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GIOVEDÌ 13 GIUGNO 2024 www.italoamericano.org 37 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO Il consorzio del vino Chianti Classico compie cento anni di storia ma lo sguardo è rivolto al futuro sostenibile L'evento del centenario a Palazzo Vecchio a Firenze (Ph Consorzio del Chianti Classico) N el giorno del suo centesi- mo compleanno, il Consorzio Vino Chianti Classico presenta il Manifesto di Sostenibilità, impegno program- matico per il territorio e le azien- de del Gallo Nero. Sostenibilità e identità territoriale: due le parole chiave alla base di un progetto per il futuro della denominazione Chianti Classico e del suo Consorzio, il più antico d'Italia. Il 14 maggio del 1924 furono 33 viticoltori a crearlo: la visione fu quella di credere nell'unità di intenti, nella forza della colletti- vità, di investire nell'aggregazio- ne uscendo dalla miopia del sin- golo interesse privato, perché solo così si poteva gestire una produzione che potesse parlare di un territorio. Quei 33 "padri fon- datori" furono lungimiranti anche nel pensare alla necessità di rendere visibile e riconoscibile la qualità del prodotto, del loro vino, scegliendo un'immagine, un emblema del territorio: il Gallo Nero divenuto simbolo di qualità, autenticità e identità. A distanza di un secolo, il Consorzio del Chianti Classico, che oggi rappresenta una compa- gine di 500 aziende, si fonda sugli stessi valori di allora e vuole celebrare questo anniver- sario non solo attraverso la memoria del percorso compiuto, la cui ricostruzione puntuale è l'oggetto del libro "Sulle tracce del Gallo Nero" frutto della penna di Daniele Cernilli, ma soprattutto aprendosi al confron- to sui temi del futuro. "Abbiamo atteso fino ad oggi per affrontare, come Consorzio, il tema così attuale della sosteni- bilità, per potergli dare una carat- terizzazione, un'identità specifi- ca che fosse in grado di eviden- ziare ed esaltare i caratteri distin- tivi della denominazione e del suo territorio di produzione. Un manifesto - afferma Giovanni Manetti, presidente del Consorzio - che siamo certi i nostri viticoltori accoglieranno e renderanno vivo e attivo, fino a farlo diventare un vero impegno di sostenibilità del nostro territo- rio e delle sue produzioni". Il Manifesto di Sostenibilità del Chianti Classico propone una corposa serie di regole con l'in- tento di ridurre l'impatto ambientale, tramite una gestione del territorio, delle superfici pro- duttive e dei boschi, volta a pre- servarne le caratteristiche, le potenzialità, il paesaggio e la biodiversità, e di valorizzare la crescita e l'affermazione delle risorse sociali e culturali di que- sto territorio unico al mondo. Il lavoro del Consorzio include ele- "Un progetto ambizioso che pone il patrimonio culturale del territorio come suo eccezionale fattore identitario che accompa- gna il vino Chianti Classico, aumentando la sua tipicità e la sua territorialità, ma anche inclu- sivo per far crescere, tutti insie- me, la sostenibilità territoriale secondo un cronoprogramma che permetterà ai viticoltori di inter- pretare nel tempo il percorso che il Consorzio vuole tracciare" – dice Carlotta Gori, direttrice del Consorzio. La ricorrenza è stata celebrata a Palazzo Vecchio a Firenze, con il convegno "Back to the Future" sulle nuove prospettive della denominazione, il cui grande tema sarà la declinazione del binomio sostenibilità - territoria- lità in varie direttrici, coinvol- gendo esperti del settore e ospiti internazionali per un confronto costruttivo. Molte sono le iniziative per il Centenario, a partire da quelle di impronta storica, come la mostra "Chianti Classico Century", pre- sentata in anteprima alla Chianti Classico Collection, che riper- corre questi primi cento anni del Consorzio attraverso il pensiero dei suoi 19 presidenti, e il libro "Sulle tracce del Gallo Nero" a firma di Daniele Cernilli in col- laborazione con Paolo De Cristofaro. L'immagine del Consorzio è stata impreziosita da un nuovo logo disegnato per l'occasione, che contraddistingue tutte le ini- ziative e i materiali, e una cam- pagna pubblicitaria che raccoglie gli scatti di quasi 200 soci. Le manifestazioni quest'anno sono caratterizzate da una grafica dedicata, un excursus nella storia degli eventi Consortili. "A distanza di un secolo, i soci del Consorzio sono diventati 486, ma gli obiettivi che ci acco- munano sono gli stessi del 1924. Proteggere il vino che nasce da un territorio altamente vocato e di rara bellezza e accompagnare i viticoltori nell'affrontare i mer- cati di tutto il mondo sotto l'inse- gna comune del Gallo Nero" ha detto Manetti. "Motivo di orgo- glio non è solo il nostro territo- rio, uno dei più belli del mondo, che ci impegniamo ogni giorno a trasferire nei nostri vini, ma lo è anche la nostra storia. Nel con- cetto di terroir che i francesi hanno reso famoso nel mondo, l'elemento culturale e umano, quindi anche storico e tradiziona- le, non può essere scisso dai fat- tori ambientali che caratterizzano un vino. E il Consorzio del Chianti Classico - ha concluso - porta avanti quell'ispirazione dei padri fondatori, quelle lezioni di unità di intenti e identità apprese in un secolo di storia". menti innovativi ispirati dallo studio del paesaggio culturale del Chianti Classico avviato nel 2018 dalla Fondazione della Tutela del Territorio Chianti Classico per la candidatura Unesco, che ha contributo ad Nero che già hanno compiuto moltissima strada nella direzione della sostenibilità, potranno sce- gliere quelle che maggiormente si adattano alle loro caratteristi- che specifiche, alla loro identità, ai loro programmi. esaltare i tanti volti di questo ter- ritorio che lo arricchiscono, che accompagnano la produzione del vino Chianti Classico e da sem- pre impegnano le aziende oltre alla viticoltura. Tra essi, i viticoltori del Gallo Oggi il consorzio fondato nel 1924 raccoglie 500 aziende (Ph Consorzio del Chianti Classico) FABRIZIO DEL BIMBO