L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-16-2024

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vi è nato e vi ha vissuto prima di lasciarlo per trovare una dimensione più favorevole alla propria crescita sociale ed economica. Da occidente a oriente, partecipano al Festival borghi di ognj provincia e, se pur a c c o m u n a t i d a u n a b a s e comune – la terra, gli usi e i costumi – dell'isola, ogni tappa riserverà stupore con i suoi monumenti artistici, o le chiese, o un panorama, o un castello, o una pietanza a base di cibi genuini preparati con ingredienti e prodotti della terra "a chilometro zero", dal sapore che incanta il palato anche il meno abituato ai sapori antichi e genuini. E allora ci si potrà perdere ascoltando un concerto in un eremo al calar del sole o a girare per le stanze di un castello arabo o a percorrere la Via Francigena; oppure sostare in un museo o nella bottega di un artigiano che svolge un mestiere che solo qui continuano a esercitare; oppure assaggiare un cibo che solo qui puoi trovare. Tra le mete, non le elen- cheremo tutte, non può non essere visitata Centuripe, nella provincia di Enna che, vista dall'alto, ha l'aspetto dell'uomo vitruviano di Leo- nardo da Vinci oppure di una stella marina. Le catena mon- tuosa delle Madonie che com- prende undici borghi tra cui GIOVEDÌ 16 MAGGIO 2024 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | 13 S e pur nell'aspetta- tiva di un futuro migliore molti sici- liani nel corso di almeno un secolo e mezzo hanno lasciato la pro- pria terra, è sicuro che non l'hanno dimenticata. Certo, si sono integrati molto bene nelle nuove nazioni, città, luo- ghi, e si sono inseriti nel tes- suto sociale spesso con suc- c e s s o d i c a r r i e r e e d i attestazioni di stima. Così le generazioni si sono succedute ma nel cuore di coloro nelle cui vene scorre sangue sicilia- no, il richiamo può essere molto forte e così, consapevoli di ciò, da quattro anni si svol- ge, in Sicilia appunto, il " Bor- ghi dei Tesori Roots Festival" che per questa edizione è legata all'Anno del Turismo delle Radici, progetto del Ministero degli Esteri italia- no, attraverso la sua "anten- na" territoriale, Italea Sicilia, il cui nome vuole appunto ricordare che, pur togliendo una talea da una pianta, men- tre la stessa rimane e conti- nua a germogliare, la talea avrà una nuova vita e darà nuovi frutti se piantata in un terreno fertile. Prendendo spunto da questa similitudine tra l'emigrato e la talea, è stato scelto un gadget che propone fogli di carta biode- gradabile che contiene semi s c e l t i c o n l a c o n s u l e n z a dell'Orto Botanico di Paler- mo, giardino scientifico del- l'Università del capoluogo regionale siciliano e che nel 2025 compirà 230 anni. L'A- teneo palermitano è partner del progetto, così come lo è anche la Fondazione Sicilia. Mettere la carta sul terreno, innaffiare, e le essenze dei borghi fioriranno! O c c a s i o n e g h i o t t a p e r immergersi nelle realtà che sanno di un tempo passato per ricordare antiche abitudi- ni, usanze, arti e mestieri ma anche luoghi di infinita bel- lezza e di struggente realtà c h e a b b r a c c i a p a n o r a m i , curiosità, gastronomia, storia, folklore, arte e tutto ciò che fa di ogni luogo un'entità parti- colare. Così chi, dal 10 al 26 maggio, nei giorni di venerdì, sabato e domenica, avesse voglia di tuffarsi nelle pieghe dei ricordi, può trovarsi a far visita e ad assaporare le tradi- zioni e le peculiarità più inte- ressanti dei 46 borghi che aderiscono all'iniziativa; potrà vivere esperienze incompara- bili. Sarà, per chi torna o viene per la prima volta in visita in questi luoghi, una immersione nel mondo di chi le Petralie, Sottana con la sua centrale elettrica Catarratti e Soprana dove si potranno accarezzare le caprette ma sarà possibile anche visitare il m u s e o d o v e s i t r o v a n o l e sculture "Sotto Sale" nella