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L'Italo-Americano PAGINA 10 GIOVEDÌ 15 AGOS TO 2013 Champions ed Europa League, sorteggio agrodolce per Milan e Fiorentina. Va meglio all'Udinese ANDReA TeDeScHI Poteva sicuramente andare meglio, ma se si vuole primeggiare in Europa ci vuole la consapevolezza di poter superare qualsiasi ostacolo. Smaltita per i nazionali la fatica della Confederations Cup e in piena sbornia da amichevoli estive, venerdì 9 agosto per Milan, Fiorentina e Udinese, da non è in discesa. CHAMPIONS LEAGUE – Non saranno più la corazzata degli anni '80, che arrivò anche a vincere una Coppa dei Campioni, ma gli olandesi del Psv Eindhoven non sono esattamente la squadra cuscinetto ideale da affrontare nella calura di agosto per l'accesso alla fase a gironi della Mario Gomez, neoacquisto della Fiorentina le squadre italiane impegnate in Europa, sono arrivati i verdetti del sorteggio di Nyon per i preliminari di fine mese di Champions League e Europa League. E almeno per due di loro la stra- Champions. Fortuna per il Milan che lo stato di forma evidenziato nella tournée americana sembra più che confortante nonostante l'inevitabile ritardo di preparazione nei confronti del Psv (il campionato orange è già scattato nei primi giorni di agosto). I biancorossi di Eindhoven, allenato dall'ex nazionale Phillip Cocu, hanno perso due elementi importanti rispetto all'anno scorso, entrambi finiti in serie A: Strootman alla Roma e Mertens al Napoli. Dal Manchester United è arrivato il coreano JiSun Park, ma le speranze del Psv sono riposte soprattutto nella punta Tim Matav. Lo sloveno è il miglior realizzatore della squadra, e lo scorso anno ha segnato tre gol al San Paolo nel girone preliminare contro il Napoli. Gara di andata ad Eindhoven il 20 luglio, rendez-vous a San Siro otto giorni dopo. Tra gli altri accoppiamenti sfida durissima tra Fenerbahce e Arsenal, i due spauracchi principali per il Milan prima del sorteggio, mentre l'Olympique Lione affronterà la Real Sociedad. EUROPA LEAGUE – Cavallette svizzere per la Fiorentina, che avrà la prima occasione di testare i nuovi acquisti Mario Gomez e Massimo Ambrosini insieme al ritrovato Giuseppe Rossi. Il Grasshopper di Zurigo è squadra dal passato glorioso e dal meno brillante presente, ma come tutte le squadre del Nord Europa in agosto è più avanti in termini di preparazione rispetto alle squadre "mediterranee". Fuori nel secondo turno preliminare di Champions contro il Mario Balotelli pronto per la Champions dopo la tournee americana Lione, per gli svizzeri la carta viola è l'ultima per giocarsi la partecipazione alle coppe europee 2013/2014. "È tra i peggiori avversari che ci potessero capitare", ha dichiarato il tecnico fiorentino Vincenzo Montella. "È una squadra dal grande tasso tecnico - ha detto Montella - affrontiamo una squadra che ha esperienza a livello europeo, è avanti con il lavoro ed è appena uscita dai preliminari di Champions League". Meglio è andata all'Udinese: spareggio contro i cechi dello Slovan Liberec, un avversario sicuramente alla portata degli uomini di Guidolin alla ricerca dell'ennesimo miracolo in Italia e in Europa. Dopo la doppia vittoria con i bosniaci del Siroki Brijeg, per i bianconeri la sfida rimane dunque a est contro una squadra che qualche anno fa fece sudare freddo il Milan nei preliminari di Champions. Ma se l'eterno Di Natale continuerà a mietere gol come fatto anche nelle amichevoli estive, il futuro in Europa può essere roseo per i friulani. Poker azzurro in Nba: arriva Italia-Argentina, il calcio saluta e omaggia Datome (ma dopo gli Europei) Papa Francesco all'Olimpico di Roma E dopo la terza, arriva anche la quarta stella azzurra nell'olimpo Nba. Dopo la grande stagione nella Virtus Roma, con un campionato sfuggito di mano nella finale contro Siena, anche Gigi Datome, ala di 26 anni, nato a