L'Italo-Americano

italoamericano-digital-8-15-2013

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L'Italo-Americano GIOVEDÌ  15  AGOS TO  2013 PAGINA  11 Scherma, l'Italia delle donne vince in punta di fioretto anche senza la Vezzali. Azzurri secondi solo alla Russia nel medagliere mondiale Ancora una volta la scherma italiana ha lasciato il segno. Ma questa volta, l'oro arriva con la Vezzali (in pedana a meno di tre mesi dalla nascita del suo secondogenito) in panchina. Una buona notizia per il futuro del fioretto femminile: dietro alla veterana c'è una nuova squadra di esordienti molto promettenti. Alla quarta finale mondiale di fila, l'Italia sale ancora sul gradino più alto del podio contro la Francia, letteralmente travolta 45-18. A firmare il trionfo le due campionesse olimpiche Arianna Errigo ed Elisa Di Francisca e l'esordiente Carolina Erba (che mettendo a segno un 5-1 ha spento ogni speranza di rimonta). Le azzurre riconquistano il titolo perso nel 2011 a vantaggio della Russia dopo aver battuto il Brasile, la Cina ai quarti e in semifinale la Corea del Sud. Bottino pieno per l'Italia nel fioretto femminile: oltre all'oro di squadra, Arianna Errigo ha conquistato l'individuale, battendo in finale la tedesca Caroline Golubytskyi. Bronzo invece per la jesina Elisa Di Francisca, trionfatrice a Londra dodici mesi fa, eliminata in semifinale proprio dalla tedesca. Avventura conclusa prima del previsto invece per la plurititolata Valentina Vezzali, sconfitta ai quarti proprio dalla Errigo, esattamente come nella semifinale olimpica del 2012. Tre medaglie che si aggiungonoi ai due bronzi di Valerio Aspromonte e della livornese Irene Vecchi nella sciabola femminile. Senza contare la medaglia di squadra ottenuta contro gli Usa dal fioretto maschile (battendo agli ottavi la Repubblica Ceca 45-26, ai quarti la Gran Bretagna 45-33 e in semifinale la Russia 45-44), mentre la sciabola femminile ha perso la finale per il bronzo (le azzurre della sciabola hanno battuto agli ottavi il Messico 45-27 e ai quarti la Polonia 45-41, ma in semifinale sono state superate dall'Ucraina 45-34). Delude invece la sciabola di Aldo Montano e compagni: sesti, fuori ai quarti con la Carolina Erba, Elisa Di Francisca, Valentina Vezzali, Arianna Errigo oro nel fioretto a squadre Valerio Aspromonte ha conquistato il bronzo nel fioretto maschile Bielorussia. Belle anche le gare di Valerio Aspromonte e Irene Vecchi. L'azzurro, argento a Catania 2011 e oro olimpico nella gara a squadre a Londra 2012, è stato sconfitto dall'americano Miles Chamley-Watson per 9-15, che ha poi vinto la medaglia d'oro battendo 15-6 il russo Artur Akhmatkhuzin. Nella sciabola femminile Irene Vecchi è entrata in semifinale dopo aver sconfitto 15-13 la greca Vassiliki Vougiouka ma è stata battuta 15-12 dalla russa Ekaterina Dyachenko che in finale è stata poi battuta dall'ucraina Kharlan. Irene Vecchi bronzo nella sciabola Cainero, mamma con il fucile Mondiali, il sorriso 'argenteo' di Valeria Straneo e doppio oro sul podio europeo il fulmine Bolt sotto la pioggia di Mosca Sorride, sul podio europeo, Chiara Cainero da Udine. Chissà se pensa a quanto la poliziotta e grande ufficiale al merito della Repubblica Italiana Valentina Vezzali si vanta, da anni, di recuperare in pochissimi giorni le fatiche del parto per tornare in pedana a tirare di scherma. Lei, oro olimpico nello skeet a Pechino 2008, ai campionati europei di tiro a volo di Suhl è arrivata con l'erede ancora in viaggio: incinta di cinque mesi. Ed