L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-16-2024

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NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ www.italoamericano.org 9 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 16 MAGGIO 2024 L a Gioconda di L e o n a r d o , u n c a p o l a v o r o d e l R i n a s c i m e n t o italiano, affascina da tempo il mondo non solo con il suo sorriso enigmatico ma anche con i tanti misteri che la circondano. Se molta attenzione è stata tradizional- mente concentrata sull'iden- tità della donna dal sorriso complice - che si conferma essere Lisa del Giocondo - una raffica di ricerche recenti ha spostato l'attenzione sul paesaggio etereo dietro di lei. Due nuove teorie avvin- centi propongono risposte definitive, ma ci ricordano che nell'arte alcuni misteri rifiutano di essere risolti in modo chiaro. Nel maggio 2024, è emer- sa un'affermazione significa- tiva da parte di Ann Pizzo- r u s s o , g e o l o g a e s t o r i c a d e l l ' a r t e r i n a s c i m e n t a l e , c o m e r i p o r t a t o d a D a l y a Alberge su The Guardian. Pizzorusso afferma che il pae- saggio sereno che incornicia la Gioconda non è, in realtà, frutto dell'immaginazione artistica ma un luogo specifi- co: Lecco, sulle rive del Lago di Como in Lombardia, nel nord Italia. Combinando la sua esperienza in geologia con la passione per l'arte rinascimentale italiana, Piz- zorusso ha identificato diver- se caratteristiche geologi- c h e n e l d i p i n t o c h e h a abbinato ai punti di riferi- mento naturali di Lecco. Ha individuato il ponte Azzone Visconti del XIV secolo, le Alpi sud-occidentali e il Lago di Garlate, elementi noti per essere stati visitati da Leo- nardo cinque secoli fa. "Le somiglianze sono inne- gabili", ha dichiarato Pizzo- russo ad Alberge, entusiasta della sua scoperta. Ha critica- to le interpretazioni prece- denti perché si concentrava- no troppo restrittivamente sull'architettura come i ponti, che erano onnipresenti in tutta Europa. Ha invece enfa- tizzato le caratteristiche geo- logiche uniche di Lecco, in particolare le sue rocce calca- ree raffigurate in una tonalità grigio-bianca nel dipinto, un dettaglio che si allinea perfet- tamente con la reale geologia della zona. Eppure, mentre un miste- ro sembra svelato, un'altra teoria compete per essere accettata. In un rapporto contrastante di Tasos Kokki- nidis sul Greek Reporter, lo storico italiano Silvano Vinceti ha proposto che il ponte della Gioconda sia in realtà il Romito di Lateri- na in Toscana. Vinceti, che si è costruito una reputazione collegando le opere di Leo- nardo a luoghi specifici, ha condotto una ricostruzione virtuale del ponte e l'ha abbi- nato alla curvatura del fiume A r n o r a p p r e s e n t a t a n e l dipinto. Le sue conclusioni si sono basate su un'analisi approfondita di documenti storici e immagini moderne di droni, rafforzando la sua affermazione con prove fisi- che e documentali della fami- l i a r i t à d i L e o n a r d o c o n quell'area. E n t r a m b e l e s c o p e r t e hanno suscitato entusiasmo e polemiche all'interno delle comunità artistiche e accade- miche, sostenendo l'orgoglio locale e la prospettiva di un aumento del turismo nelle aree interessate. Tuttavia, le nette differenze nelle loro conclusioni evidenziano una sfida intrinseca nella ricerca storico-artistica: l'interpreta- zione delle prove visive e t e s t u a l i a t t r a v e r s o l e n t i moderne. Questi dibattiti sot- tolineano anche una verità più ampia su Leonardo da Vinci, che rimane l'epitome dell'ideale rinascimentale: l'artista come scienziato, che esplora e registra il mondo con meticolosa accuratezza. Leonardo