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GIOVEDÌ 30 MAGGIO 2024 www.italoamericano.org 7 L'Italo-Americano IN ITALIANO | C del museo si trovano nella stessa sala e fanno parte di edizioni limitate. "Se ricevia- mo richieste per 400 vetture, ne porteremo sempre e solo 399 sul mercato perché quel- la mancante creerà più inte- resse e farà propria l'idea di esclusività che è propria del nostro marchio. Un esempio è l'auto Enzo, di cui abbiamo commercializzato solo 399 vetture; la 400° fu donata al Papa prima di essere messo all'asta per raccogliere fondi per una buona causa", spiega Pignatti Morano. Ogni vettura su misura è unica e personalizzata, com- presi i materiali e i colori d e g l i i n t e r n i . A l M u s e o Enzo Ferrari troverai la collezione "One of A Kind". Ogni anno, il 18 febbraio, giorno del compleanno di Enzo Ferrari, viene aperta una nuova mostra che dura un anno intero: l'esposizione celebra l'artigianalità di ogni capolavoro che esce dai can- celli della fabbrica di Mara- nello e rivela l'esclusività di queste vetture uniche nel loro genere, ognuno dei quali esprime la personalità, il gusto e i desideri dei singoli proprietari di Ferrari. Con oltre 740.000 visita- tori nel 2023, l'obiettivo del museo è offrire a tutti un'e- sperienza indimenticabile. "Questa è una grande sfida. I nostri musei sono sempre aperti, tranne che a Natale e Capodanno. Vogliamo rega- lare ai nostri fan un momen- to indimenticabile; molti di loro arrivano da molto lonta- no. Quando si tratta di espor- re le nostre auto, non ci sono barriere di sicurezza tra que- ste e i visitatori. Non importa il costo dell'auto; potrai sem- p r e v e d e r l i d a v i c i n o . L a maggior parte delle nostre auto provengono da collezio- nisti privati che lavorano con noi per esporre le loro auto". A t t u a l m e n t e u n ' a r e a è dedicata ad una mostra tem- poranea, "I ruggenti anni '50", sulla storia del circuito cittadino di Modena, utilizza- to tra gli anni '50 e il 1976, quando si svolse l'ultimo Gran Premio motociclistico. Infatti, c'è stato un tempo in cui anche i piccoli centri ave- vano il proprio autodromo. Possiamo vedere qui l'auto di Taruffi, che ci riporta agli anni della Mille Miglia, corsa automobilistica dispu- tata su strade pubbliche in Italia dal 1927 al 1957: il suo nome in italiano significa "mille miglia", e il numero quello che vedi su ogni mac- china mostra l'ora esatta in cui l'auto ha iniziato la gara in modo che i giudici sappia- no il tempo impiegato per completarla. Con i visitatori sempre più entusiasti del marchio Ferra- ri, soprattutto negli Stati Uniti, il museo è diventato parte di una nuovissima ini- ziativa lanciata da Airbnb, la società della Silicon Valley che offre affitti a breve termi- ne. "La decisione di diventa- r e u n a d e l l e I c o n e d i Airbnb è stata presa con l'i- dea di vivere il museo in un modo nuovo e diverso. Il nostro museo è quanto di più vicino può essere alle nostre auto: visitare e dormire cir- condato dalle nostre auto da corsa è come una notte al museo: vai al Gran Premio di Imola, poi cena in un posto s p e c i a l e , i l r i s t o r a n t e I l Cavallino, prima di passare la notte alle Sale delle Vitto- rie, dove vengono esposti tutti i trofei. Continua Pignat- ti Morano: "L'allestimento di questa sala espositiva cambia per sistemare il letto e creare l'atmosfera perfetta per gli ospiti. Siamo molto orgoglio- si di far parte di questo pro- g e t t o p e r c h é è f a n t a s t i c o offrire qualcosa di speciale senza diminuire il valore del marchio". Quando Enzo Ferrari creò i l l o g o , a g g i u n s e i l g i a l l o Modena perché era orgoglio- s o d e l s u o l e g a m e c o n l a terra. Qui ha aperto la fabbri- ca, investendo nell'economia e nell'occupazione locale. "Oggi portiamo avanti questo progetto attraverso il pro- gramma "Discover Ferrari and Pavarotti's Land", con u n a t a p p a n e l l a c a s a d i L u c i a n o P a v a r o t t i , c h e s i trova tra il nostro museo e il M u s e o E n z o F e r r a r i d i Modena. Inoltre, i visitatori potranno degustare cibi e ingredienti locali, dal Parmi- giano Reggiano al Prosciutto di Modena e all'aceto balsa- mico locale. Un'esperienza completa attorno al territo- rio, alla storia di Modena e ai suoi dintorni, con un'atten- zione particolare a ciò che è locale e fuori dai sentieri bat- tuti". Concludiamo la visita con la visita ad uno dei pezzi più importanti del museo, la P4, una delle vetture che vinsero la gara di Daytona nel 1967, all'epoca in cui Enzo Ferrari r i f i u t ò l ' o f f e r t a d i e s s e r e acquisito dalla Ford. Abbia- mo sperimentato anche il simulatore semiprofessionale e provato l'ebbrezza di guida- re una monoposto di F1 del Cavallino Rampante. È stato un momento per sperimenta- re quello che diceva Enzo Ferrari: "Ogni Ferrari è un s o g n o ; u n s o g n o c h e n o n s m e t t e m a i d i e v o l v e r s i " . Allora e adesso. NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ "Enzo Ferrari ha sempre considerato la parte più importante dell'auto il telaio della macchina, che lui stesso costruiva, compreso il motore e le ruote. Poi lo avrebbe passato ai carrozzieri per fare il resto. Enzo era come il sarto di un bel vestito" CONTINUA DA PAGINA 5 Un giovane Enzo Ferrari alla guida (Photo Fabrizio Annovi/Dreamstime) e, a destra, l'interno di uno dei primi modelli Ferrari (Photo: Massimo Parisi/Dreamstime) Enzo Ferrari, in un ritratto fotografico esposto nella sua Casa Museo di Modena (Photo: Fabrizio Annovi/Dreamstime)