è tornata a casa con due primi posti, nella gara individuale e in quella a squadre, dove insieme alle compagne Diana Bacosi e Katiuscia Spada ha stabilito il nuovo record del mondo con 206 piattelli colpiti su 225. La mamma (futura) del piccolo Edoardo con il fucile in mano non è nuova a questi exploit, seppure non in stato interessante. Quattro ori e tre argenti europei, più un oro, due argenti e cinque bronzi ai Mondiali oltre alla vittoria di Pechino dopo lo spareggio con l'americana Kimberly Rhode e la tedesca Christine Brinker. "Mio figlio nascerà già con la medaglia d'oro al collo, sono felicissima. Mentre sparavo sentivo muovere il bambino". Certo non si può dire che capiti tutti i giorni di avere un "supporto" del genere durante la gara, e mamma Chiara può stare tranquilla che il piccolo Edoardo non ha rischiato nulla. Di certo non il contraccolpo del fucile, al massimo il rumore dello sparo che il bambino al quinto mese potrebbe già sentire. Consigliamo di controllare che al momento del parto il piccolo non nasca con le manine sulle orecchie. Particolare curioso: lo scorso anno alle Olimpiadi di Londra la tiratrice a segno Nur Suryani Mohd Taibi, malese, ha gareggiato nel corso dell'ottavo mese di gravidanza. Non ha vinto nessuna medaglia, ma il bambino è nato senza complicazioni. Chiara Cainero, doppio oro nello skeet al quinto mese di gravidanza Alzi la mano chi di voi sarebbe in grado di fare la ruota dopo 42 km e 195 metri di corsa. Certo, aiuta pesare meno di 45 chili per un metro e 60 di altezza, e la gioia di conquistare un argento mondiale è difficile da contenere. La gioia è quella di Valeria Straneo, scricciolo veneto, che ha conquistato il 2° posto nella maratona femminile ai campionati mondiali di atletica di Mosca a 37 anni che per lo sport significano l'anticamera della pensione. E invece per questa ragazza del 1976 la carriera sembra tutta da scrivere. Sì, perché la Straneo fino a 34 anni è stata un'illustre sconosciuta per la grande atletica. Affetta dalla nascita da sferocitosi ereditaria, una particolare anemia che rende i globuli rossi incapaci di trasportare la normale quantità di ossigeno, per lei le porte delle grandi prestazioni sembravano chiuse. Nel 2010, un intervento per l'asportazione di milza e parte della cistifellea dona alla Straneo una giovinezza agonistica. Prima il record italiano di maratona a Rotterdam nell'aprile 2012, poi la convocazione per le Olimpiadi di Londra, dove arriva ottava con un ottimo tempo. Il 2013 la vede vincitrice nella mezza maratona ai Giochi del Mediterraneo di Mersin, in Turchia, prima di un argento mondiale che ha un sapore amaro se si considera che la Straneo ha condotto in testa la sua maratona per buona parte della gara prima di essere superata dalla keniana Valeria Straneo Edna Kiplagat, che ha doppiato l'oro mondiale di Daegu 2011. Ma in tempi di estrema magra in termini di medaglie per la nazionale italiana, questo argento è tutto oro che cola. Se l'argento della Straneo è una bella sorpresa, niente di nuovo sul versante degli uominijet. Usain Bolt vince il suo sesto oro mondiale, il 12° se consideriamo le Olimpiadi, con un 9"77 che per lui è andare piano. Sarà stata la pioggia che ha martellato la gara, ma basta e avanza: il resto del mondo è ancora parecchio lontano. Justin Gatlin, reduce da 4 anni di squalifica per doping, resta dietro di 80 centimetri, il connazionale Nesta Carter di un metro e mezzo. Il fulmine colpisce ancora.

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