era anche un mae- stro dell'ambiguità, che intrecciava strati di significa- to e mistero nelle sue opere, tanto che ancora oggi sfuggo- no a una piena interpretazio- ne. E s s e n d o i l d i p i n t o p i ù famoso del mondo, la Gio- conda è stata incessantemen- te studiata, celebrata, persino parodiata: il fascino per il suo sfondo dimostra che si esten- de oltre la figura di Lisa del Giocondo fino al paesaggio stesso che la incornicia. Un paesaggio che, visto attraver- so la lente di un geologo o di uno storico, rimane un segno del genio di Leonardo e della sua capacità di fondere il reale con l'immaginario in modi che ci costringono a continuare a guardare e a interrogarci. Ma questi dibat- titi sottolineano anche come Leonardo sia riuscito a inte- grare perfettamente arte e scienza nelle sue opere. Infi- ne, non dimentichiamo che non fu solo un pittore ma a n c h e u n i n v e n t o r e , u n o scienziato e un pensatore che o l t r e p a s s ò i c o n f i n i d e l l e discipline che cominciavano appena a definirsi nella sua epoca. Ma le recenti affermazioni riguardanti lo sfondo della Gioconda mettono anche in l u c e c o m e l a t e c n o l o g i a moderna e gli studi interdi- sciplinari possano migliorare la nostra comprensione del- l'arte storica. Le intuizioni geologiche di Pizzorusso e i ritrovamenti archeologici di Vinceti esemplificano come la scienza contemporanea possa o f f r i r e n u o v e p r o s p e t t i v e sulle opere d'arte rinascimen- tali, suggerendo una connes- sione tangibile e reale con le scene in esse raffigurate. Tut- t a v i a , i l l u s t r a n o a n c h e l a natura soggettiva di tali inter- pretazioni: la convergenza di documenti storici, analisi visive e dati scientifici apre possibilità ma crea anche un panorama in cui molteplici verità possono coesistere, riflettendo la complessità del- l'interpretazione della menta- lità e della visione di un'epo- ca passata. Per le comunità di Lecco e Laterina, queste interpreta- zioni hanno il potenziale di significativi impatti culturali ed economici, poiché l'identi- ficazione di questi luoghi con la Gioconda potrebbe attrarre turisti desiderosi di vedere la reale fonte di ispirazione del capolavoro di Leonardo. Que- sto fenomeno non è nuovo e lo sappiamo bene: il turismo a r t i s t i c o è d a t e m p o u n a parte vitale delle economie culturali, in particolare in Ita- lia. E se nell'arte c'è anche un po' di mistero, tanto meglio perché svelare i segreti del- l'arte attira non solo gli stu- diosi ma anche il grande pub- blico, incuriosito dall'idea di svelare misteri nascosti in bella vista da secoli. La narra- zione della scoperta e il segui- re le tracce in stile poliziesco dei passi di Leonardo creano una storia avvincente che fa a p p e l l o a l n o s t r o i n n a t o amore per l'ignoto, ma, per quanto cerchiamo risposte, non dovremmo dimenticare che c'è bellezza anche nell'ir- risolto. Quindi, mentre Pizzorusso e Vinceti offrono spunti intri- ganti che potrebbero avvici- narci alla comprensione del vero sfondo della Gioconda, ci ricordano anche che l'arte non è semplicemente una finestra per vedere il mondo, ma uno specchio che riflette la nostra fascinazione per l'i- gnoto. La Gioconda continua a incantare perché incarna il mistero e la complessità della stessa comprensione umana: è un capolavoro avvolto in strati di storia, scienza e spe- culazione che ci invitano a c o n t i n u a r e a g u a r d a r e , a interrogarci e a immaginare. Svelato l'ultimo segreto della Gioconda Lecco, sul lago di Como. Secondo studi recenti, la Mona Lisa sarebbe stata dipinta qui (Photo: MNStudio/Dreamstime)

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