L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-2-2024

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GIOVEDÌ 2 MAGGIO 2024 www.italoamericano.org 7 L'Italo-Americano IN ITALIANO | C tento, come ce l'aveva mio padre perché i miei nonni erano italiani quando lui è nato. Mia nonna non ha mai imparato l'inglese e non è mai diventata cittadina ame- ricana. Quale è la mia cultu- ra? Per gli italoamericani, se si può fare una generalizza- zione, la vita è una lezione in italiano. La maggior parte di noi ha l'orgoglio di essere italoamericano. P e r c h é è t o r n a t o i n Puglia? Sono venuto per la prima volta a Bari nel 2017 quando mi hanno invitato a tenere un seminario sulle fotografie raccolte in "Family Records" che avevo fatto alla mia fami- glia e a quella di mia moglie ad Akron, dove era arrivato mio nonno da Capurso. Mio padre mi ha detto che lui lavorava nei campi, nei frut- teti o nei vigneti, ma le fab- briche americane pagavano di più, potevi comprarti una casa e sfamare la famiglia, così è partito come molti altri che hanno fatto la dia- spora italiana. Meglio essere un "dago" ben nutrito che un c o n t a d i n o c h e m u o r e d i f a m e . I n q u e l l ' o c c a s i o n e sono andato a Capurso, da d o v e e r a n o p a r t i t i i m i e i nonni pochi anni prima della nascita di mio padre. La mostra è stata un modo per conoscere le sue origini ma, viste le fotografie, è andato al di là dei legami familiari perché ha ritratto il ter- ritorio. Sono venuto in Puglia per sapere di più del posto da cui era partita la mia famiglia, n o n t a n t o p e r s c o p r i r e parentele. Ho trascorso lo scorso Natale a Capurso con la famiglia di mia cugina che i n v e c e è a p p a s s i o n a t a d i ricerche genealogiche. Vole- vo conoscere meglio i luoghi. Mi interessa molto la cultura di un posto e la gente che lo abita. A n c h e s e o g g i s i descriverebbe più come una meta turistica, in passato la Puglia era una regione profondamente agricola. M a a n c o r a o g g i è u n a regione agricola e l'ho foto- g r a f a t a p e r c o m e è o r a , anche se è molto diversa da come era in passato. Non ho cercato cose del passato. Ho voluto mostrare la situazione per come è adesso. Ad esem- pio, il paesaggio tradizionale è scomparso ma non com- pletamente. Lo si vede nel- l'Alta Murgia: la terra è la stessa ma sul fondo ci sono le pale eoliche. È un panora- ma molto differente dalla Puglia di qualche anno fa. C'è una foto di persone che fanno la passata di pomodo- ro: sarebbe stata possibile scattarla, esattamente così, cento anni fa perché è un'im- magine molto tradizionale ma c'è gente in campagna che la fa ancora seguendo il processo manuale, mentre a Bari si va al supermercato e si compra una buona passata industriale. Mi piace l'idea che in campagna ci sia chi mantenga vivo il processo tradizionale, che non perde e non dimentica il passato, la sua cultura. Oppure c'è la foto del girasole con le pale eoliche: l'ho scattata perché mi sembrava interessante l'i- dea che la pala si muove per seguire il vento come il gira- sole, che si gira per seguire il sole. La natura impone cam- biamenti sui girasoli come sulle pale eoliche. Ci sono molti sguardi nelle sue foto, anziani e giovani insieme. Tonino e sua nipote è una foto bellissima, mostra la relazione forte della famiglia tra le generazioni. Io stesso ho nipoti ma non ho la stessa opportunità di Tonino per- ché loro vivono a Pittsburg. Da noi le distanze sono enor- mi mentre in Puglia la fami- glia è vicina e le persone vivono vicine tra loro. Un'op- portunità: la vita passa velo- cemente. Può scegliere una foto che rappresenta l'anima e i l p a e s a g g i o d e l l a Puglia? Un altro aspetto tipico, spesso iconografico degli ita- loamericani