Montebelluna, provincia di Treviso, conquista finalmente il basket professionistico americano entrando nel roster dei Detroit Pistons. Il miglior giocatore della regular season italiana nell'ultima stagione ha scelto la maglia n° 13 dei Pistons. Debutterà in Nba il 31 ottobre contro i Sacramento Kings. Ma prima, insieme agli altri moschettieri azzurri Andrea Bargnani (New York Knicks) e Gigi Datome Marco Belinelli (appena passato ai vicecampioni Nba San Antonio Spurs) dal 4 settembre Datome cercherà di trascinare la nazionale italiana nei campionati europei in Slovenia, dove gli azzurri affronteranno Grecia, Finlandia, Russia, Svezia e Turchia. Tre giocatori Nba in squadra dovrebbero essere una garanzia, ma come spesso capita nello sport non sempre la somma fa il totale. Due anni fa in Lituania con Bargnani, Belinelli e Danilo Gallinari già selezionato dai Knicks, l'Italia non andò oltre il girone di qualificazione, in cui si classificò penultima vincendo una partita su cinque. Stavolta il coach Pianigiani, che ha deciso di dedicarsi solo alla nazionale dopo aver abbandonato la panchina della Montepaschi Siena, sembra aver dato un assetto più solido alla sua squadra, che ben si è comportata nei tornei estivi di preparazione vincendo in Trentino contro Israele, Georgia e Polonia. Ma l'Europeo sarà un'altra cosa. Nel frattempo ottimo viatico degli azzurrini Under 20, che hanno conquistato il campionato europeo di categoria a Tallinn, capitale dell'Estonia, superando in finale la Lettonia 67-60. In attesa di nuovi campioncini sulla strada dell'Nba, speriamo che i campioni di oggi sappiano regalare all'Italia una soddisfazione che manca da Parigi 1999. Una partita di calcio in onore di un Papa, a dire il vero, non si era mai vista. Neanche ai tempi di Giovanni Paolo II, che pure con lo sport aveva un ottimo rapporto. Ma con Papa Francesco niente è impossibile: d'altra parte fino al marzo scorso, da arcivescovo di Buenos Aires, non si perdeva una partita del "suo" San Lorenzo de Almagro, squadra del quartiere Boedo della capitale argentina. E allora questo Italia-Argentina di metà agosto all'Olimpico di Roma ha veramente un sapore un po' particolare. Un po' perché dalla sfortunata semifinale di Italia '90 (persa ai rigori dagli azzurri) le due squadre si sono incontrate solo una volta in amichevole, nel febbraio del 2001, sempre a Roma. In porta c'era già Gianluigi Buffon, e l'Argentina si impose per 2-1 con reti di Fiore, Kily Gonzalez e Crespo. E un po' perché questo Papa Francesco con la maglietta del San Lorenzo de Almagro Papa sui generis che continua a stupire il mondo con la sua originalità genera interesse a ogni passo, anche quando diventa il pretesto per una partita di calcio. Un'idea che le due federazioni, italiana e argentina, hanno avuto fin da aprile, quando dall'elezione di Papa Francesco erano trascorse poche settimane. E, quasi immediatamente, la data più idonea è risultata quella della finestra per le nazionali di metà agosto, che negli ultimi anni ha visto gli azzurri incontrare in due amichevoli di lusso prima la Spagna campione del mondo e poi l'Inghilterra. Inutile dire che in Vaticano, pur in assenza di comunicati ufficiali, l'iniziativa è stata molto gradita. Squadre ricevute in udienza privata da Papa Bergoglio, invito ufficiale in tribuna all'Olimpico per il Santo Padre, su cui si sono scatenati i bookmaker inglesi. Resta solo da scoprire a chi va il tifo di Papa Francesco: se all'Italia, terra di origine della sua famiglia (il padre, Mario Bergoglio, partì da Portacomaro d'Asti in Piemonte nel febbraio 1929 per l'Argentina dove sette anni dopo nascerà Jorge Mario), o per l'Argentina, dove ha sempre vissuto e per il cui popolo si è sempre battuto. Oppure, molto probabilmente, continuerà a tifare per il suo San Lorenzo. E d'altra parte, un Papa per quale altra squadra dovrebbe tenere?