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17 GIOVEDÌ 16 MAGGIO 2024 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | IMPRESA ITALIA ECONOMIA AFFARI AZIENDE N ella cittadina di B e v a g n a , i n U m b r i a , t r o - v i a m o u n e s e m p i o d i artigianato Made in Italy di lunga durata, fondato quasi 8 0 0 a n n i f a . L a C e r e r i a Medievale di Bevagna, fondata nel 1250, porta avan- ti la sua età con disinvoltura. Nell'ambito della più ampia iniziativa culturale del Mer- cato delle Gaite, questo laboratorio fa rivivere l'antica arte della lavorazione delle candele, preservando tecni- che che risalgono al Medioe- vo. Con la sua storia e il suo impegno per la tradizione, la Cereria incarna l'eccellenza artigianale e riflette il profon- do rispetto per la tradizione per cui l'Italia è conosciuta. Questo laboratorio, parte integrante della comunità locale e della sua storia, offre u n a f i n e s t r a s u l p a s s a t o dimostrando come le prati- che storiche possano essere preservate e adattate ai tempi moderni. Qui, lo spirito del " M a d e i n I t a l y " t r a s p a r e a t t r a v e r s o l ' i m p e g n o n e l mantenere l'autenticità delle tecniche medievali abbrac- ciando valori contemporanei come la sostenibilità e l'e- ducazione. Le origini della Cereria Medievale sono profonda- m e n t e l e g a t e a l l a s t o r i a m e d i e v a l e d i B e v a g n a . Durante il Medioevo, questa piccola cittadina umbra era un fiorente centro commer- ciale, rinomato per i suoi mercati e le fiere, che attira- vano mercanti da tutta la regione. Tra i tanti mestieri praticati, la produzione di candele era un'industria vita- le, spinta dalla necessità di avere luce in un'epoca in cui l'elettricità era lontana secoli. Oggi la Cereria Medievale continua ad utilizzare metodi tradizionali nella produzione delle candele. Gli artigiani del laboratorio utilizzano cera d'api di provenienza locale e stoppini di canapa naturale, seguendo un meti- coloso processo di fusione, colatura e modellatura della cera attorno allo stoppino. Un paio di anni fa, Marco Gasparrini della Cereria ha parlato a Vogue Italia della bellezza del suo lavoro e ha spiegato come lui e i suoi col- l e g h i a r t i g i a n i u t i l i z z i n o ancora le antiche tecniche per produrre, tra le altre, le tipiche candele duplero del laboratorio: creazioni a dop- pio stoppino conosciute per la fiamma più brillante e la durata di combustione più lunga. Gasparrini ha anche parlato del senso di meravi- glia che prova quando finisce una candela "fatta attraverso molti passaggi e molte ore di lavoro", dopo di che ha anco- r a l a s e n s a z i o n e c h e " l a m a g i a s i r i p e t a d i n u o v o , quasi come se non avessi mai fatto una candela prima". Il bello è che anche noi p o s s i a m o v i v e r e q u e s t a magia, dato che il laboratorio è a p e r t o a i v i s i t a t o r i d a l lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13. Qui è facile ritrovarsi trasportati nel tempo, affa- scinati dall'atto semplice ma profondo della produzione tradizionale delle candele. Nell'ambito dell'annuale festival Mercato delle Gaite, la Cereria Medievale diventa u n c e n t r o d i a t t i v i t à e apprendimento. Il festival, che ricrea l'atmosfera di un mercato medievale, presenta vari artigiani che mettono in mostra le loro abilità. Per la Cereria si tratta di un'occa- sione per mostrare ad un vasto pubblico il processo di realizzazione delle candele, coinvolgendo sia la gente del posto che i turisti in laborato- ri interattivi. Queste sessioni consentono ai partecipanti di osservare e anche di prende- re parte alla creazione delle proprie candele, fornendo un'esperienza pratica dei mestieri storici. Ma l'impegno della Cere- ria Medievale nel preservare l'artigianato medievale va oltre la mera produzione; il laboratorio è attivamente coinvolto in progetti didattici e di ricerca volti a promuove- re una più profonda com- prensione della vita medieva- le. Questo