L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-30-2024

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17 GIOVEDÌ 16 MAGGIO 2024 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | F u r o r e , p a e s e lungo la Costiera A m a l f i t a n a t r a Amalfi e Posita- n o , è q u a s i n a s c o s t o p u r s e i n b e l l a vista. Conosciuto come il paese che non c'è, è un insie- me di case sparse e angoli naturali unici che lo fanno sembrare un luogo uscito da una fiaba. Infatti, la geogra- fia e la conformazione uni- che fanno sì che Furore si c o n f o n d a n e l p a e s a g g i o naturale, cosa che gli confe- risce un'atmosfera davvero insolita, quasi mistica. Situato a circa 8 chilome- tri da Amalfi e circa 30 da Salerno, Furore si trova a 3 0 0 m e t r i s u l l i v e l l o d e l m a r e e o f f r e a i v i s i t a t o r i splendide viste sulla famosa costa su cui si affaccia. Il vil- laggio è accessibile tramite l a S t r a d a S t a t a l e 1 6 3 d i Amalfi e, sebbene la guida o f f r a v i s t e p a n o r a m i c h e , parcheggiare può essere una s f i d a , q u i n d i t e n e t e l o a mente. Infatti, molti visita- tori scelgono di prendere i servizi di autobus SITA, che forniscono comodi collega- menti da Salerno, Napoli e Sorrento. La storia del paese risale all'epoca romana, il nome probabilmente deriva dalla parola latina furor, dovuta al rumore ruggente del mare nel fiordo durante la tempe- sta. Ma ci sono anche alcune l e g g e n d e i n t e r e s s a n t i a riguardo: secondo una, il nome originale del villaggio era Terra Furoris (dal latino "terra della furia") e deriva da un'epica battaglia in cui gli abitanti del villaggio cac- ciarono il Diavolo in persona dalla loro terra. Nella sua rabbia, il Diavolo maledisse l a z o n a c o n l e o r t i c h e e lasciò un'impronta indelebi- le, conosciuta come pedata, che è rimasta visibile anche oggi. Un'altra leggenda parla d e l t u m u l t u o s o r a p p o r t o degli abitanti del villaggio c o n i l o r o s a n t i p a t r o n i - Santo Jaco, Sant'Agnello e Sant'Elia - ognuno dei quali affronta le ire dei cittadini in modo unico. D u r a n t e i l M e d i o e v o Furore divenne parte della Repubblica Marinara di Amalfi e, successivamente, comune autonomo. La posi- zione lo rese in gran parte inaccessibile, proteggendolo dalle invasioni come quelle dei Saraceni. La bellezza di Furore Furore è probabilmente meglio conosciuta per il suo Fiordo, uno stretto fiordo formato dall'azione erosiva del fiume Schiato: questa insenatura naturale è cir- condata da spettacolari sco- gliere e presenta una piccola spiaggia di ciottoli accessibi- le tramite una ripida scali- nata. Il fiordo è anche famo- s o p e r o s p i t a r e l ' a n n u a l e MarMeeting, una compe- t i z i o n e i n t e r n a z i o n a l e d i tuffi in cui i partecipanti si tuffano da altezze fino a 28 m e t r i . F a m o s o è a n c h e i l progetto M u r i i n C e r c a d'Autore, che ha trasfor- mato il borgo in una galleria d'arte a cielo aperto: avviato negli anni '80, negli anni, ha portato a Furore artisti da tutto il mondo per dipingere murales sulla vita locale, la storia e i miti. Siti religiosi e storici F u r o r e o s p i t a d i v e r s e chiese storiche, tra cui la Chiesa di San Giacomo, risalente all'XI secolo, che ospita affreschi della scuola d i G i o t t o . L a C h i e s a d i Sant'Elia, edificata nel XIII secolo, conserva un trittico ligneo di Angelo Antonello da Capua; di notevole valore storico artistico sono anche la Chiesa di San Michele e l a C h i e s a d i S a n t a Maria della Pietà, que- s t ' u l t i m a n o t a p e r i l s u o cimitero prenapoleonico. Cucina, tradizioni e curiosità Il piatto tipico del paese, totani