L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-2-2024

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veniamo". Ci trasmette la memoria del presente, che diventa strumento per capi- re le radici, il passato da cui veniamo. Campi assolati, colori e frutti della terra, lavoro e normalità, cavalli, agnelli, bovini e pascoli, mandorli, ulivi e pomodori. Nelle sue foto si vede quello che non mettiamo in primo piano, quello che è assente nella percezione che abbiamo del- l'oggi, ma quel mondo "anti- c o " , c o n t a d i n o , f a t t o d i terra, sole e fatica, non solo c'è da sempre ma è sempre lì a farci da base. Lettera dell'editore NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ GIOVEDÌ 2 MAGGIO 2024 www.italoamericano.org 3 L'Italo-Americano IN ITALIANO | L a fotografia ha il pregio di mostra- re dettagli che nel quotidiano solita- mente sfuggono, aiuta a ricordare, consente di vedere come si era solo poco tempo fa. Mostra emo- zioni e pensieri, esplicita ciò che ha colpito il fotografo, il motivo per cui un'inquadra- t u r a , u n s o g g e t t o , u n momento è stato scelto tra i mille a disposizione e quell'i- stante diventa sublime per- ché esattamente lì, chi ha scattato la foto, ha visto, ha sentito, ha intuito qualcosa di speciale. Quando Joe Vitone è arri- vato per la prima volta in Puglia lo ha fatto per tenere u n s e m i n a r i o s u u n a s u a personale, per spiegare un lavoro fotografico che aveva fatto a casa sua, ad Akron, in Ohio. Un luogo molto diver- so da quello che ha trovato nel sud dell'Italia da dove però, agli inizi del Novecen- to, erano partiti i suoi nonni paterni. Quando è arrivato in Puglia, è andato a cercare i luoghi della sua famiglia, "come in un pellegrinaggio" ha detto, come un perfetto "turista delle radici". Ha cer- cato quel passato che nel frattempo era profondamen- te cambiato, fino ad accor- gersi che i luoghi conservano molte tracce di quello che sono stati. Così tante fotografie che alla Puglia mancano del suo passato, che Vitone stesso non aveva trovato nell'al- bum dei ricordi della sua famiglia, le ha incredibil- mente ritrovate nelle foto fatte in questi ultimi anni. L e i m m a g i n i d e l p a s s a t o cioè, sono identiche a quelle che ha scattato lui. Non per- ché ha fatto un viaggio nel tempo o perché in Puglia l'o- r o l o g i o s i s i a f e r m a t o . Tutt'altro! Anzi, con fastidio, V i t o n e h a t r o v a t o t r o p p e cose del presente, della vita moderna nel paesaggio rura- le lasciato agli inizi del seco- lo scorso dai nonni. Cose che h a n n o i n v a s o m a l a m e n t e luoghi che ai tempi doveva- no essere veramente belli. Poi però guardando bene, con l'occhio allenato ai parti- colari che ha un fotografo, si è accorto che alcune cose brillano sì con i colori vitali di oggi, ma sono identiche a momenti antichi. Un esem- p i o s u t u t t i : l a s a l s a d i pomodoro che in campagna si prepara abitualmente in casa è fatta oggi come allora, e il rosso succoso che ribolle nelle pentole prima di goc- c i o l a r e n e i b a r a t t o l i , è l o stesso di ieri. La fatica del lavoro contadino che suo nonno a un certo punto deci- se di lasciarsi alle spalle per- ché non bastava mai per sfa- m a r e m o g l i e e f i g l i , è l a s t e s s a o g g i . C o s ì c o m e l e distese verdi di frumento mosse dal vento ieri come o g g i : c a m p i i n f i n i t i c h e ondeggiano e lasciano pre- gustare il profumo del pane. I girasoli, il bestiame da alle- vare, gli odori della stalla, la lanosità delle pecore. Eppu- re il mondo antico abbando- nato dal nonno è scomparso, tra macchine agricole e pale eoliche. Curiosamente, mentre le osservi, le fotografie di Vito- ne diventano memoria di ieri ma anche di oggi, che domani sarà un altro passa- t o . L a s u a e s p e r i e n z a d e i luoghi diventa a sua volta testimonianza. Il suo turi- s m o d e l l e r a d i c i d i v e n t a i n n e s t o d i u n a n u o v a coscienza del tempo, della cultura, dell'identità. Se invece di concentrarci c o s ì t a n t o s u l p r e s e n t e e sulle immagini che scorria- mo sugli smartphone, consi- derassimo un orizzonte un po' più ampio ovvero capace di ricordarsi di ciò che siamo stati, ci accorgeremmo di quanto passato vive attorno a noi e coglieremmo tracce e somiglianze con eventi già accaduti. Ci accorgeremmo di essere più simili a ciò da cui spesso rifuggiamo, pen- sandoci più moderni, più intelligenti o smart di chi è venuto prima di noi. Una mostra di fotografie c i d i c e a n c h e q u e s t o : andrebbe recuperato il tema della memoria personale, familiare, sociale. Perché se perdiamo la memoria di ciò che si è stati, perdiamo un pezzo della nostra identità ma anche il nostro essere ingranaggi nella continuità nel tempo. Però è curioso che per ricostruire il senso della Puglia di oggi o di un qualsiasi altro pezzo di Ita- lia, sia utile passare attra- verso lo sguardo di chi a questo territorio non appar- tiene. Vitone ha una cultura i t a l o a m e r i c a n a , u n ' e s p e - rienza internazionale, una formazione molto diversa da quella locale, eppure riesce a vedere meglio "da dove La lezione fotografica dell'italoamericano Vitone e quel turismo delle radici che restituisce memoria all'identità giancarlo.fadin@protravelinc.com Direct: 818-783-0208

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