percorso formativo prevede collaborazioni con scuole e organizzazioni cultu- r a l i l o c a l i e l ' o b i e t t i v o è duplice: mostrare alle gene- razioni più giovani e al gran- de pubblico i segreti di un antico mestiere profonda- mente legato al territorio e garantire che questo patri- monio di know how possa essere tramandato alle gene- razioni future attraverso l'e- ducazione e la divulgazione. La Cereria Medievale di Bevagna si presta anche alla sensibilità moderna e alle preoccupazioni sulla sosteni- b i l i t à . L ' u s o d i m a t e r i a l i naturali come cera d'api e c a n a p a i n c o n t r a i v a l o r i ambientali contemporanei, f a c e n d o a p p e l l o a q u a n t i danno valore ai prodotti eco- logici e artigianali. Inoltre, il workshop contribuisce all'e- c o n o m i a l o c a l e f o r n e n d o opportunità di lavoro e atti- r a n d o t u r i s m o , c h e a s u a volta sostiene altre imprese e servizi locali. L ' i n v e n z i o n e d e l radar, acronimo di Radio Detec- t i o n a n d R a n - ging, è uno svi- l u p p o c h i a v e n e l l a tecnologia con significative applicazioni militari e civili. S e b b e n e l o s v i l u p p o d e l radar sia stato uno sforzo collaborativo che ha coinvol- to molti scienziati e Paesi, all'inizio il lavoro fondamen- tale del nostro Guglielmo Marconi ha svolto un ruolo cruciale. Marconi, nato a Bologna nel 1874, è noto soprattutto per il suo lavoro pionieristi- co nella trasmissione radio a lunga distanza e nella tele- grafia senza fili. I suoi espe- rimenti tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo dimo- strarono che le onde radio potevano essere utilizzate p e r l a c o m u n i c a z i o n e s u grandi distanze, gettando le basi per futuri sviluppi nella tecnologia delle onde radio. Infatti, la sua invenzione del telegrafo senza fili rivo- luzionò la comunicazione e gli valse il Premio Nobel per la fisica nel 1909. I contributi di Marconi furono determinanti nello sviluppo del radar: all'inizio del 1900, Marconi condusse esperimenti che rivelarono come le onde radio potevano riflettersi sugli oggetti, por- tandolo a speculare sulla possibilità di rilevare navi e altri ostacoli utilizzando le onde radio. La dimostrazio- ne di questo concetto ha for- nito il primo approfondi- mento sulle potenzialità del radar. Con l'avanzare della tecnologia radio, Marconi continuò a spingersi oltre i limiti, e i suoi esperimenti con le onde radio e le loro proprietà ispirarono ulterio- ri ricerche sulle loro applica- zioni, compreso il rileva- mento e la portata. Il suo lavoro, in altre parole, gettò le basi teoriche per l'utilizzo delle onde radio per rilevare oggetti a distanza, concetto che sarebbe poi diventato il fulcro della tecnologia radar. Lo sviluppo della tecnolo- gia radar subì un'accelera- zione negli anni '30 e '40, con contributi significativi da parte di diversi Paesi, in particolare del Regno Unito d o v e S i r R o b e r t W a t s o n - W a t t , s p e s s o d e f i n i t o i l padre del radar, fece pro- gressi sostanziali. Tuttavia, furono i primi lavori di Mar- coni a fornire la comprensio- ne essenziale del comporta- mento delle onde radio su cui Watson-Watt e altri si basarono. Durante la seconda guer- ra mondiale, la tecnologia r a d a r , b a s a t a s u g l i s t e s s i principi esplorati per primo da Marconi, fu rapidamente sviluppata e utilizzata sia dalle potenze alleate che dal- l'Asse. Dopo la fine del con- flitto continuò ad evolversi e trovò numerose applicazioni civili, tra cui il controllo del traffico aereo, le previsioni meteorologiche e la naviga- zione marittima. Il contributo del nostro Guglielmo Marconi è stato indispensabile per lo sviluppo del radar (sopra, in un'illustrazione) (Photo: Selestron76/Dreamstime) Anche l'artigianato storico fa parte del nostro Made in Italy: la Cereria Medievale di Bevagna La cittadina medievale di Bevagna, in Umbria (Photo: Massimo Scacco/Dreamstime) Il Radar: un altro simbolo della genialità di Marconi