L'Italo-Americano

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GIOVEDÌ 16 MAGGIO 2024 www.italoamericano.org 7 L'Italo-Americano IN ITALIANO | C campo", spiega Craievich. "Gli studi odierni affermano che fu lei la prima a com- prendere le possibilità offerte d a l l ' a v o r i o p e r d i p i n g e r e miniature, sostituendolo con mezzi tradizionali come il rame o la pergamena, elevan- do così una tecnica fino ad allora artigianale. Lo tra- sformò in una vera arte". Tali dipinti su piccola scala richiedevano tecniche sofisti- cate e innovative. Carriera c o m b i n a v a i t r a d i z i o n a l i acquerelli trasparenti e la tempera, una pittura opaca e densa in cui i pigmenti veni- vano macinati con polvere di gomma arabica mescolata nell'acqua calda come legante per i colori. Queste tecniche hanno dato ai suoi dipinti un maggiore impatto. L'innovativa pastellista veneziana era contempora- nea di Canaletto e Tiepolo. Nel 1705 fu ammessa come "pittrice e miniatrice vene- ziana" all'Accademia di San Luca in Roma. N e g l i a n n i s u c c e s s i v i divenne una celebrità inter- nazionale per i suoi ritratti a pastello, che la portarono a visitare le capitali e le corti europee negli anni Venti e T r e n t a d e l S e t t e c e n t o . S i affermò in Inghilterra, Ger- m a n i a , F r a n c i a , O l a n d a , Danimarca, Austria e Scandi- navia. Durante il suo soggior- no a Parigi, tra il 1720 e il 1721, contribuì a stabilire la moda della pittura a pastello che sbocciò in Francia nel XVIII secolo. Nel 1721, quan- do fu ammessa all'Académie R o y a l e d e P e i n t u r e e t d e Sculpture, realizzò a pastello e in miniatura diversi ritratti di Luigi XV e di importanti m e m b r i d e l l ' a r i s t o c r a z i a francese e britannica. Il suo diario a Parigi mostra un fre- netico programma di incontri con persone da ritrarre: ad esempio, la mattina del 2 ottobre 1721, scrive: "Ho pro- messo una seduta con un inglese per la sesta volta". Dopo il soggiorno formati- vo a Parigi, Carriera realizza la serie figurativa allegorica dei quattro continenti allora conosciuti. Il suo famoso ritratto dell'America appar- tiene a questo set. Il dipinto raffigura la personificazione femminile dell'America: si tratta di un luminoso pastello su carta montato su tela con- servato al National Museum o f W o m e n i n t h e A r t s d i Washington D.C. Una bellis- sima giovane donna, chiara- m e n t e n a t i v a a m e r i c a n a , porta una lancia nella mano destra. Tra i suoi capelli c'è un nastro ingioiellato ornato di piume. Un orecchino pen- dente le abbellisce il viso. Sulla schiena porta una fare- tra piena di frecce. A n c h e s e C a r r i e r a n o n nacque tra gli agi – suo padre era un burocrate e sua madre era una "merlettaia", una ricamatrice – i suoi genitori riuscirono a sbarcare il luna- rio perché Carriera ricevette un'istruzione inimmaginabile per la maggior parte delle donne del suo tempo. Parlava correntemente latino, france- se e inglese. Sapeva suonare strumenti come le sue due sorelle, che erano musiciste. La brillante ritrattista fu una meticolosa maniaca del lavoro che scelse di rimanere single per creare la propria vita e capì chiaramente ciò che voleva: dipingere. "Car- riera rimase ostinatamente n u b i l e p e r t u t t a l a v i t a e seppe conquistare per sé e per la sua famiglia femminile (la madre Alba e soprattutto la sorella Giovanna) un'esi- stenza agiata e borghese, basata sul lavoro", spiega Maria Cristina Gribaudi, pre- sidente della Fondazione Musei Civici di Venezia. Non ha mai avuto né volu- to un mecenate, il che le ha permesso di mantenere una c o m p l e t a a u t o n o m i a . I n qualche modo, è stata una donna che si è fatta da sola e una donna d'affari indipen- dente, oltre ad essere un'arti- sta. Sebbene fosse estrema- mente riservata, teneva un diario e una voluminosa cor- rispondenza che offre indizi su come fosse la sua vita. Nelle sue 550 lettere scopria- mo una donna che sapeva discutere di nuovi ideali con artisti, principi e sovrani in v a r i e l i n g u e , r e s i s t e r e a richieste inopportune con garbata fermezza o avviare trattative ben informate su tariffe e tempi di consegna. Scopriamo un regno di raf- finatezza e arguzia rococò nello spettacolo veneziano. La s e l e z i o n e d i m i n i a t u r e e dipinti a pastello sono piene di dettagli, ornamenti, motivi e decorazioni. I colori sono puri, ricchi e vividi sulla pelle luminosa e