e patate, rappre- senta perfettamente il con- nubio tra sapori di terra e di m a r e c h e d e f i n i s c o n o l a c u c i n a l o c a l e . U n t e m p o q u e s t o p a s t o a b b o n d a n t e veniva preparato dai conta- dini-pescatori che cercavano di sfamare le loro famiglie n u m e r o s e a l l u n g a n d o i l pescato del giorno con l'ag- giunta di patate, affinché nessuno soffrisse la fame. Il panorama culinario di F u r o r e è u l t e r i o r m e n t e arricchito dai prodotti locali: il piennolo, una varietà di pomodorini piccoli e sapori- ti, si vede spesso appeso a grappoli fuori dalle case ma è la vite, qui, la vera regina. Essendo una delle tre distin- te sottozone della Costa d'A- malfi DOC, i vigneti di Furo- re sono coltivati su pendii ripidi e terrazzati e contri- buiscono al meritato titolo di Città del Vino. I l F e s t i v a l L i r i c o d e l l ' A r e n a d i Verona è stato isti- t u i t o n e l 1 9 1 3 , p e r celebrare il centena- rio della nascita di Giusep- pe Verdi. La rappresenta- z i o n e i n a u g u r a l e è s t a t a l'Aida di Verdi, scelta per le s u e q u a l i t à g r a n d i o s e e drammatiche, che si adatta- v a n o p e r f e t t a m e n t e a l l a maestosa cornice dell'antico anfiteatro romano di Vero- na. L'arena stessa, infatti, è una meraviglia dell'ingegne- ria romana, costruita nel I secolo d.C.: originariamente progettata per ospitare gare di gladiatori e altri spettacoli p u b b l i c i , o g g i f u n g e d a monumentale teatro lirico all'aperto, anche in nome della sua notevole acustica e della vasta capienza di posti a sedere, che lo rendono un luogo ideale per produzioni operistiche su larga scala. Nel corso dei decenni, il festival ha ospitato artisti leggendari come Maria Cal- las, Luciano Pavarotti, Placi- do Domingo e Renata Tebal- d i , e d è d i v e n t a t o u n simbolo dell'eccellenza ope- ristica italiana, sinonimo di spettacoli di alta qualità e produzioni spettacolari. Il Festival si svolge tipica- mente durante i mesi estivi, da giugno ad agosto, poiché l ' e s t a t e o f f r e c o n d i z i o n i meteorologiche ideali per spettacoli all'aperto. Dal 7 giugno al 7 set- t e m b r e s i s v o l g e r à i l Festival Lirico 2024, che segna la sua 101esima edi- z i o n e , p a r t i c o l a r m e n t e i m p o r t a n t e p e r c h é s e g u e l'ingresso, lo scorso dicem- bre, dell'opera italiana nel Patrimonio Mondiale dell'U- NESCO. Il festival si aprirà con un gran galà il 7 giugno, seguito da grandi produzio- ni tra cui Turandot di Pucci- ni (8 giugno), Aida di Verdi (14 giugno e 10 agosto), Car- men di Bizet (dal 5 luglio al 7 settembre), La Bohème di P u c c i n i ( 1 9 e 2 7 l u g l i o ) , Tosca di Puccini (dal 2 al 30 agosto) e Il Barbiere di Sivi- glia di Rossini (dal 21 giu- gno al 6 settembre). Si ter- r a n n o a n c h e s p e t t a c o l i s p e c i a l i , t r a c u i R o b e r t o Bolle and Friends (23-24 l u g l i o ) , N o n a S i n f o n i a d i Beethoven (11 agosto), Pláci- do Domingo Noche Españo- l a ( 2 1 a g o s t o ) e C a r m i n a Burana (1 settembre). Con artisti rinomati come Anna Netrebko e Plácido Domin- go, il festival riunirà, come d i c o n s u e t o , l ' e c c e l l e n z a operistica con l'atmosfera unica dell'antica Arena di Verona, attirando un pubbli- co globale e arricchendo il p a t r i m o n i o c u l t u r a l e d i Verona. L'Arena di Verona la sera (Photo: Andrei Panaitescu/Dreamstime) Furore, il paese che non c'è Le vecchie case del villaggio di Furore, lungo la Costiera Amalfitana (Photo: Tanialerro/Dreamstime) La magia del Festival Lirico dell' Arena di Verona LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA

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