miniera dell'Italkali(Società I t a l i a n a S a l i A l c a l i n i c h e o p e r a n e l g i a c i m e n t o d i Petralia per estrarre il sale); Baucina che apre il santuario di Santa Fortunata ma dove le donne del luogo preparano uno sfincione(sorta di pizza ma a pasta morbida e alta) molto particolare; Valledol- mo che apre ai visitatori lo Stagnone, quasi una cattedra- le dell'acqua ma i cui giovani abitanti hanno preso in carico le aziende di famiglia produ- cendo olio, vino e pomidoro "siccagno"(secco) che cresce anche in mancanza d'acqua; a Bompietro si potrà incontrare un avvocato che stanco della sua vita, ha deciso di rimette- re in attività un vecchio casei- ficio; Geraci Siculo dove, per- dendosi tra chiese e palazzi, si arriva allo spettacolare "Salto dei Ventimiglia", piattaforma i n m a t e r i a l e t r a s p a r e n t e , sospesaa nel vuoto, da cui si domina un panorama mozza- fiato con l'emozione di stare sospesi per aria. Gangi, le cui case sono "spalmate" sulla montagna alta mille metri, d e l i z i o s o e i n t a t t o b o r g o medievale; Collesano, il cui castello da poco riaperto, porta alla scoperta dei suoi misteri e propone un'espe- rienza unica nel suo genere: fare yoga con le mucche. E che dire delle "minne di vergini" (mammelle di vergi- ni) dolce tipico ed esclusivo di Sambuca di Sicilia e del cor- redo funerario della Tomba della regina di Monte Adra- none, da poco restituito alla cittadina dal Museo Archeo- logico Salinas di Palermo?! Esperienza immancabile e altamente rappresentativa a Montevago, per la sua memo- ria sempre viva del terremoto del 1968 che ha saputo tra- sformare il ricordo di quei giorni tristissimi in un museo a cielo aperto con murales dal forte significato etico. Custo- n a c i , c o n l e s u e c a v e d i marmo e la grotta Mangiapa- ne dove le botteghe artigiane fanno mostrra di sé con le rappresentazioni dei mestieri e che a Natale vi si svolge il Presepe vivente. Fa parte di questi itinerari del ricordo – ci piace chiamar- li così – anche Contessa Entel- lina (Kuntisa) dove la lingua parlata è l'Arbereshe; Giulia- na, con il Castello federiciano. A Prizzi sarà possibile visitare l'archivio comunale con i documenti dei cittadini del- l'Ottocento e degli emigrati. Chi avrebbe mai pensato che a Chiusa Sclafani le suore bene- dettine dell'Abbadia distillava- no profumi? E che a Bisacqui- no, luogo di provenienza della famiglia del regista Frank Capra, esiste la più antica bot- tega artigiana di orologiai che si è trasformata in museo del tempo? A Burgio, invece, si potrà scoprire come si fonde una campana e pure che nella cripta dei Cappuccini si trova- no delle mummie meglio con- servate dell'isola. Siculiana, luogo di provenienza del pilo- ta di Formula 1 Ayrton Senna a cui è dedicato un nuovo museo, città degli innamorati e dei tramonti; Calascibetta, per gli appassionati di archeo- logia, può mostrare necropoli a grotticelle, villaggi bizantini e carceri medievali. Arrivando all' estrema punta a sud est della Sicilia, a Portopalo di Capo Passero, è d'obbligo una visita, in barca, sull'isoletta che la fronteggia dove si incontrano due mari, lo Jonio e il Mediterraneo e dove si trova il telescopio marino più grande del mondo. Sono ancora tante le sor- prese che i 46 borghi dell'isola riservano ai visitatori ma ogni cittadino siciliano che vive o ha vissuto in questa terra o che è la terra dei propri ante- nati, troverà in fondo al suo cuore il giusto motivo per fare un passo indietro nel tempo per riassaporare la dolcezza della propria nostalgia o, come recita la lingua porto- ghese, saudade. SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO Oltre le cartoline: I borghi siciliani dei tesori nascosti Il paese di Centuripe, in provincia di Enna (Sicilia) ha origine romane. In basso a sinistra, la cittadina di Gangi (Photos: Emily Wilson/Dreamstime)

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