r a i p i a t t i p i ù apprezzati troviamo il trid- do, una pasta fatta in casa tradizionalmente preparata durante i periodi festivi. A base di semola, uova e for- maggio, viene servito in un brodo caldo e abbondante. Un altro piatto locale sono le gnumerèdde suffuchète, involtini di trippa di agnello cotti lentamente in un brodo saporito. Questo piatto, rico- nosciuto come prodotto tra- dizionale, ha radici antichis- sime ed è legato alla natura rurale che la comunità ha mantenuto nei secoli. Natu- ralmente, essendo in Puglia, d o b b i a m o m e n z i o n a r e l e orecchiette con le cime di rapa, un piatto regionale che unisce la pasta fatta a mano alle cime di rapa in una preparazione semplice ma saporita. Il bianco locale di Locoro- tondo ha la denominazione DOC, ottenuta nel 1969, che lo rende uno dei vini DOC "più antichi" del paese. L a S a g r a d e l L i m o n e d i M o n t e r o s s o che, quest'anno, s i c e l e b r a i l 1 8 maggio, è un profumato e divertente omaggio al patri- monio agrumicolo del borgo più grande delle Cinque Terre. L'evento annuale tra- sforma Monterosso in una vivace celebrazione dei limo- ni e mette in risalto i profon- di legami culturali e culinari della regione con gli iconici agrumi color sole. Situato lungo la parte più f a m o s a d e l l a L i g u r i a , l a Riviera di Levante, Monte- rosso al Mare è dotato di ampie spiagge e acque cri- stalline circondate da una vegetazione lussureggiante, tra cui prolifici alberi di limo- ni, centrali nell'identità del paese. Il festival è una tradi- zione annuale dal 1967 e si svolge ogni terzo sabato di maggio. Come accade per molte fiere tradizionali, la Sagra del Limone di Monte- rosso riunisce la comunità e i v i s i t a t o r i d a n d o m o d o d i divertirsi con nuove ricette e cocktail al gusto di limone, tra negozi e ristoranti decora- ti con decorazioni ispirate al limone. Durante la festa, il centro storico di Monterosso viene addobbato con decorazioni a tema limone, e i produttori locali mettono in mostra i loro prodotti a base di limone lungo gli stretti vicoli del borgo. I visitatori possono esplorare una varietà di ban- carelle che offrono di tutto, dalle acciughe marinate al limone al liquore Limoncino, dalla crema al limone, a mar- mellate e rinfrescanti dessert al limone. La giornata è ricca di attività, tra cui la passeg- giata "8000 passi sotto il pro- fumo di limone", che unisce viste panoramiche a delizie culinarie, e gare come il con- corso "La miglior torta al gusto di limone" e il premio "La vetrina più bella". Le radici della festa sono profonde, segnate dal signi- ficato storico dei limoni di M o n t e r o s s o : " L i m u n d e Munterussu!" era un tempo il richiamo dei venditori ambu- lanti per questi frutti davvero preziosi, spesso regalati ad amici e parenti, addirittura invitati a raccoglierli diretta- mente dagli alberi. Sono così belli e così iconici che poeti come il premio Nobel Euge- nio Montale li hanno men- zionati nelle loro poesie e a r t i s t i c o m e T e l e m a c o Signorini e Renato Birol- li li hanno inseriti nei loro dipinti. Naturalmente, la Sagra è importante anche per valo- rizzare il turismo e l'econo- mia locale e per mettere in luce i prodotti sostenibili e di provenienza locale. La Festa del Limone di Monterosso è un evento essenziale per gli amanti del cibo, gli appassio- n a t i d i s t o r i a o c h i u n q u e desideri godersi l'atmosfera colorata e allegra di una delle regioni costiere più amate d'Italia. Un cestino di limoni di Monterosso (Photo: Patricia Hofmeester/Dreamstime) Locorotondo, la "segreta" città bianca della Puglia Le bianche strade medievali di Locorotondo (Photo: Emicristea/Dreamstime) L a p r o f u m a t a e c o l o r a t a tradizione di festeggiare i limoni a Monterosso LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA BORGHI

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