L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-16-2024

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1520921

Contents of this Issue

Navigation

Page 33 of 39

GIOVEDÌ 16 MAGGIO 2024 www.italoamericano.org 34 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI Recuperati dai Carabinieri e riconsegnati al Museo delle Civiltà di Roma due rari reperti mesoamericani I due preziosi reperti della civiltà mesoamericana (Ph courtesy Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Venezia) Con il più grande database al mondo, da 55 anni l'Italia restituisce l'arte rubata A l Museo delle Civiltà di Roma, il comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Venezia ha consegnato due importanti reperti archeologici mesoamericani: il pendente in oro a doppia figura della cultura del Gran Coclé di Panama (650- 1520 d.C.) che raffigura due guerrieri in atto di ostentare, cia- scuno, un'insegna da guerra e un lancia-dardi. Il reperto è verosi- milmente parte di un corredo funebre di un personaggio di alto rango, un capo, un sacerdote o uno sciamano. A fronte della raf- finata fattura, della rarità nelle raccolte italiane e della rilevante testimonianza dell'arte preco- lombiana dell'America Centrale, è stato dichiarato l'interesse par- ticolarmente importante previsto dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Vi è poi la statuina fittile appartenente alla cultura Nayarit, Messico nord-occidentale (100 a.C. - 300 d.C.), anch'essa parte di un corredo funerario, realizza- ta con ceramica d'impasto ros- siccio, a cottura ossidante, con ingobbiatura in bianco crema e pittura in rosso. Rappresenta una figura femminile inginocchiata, con gli arti superiori (quello destro è mancante) abbozzati e protesi in avanti. La figura è ornata da una collana, a più giri, di grani circolari sempre in rosso, e da un ornamento nasale a forma di mezza luna. Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Venezia, sono state avviate nell'ottobre 2020, nell'ambito di un'attività ispettiva della Soprintendenza per il Comune di Venezia e Laguna, con cui i Carabinieri Tpc collaborano. A seguito della verifica di diversi beni d'interesse culturale, custo- diti presso un prestigioso palazzo veneziano, i due reperti mesoa- mericani, insieme ad altri 33 beni d'interesse archeologico, sono stati sottoposti a sequestro. Dagli accertamenti sono emerse ipotiz- zabili responsabilità penali a carico di un soggetto deceduto, per i reati di ricettazione e messa in circolazione di beni contraffat- ti. Il Tribunale di Venezia ha disposto la confisca dei beni, di cui 2 sono stati assegnati al Museo delle Civiltà di Roma, 33 alla Soprintendenza di Venezia. Tra questi un ushabti egizio. Il contrasto al traffico illecito dei reperti archeologici rappre- senta una delle direttrici investi- gative che il Nucleo dei Carabinieri Tpc porta avanti. La restituzione al patrimonio pub- blico di questi beni che hanno valore di testimonoi di civiltà, riporta alla fruizione collettiva oggetti che narrano la storia di territori e comunità. " Il Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale dell'Arma dei Carabinieri è una delle eccellenze più rappre- sentative dell'Italia. Ogni giorno, da 55 anni, gli uomini e le donne del Tpc sono i più strenui custodi del patrimonio della Nazione. Grazie al loro supporto, il mini- stero della Cultura - si legge in una nota che celebra l'istituzione del nucleo di specialisti il 3 mag- gio 1969 - sta continuando, con decisione e impegno, a recupera- re il vasto patrimonio culturale illecitamente sottratto nel tempo". L'Italia è stata la prima nazio- ne al mondo a disporre, prima della Convenzione Unesco del 1970 che consigliava agli Stati di adottare misure finalizzate a con- trastare l'acquisizione di beni illecitamente esportati e favorire il recupero dei beni trafugati, di un reparto specializzato, dedito alla sicurezza e alla salvaguardia del patrimonio culturale e pae- saggistico. Il Comando alle dipendenze del ministero della Cultura, dispone di 300 militari specializ- zati che, in collaborazione con le (Ph courtesy Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari) altre forze di polizia, si occupa di rimpatriare beni culturali sottratti o esportati illecitamente dal terri- torio nazionale, di individuare violazioni di norme che tutelano il paesaggio, di verificare le misure di sicurezza anticrimine in musei, biblioteche, archivi e di effettuare servizi di prevenzione dei reati in aree archeologiche sensibili. Nel 2023 ha recuperato 105.474 opere d'arte per un valo- re di 264.055.727 euro. Dalla sua istituzione ha restituito oltre tre milioni di beni culturali ai legitti- mi proprietari. I militari del Comando, dal 1980, gestiscono la "Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti", un siste- ma che contiene documenti su ogni attività repressiva e preven- tiva nei confronti del patrimonio culturale e informazioni descrit- tive e fotografiche sui beni da ricercare di provenienza italiana ed estera. Con più di 7.900.000 oggetti, di cui 1.200.000 da recu- perare, e più di 770.000 immagi- ni memorizzate, è il più grande database mondiale dedicato al patrimonio illecitamente sottrat- to.

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-5-16-2024