è la religione e questo perché fa parte della nostra cultura. La mia gene- razione è cattolica e ha fre- quentato scuole cattoliche e la religione fa parte della n o s t r a c u l t u r a f a m i l i a r e . R i c o r d o q u a n d o c o n m i o padre Salvatore siamo andati da Akron a Cleveland e al lago Erie per una processio- n e c o n l a M a d o n n a , u n a f e s t a i m p o r t a n t e p e r l a comunità italoamericana e per noi. In Puglia ho scattato una foto alla Madonna del bosco di Panni, vicino Fog- gia, non perché la processio- ne era folkloristica ma per- c h é e r a s e n t i t a , c ' e r a u n legame profondo, proprio come quello con la terra. A Panni, terra di terremoti, c'è una venerazione importante. P o r t a n o l a s t a t u a d e l l a Madonna due volte l'anno dalla chiesa a una cappella a 5 km nel bosco per prender- ne la benedizione e perché protegga Panni dai terremoti, poi la riportano in chiesa. N e l l a f o t o m a n c a l a t e s t a d e l l a M a d o n n a , n o n p e r insufficiente rispetto da parte mia ma perché ho messo a fuoco gli uomini che la porta- no, perché lottano tra loro per portarla. Io stesso ho smesso di scattare foto per portarla per un pezzo della processione. Era importante per me. Descrivendo la Puglia dice che è "numinosa", cosa vuol dire? Puglia "numinosa", non l u m i n o s a , p e r c h é h a u n a connessione profonda tra la gente e la terra, un dialogo tra l'anima delle persone e lo spirito antico della terra, il "numen" dei latini. Come s c r i v o n e l c a t a l o g o d e l l a mostra, se ti dicessero che i muri di pietra, i recinti e i rifugi che dividono e punteg- giano i campi sono naturali, potresti crederci: sembrano crescere in modo così natura- le dalla terra. Perché più che opere dell'uomo sembrano fatte della natura. Allo stesso modo le perso- ne che lavorano e plasmano quella terra possono sembra- re manifestazioni di uno spi- rito ricco e antico che permea la regione. Per quanto impe- gnativa possa essere la vita quotidiana in campagna, la forza e la grazia di chi la col- tiva e la poesia degli spazi che creano attraverso la col- tivazione, possono offrire uno scorcio del divino a colo- r o c h e g u a r d a n o . B e l l a Puglia. Gente meravigliosa. Dove la poesia è diventata terra. Nelle sue foto c'è un anche un legame con il presente come nel ritrat- to della futura mamma in un campo: è la "terra madre" che lega l'antico e il futuro? Sì esattamente ma c'è un legame anche nella foto del ragazzo con il grano antico Senatore Cappelli o la ragaz- za che sembra uscita da un dipinto di Botticelli con i grappini di mandorle tra le mani. Sembrano il "futuro" dell'Italia. Oggi molti giovani hanno interesse per la terra e tornano a fare gli agricoltori dopo essere stati all'univer- sità. La connessione tra pas- sato e futuro è molto impor- tante per me. Le mie non sono le foto di un turista ma nemmeno di un italiano nati- vo. Sono il punto di vista di un italoamericano. Vengo con umiltà ma vengo a fare osservazioni. La distanza a i u t a a v e d e r e m e g l i o l a Puglia. Ad esempio, la pre- s e n z a d e g l i s t r a n i e r i n e i campi per me è stata impor- tante per includere gli operai agricoli perché la maggior parte dei pastori, oggi, non sono più italiani ma norda- fricani o indiani. NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ "In Puglia – spiega Vitone – c'è una connessione profonda tra la gente e la terra, un dialogo tra l'anima delle persone e lo spirito antico della terra" CONTINUA DA PAGINA 5 Un suonatore di fisarmonica, strumento tradizionale e antico (Photo courtesy of Joe Vitone) Al lavoro nel caseificio, oggi come 100 anni fa (Photo courtesy of Joe Vitone)

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