lattiginosa dei s o g g e t t i . I t o n i m o r b i d i aumentano o diminuiscono lo spettro per ottenere un enig- m a t i c o g i o c o d i o m b r e e profondità. Del Grand Tour si ricorda il Ritratto di William Murray, marchese di Tullibardine, nobile scozzese a Venezia tra l'ottobre e il dicembre del 1710. Dal 1715 partecipò a tutte le insurrezioni giacobine fino alla sconfitta di Culloden nel 1746. Una volta catturato, lo portarono alla Torre di L o n d r a , d o v e m o r ì p o c o dopo. Tra i tanti esempi di ritratti psicologici meticolosamente dettagliati presenti in mostra, uno raffigura un attore tea- trale londinese, James Quin, che raggiunse l'apice del suc- cesso nel 1731. Anni prima, aveva ucciso due colleghi attori, uno in un duello dopo l'altro per una disputa riguar- dante la pronuncia del nome Catone. Alle pareti è appeso un ritratto di Philip Wharton. Q u i p r e d o m i n a i l f r e d d o azzurro argentato dei mantel- li. Un acquerello e una tem- pera su avorio raffigurano Bertie Norreys, politico ingle- s e T o r y m o r t o a P a d o v a . Un'altra miniatura riguarda William Ponsonby, secondo conte di Bessborough, politi- co britannico di origine irlan- dese. "Era a Venezia nel mag- g i o 1 7 3 7 , c i r c o s t a n z a c h e permetterebbe di considerare il ritratto in questione una delle ultime miniature esegui- te da Rosalba", spiega il cura- tore. Piccoli capolavori dal virtuosismo tecnico con cui ha realizzato i merletti, i tes- suti degli abiti o i bouquet flo- reali annodati tra i capelli o tenuti in grembo dalle signo- re. U n ' o p e r a a p a s t e l l o d i Rosalba Carriera intitolata Ragazza Tirolese o Tyrolese Lady è stata recentemente r i s c o p e r t a a T a t t o n P a r k , Cheshire, Inghilterra. È un ritratto a busto di una donna con un berretto foderato di pizzo nero, una camicia di p i z z o b i a n c o e u n v e s t i t o nero: il Victoria & Albert Museum di Londra ospita una versione dello stesso dipinto. Il Metropolitan Museum of Art di New York conserva una delle opere più esuberan- ti di Carriera: il ritratto a pastello di Gustavus Hamil- ton, un irlandese che visitò V e n e z i a n e g l i i n v e r n i d e l 1 7 3 0 e 1 7 3 1 c o n l ' a m i c o Edward Walpole, figlio del primo ministro inglese Sir Robert Walpole per assistere ai festeggiamenti del Carne- v a l e c i t t a d i n o . H a m i l t o n indossa un cappello, un velo, una maschera e un mantello corto noto come Bautista, tipico di queste celebrazioni veneziane. Carriera ha utilizzato strati di pastello bianco per creare quelle tonalità della pelle quasi traslucide su tutti quei volti incipriati di un bianco fantasma, che sono classica- mente familiari, profonda- mente espressivi e strani allo stesso tempo. La maestra del pastello rococò ha catturato l'essenza delle loro emozioni e perso- nalità. Era un genio nel rap- presentare il carattere e le emozioni umane e nel rac- chiudere dettagli incredibili nel più breve dei tratti pastel- lo. C'è una dimensione psico- logica nei suoi ritratti in posa. V i s t i o g g i , p a r l a n o d e l l e discussioni attuali sulla rap- p r e s e n t a z i o n e n e l l ' a r t e e mostrano una profondità di sentimenti che sopravvive tre secoli dopo. Nella bella casa-laborato- r i o d i S a n V i o , s u l C a n a l Grande, Carriera ha ritratto anche se stessa. Una cruda e moderna adesione alla realtà caratterizza i suoi autoritratti. I l G r a n d u c a C o s i m o d e ' Medici ne acquistò uno per la sua collezione di autoritratti di artisti oggi agli Uffizi. Ma il più famoso è l'ultimo, conser- vato alle Gallerie dell'Accade- mia di Venezia. Incoronata da una trionfante corona d'al- loro, Carriera si ritrae senza pietà come una vecchia, con i capelli grigi e spettinati. Il suo sguardo è triste, l'occhio destro annebbiato, indice di un grave problema alla vista. L'artista mette in mostra la sua disperazione esistenziale. Il suo instancabile lavoro l'a- veva portata alla cecità. NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ Alberto Craievich, direttore del Museo del Settecento veneziano dice che "Il nome di Rosalba è indissolubilmente associato al pastello, una tecnica che lei portò al massimo virtuosismo e che la rese rapidamente famosa" CONTINUA DA PAGINA 5 Rosalba Carriera, Madonna in preghiera, Venezia, Ca' Rezzonico, Museo del Settecento veneziano (Photo: Wikicommons/Public Domain)

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