L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-27-2024

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www.italoamericano.org 9 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 27 GIUGNO 2024 L a lingua italia- na, come tutte le lingue viventi, si evolve costante- mente e si adat- ta ai cambiamenti culturali, ai progressi tecnologici e alle interazioni globali. Uno dei cambiamenti più notevoli degli ultimi decenni è la cre- s c e n t e i n c o r p o r a z i o n e d i parole inglesi, soprattutto nei settori della moda e del tempo libero. Questo feno- meno riflette l'adattamento l i n g u i s t i c o e p r o f o n d e influenze culturali e sociali. L'inglese è la lingua del m o n d o e t u t t e l e a l t r e s i stanno adattando alla sua e g e m o n i a . L ' i t a l i a n o e i l francese, che hanno molti parlanti, difficilmente subi- ranno una crisi d'identità a causa di ciò in tempi brevi: p r e s t i t i e c a l c h i s o n o u n modo naturale per qualsiasi lingua di evolversi e adattar- si. Tuttavia, le tendenze del c a m b i a m e n t o l i n g u i s t i c o dovrebbero essere osservate attentamente. In Italia, ad esempio, l'eccessiva sempli- ficazione della nostra lingua nazionale, soprattutto tra le generazioni più giovani, la quasi sostituzione di moda- lità linguistiche essenziali c o m e i l c o n g i u n t i v o c o n forme più semplici (l'imper- fetto) e l'appiattimento del nostro vocabolario sono tutti indicatori pericolosi. Non è un argomento da trattare in q u e s t o a r t i c o l o o g g i , m a teniamolo a mente. N o , o g g i p a r l i a m o d e l modo in cui i prestiti inglesi hanno preso il posto di alcu- n e p a r o l e c o m u n i n e l l a nostra lingua negli ultimi anni, soprattutto negli ultimi due decenni. Personalmente è stato un po' uno shock cul- turale inverso perché è stata una delle prime cose che ho notato tornando a vivere in Italia dopo quasi 20 anni all'estero. Farò alcuni esempi. Pren- diamo il termine un tempo c o m u n e f u s e a u , p r e s o i n prestito dal francese, che storicamente si riferiva a pantaloni attillati utilizzati principalmente per attività f i s i c h e o m o d a : n e l l ' u s o m o d e r n o , " l e g g i n g s " h a quasi interamente sostituito fuseau in italiano, un cam- biamento che illustra la glo- b a l i z z a n t e p r e d o m i n a n z a dell'inglese nella terminolo- gia della moda, dove "leg- g i n g s " è u n i v e r s a l m e n t e riconosciuto e preferito. Il cambiamento, fondamental- mente, allinea il vocabolario della moda italiana con le tendenze internazionali, che sono spesso dettate dai Paesi di lingua inglese e diffuse attraverso i media globali. Parliamo ora di bellezza e cosmesi: fard era il ter- mine tradizionale con cui in italiano si descriveva il pro- dotto applicato sulle guance per esaltarne il colore. Viene dal francese antico e signifi- ca "vernice" o "trucco". Tut- t a v i a , i l t e r m i n e i n g l e s e "blush" è diventato più diffu- s o n e g l i u l t i m i a n n i , mostrando l'influenza della lingua inglese su un altro campo chiave, l'industria globale della bellezza, che spesso lo utilizza per com- mercializzare i prodotti. C'è q u a l c o s a d a a g g i u n g e r e , però: è anche una questione di percezione. Fard, proprio come fuseau, suona antiqua- to, addirittura sciatto, men- tre il termine inglese più alla m o d a è c o n s i d e r a t o p i ù moderno e sofisticato. Allo stesso modo, le scarpe da g i n n a s t i c a , o g g i v e n g o n o spesso chiamate "trainers" o "sneakers". Questo cambia- mento è fortemente influen- zato dal mercato globale del- l'abbigliamento sportivo, dominato da marchi prove- nienti dai Paesi di lingua inglese. I termini "trainers", ampiamente utilizzati nel Regno Unito, e "sneakers", che usiamo negli Stati Uniti, s o n o s t a t i r e s i p o p o l a r i a t t r a v e r s o c a m p a g n e d i marketing internazionali, e l'Italia ha semplicemente allineato il proprio vocabola- rio alle tendenze internazio- nali per attirare un pubblico più giovane e globalizzato. In contesti professionali, riunione era la parola italia- na standard. Tuttavia, il ter- mine "meeting" è diventato q u e l l o p i ù c o m u n e m e n t e usato, in particolare nei con- testi aziendali. Questo cam- b i a m e n t o f a p a r t e d i u n a tendenza più ampia in cui il gergo aziendale è diventato f o r t e m e n t e a n g l i c i z z a t o . L'uso diffuso del termine "meeting" riflette la globaliz- zazione delle pratiche com- merciali e il ruolo dell'ingle- se come lingua franca nel commercio internazionale; usare "meeting" invece di riunione può anche suggeri- re un ambiente più moderno o professionale, in linea con una cultura aziendale che utilizza spesso termini ingle- si per adattarsi agli standard globali. L'adozione di questi ter- mini inglesi in italiano può essere attribuita a diversi fattori. La globalizzazione ha fatto sì che le tendenze cul- turali, economiche e sociali attraversassero i confini più facilmente, e l'inglese spesso funge da mezzo attraverso il quale queste tendenze ven- gono comunicate. Il predo- minio dell'inglese su Inter- net, sui social media, nei film e nella musica fa sì che venga spesso incontrato e a d o t t a t o d a p e r s o n e n o n madrelingua. Blog di moda, p i a t t a f o r m e d i s h o p p i n g online e marchi internazio- nali contribuiscono tutti alla diffusione del vocabolario inglese. Inoltre, l'inglese è spesso associato alla modernità, all'innovazione e al presti- gio: è, in definitiva, non solo l a l i n g u a d e l l a p o l i t i c a e d e l l ' e c o n o m i a m a a n c h e quella della scienza, della medicina, del mondo acca- demico e delle arti. L'uso di termini inglesi può far sem- brare prodotti, servizi e per- sino concetti più all'avan- guardia e desiderabili, il che è particolarmente rilevante nella moda e nella bellezza, settori che prosperano gra- zie alle ultime tendenze e a un senso di esclusività. Alcu- ni termini inglesi sono anche più brevi o più semplici dei loro equivalenti italiani, il c h e l i r e n d e p i ù f a c i l i d a usare nella conversazione e nella scrittura. Le pratiche commerciali internazionali utilizzano spesso l'inglese come lingua standard, con c o n s e g u e n t e a d o z i o n e d i molti termini commerciali in italiano. Mentre alcuni potrebbero vedere questo afflusso di ter- mini inglesi come una dilui- zione della lingua italiana, a l t r i l o v e d o n o c o m e u n adattamento naturale a un mondo più interconnesso e dinamico: il fenomeno degli anglicismi in italiano evi- denzia la natura dinamica della lingua, che si evolve continuamente in risposta alle influenze esterne. Ma questa evoluzione linguistica è più che un semplice presti- to di parole; si tratta anche di integrare elementi cultu- rali e sociali del linguaggio globale dominante. Pertan- to, poiché la società italiana diventa sempre più inter- c o n n e s s a c o n i l r e s t o d e l mondo, la nostra lingua con- tinuerà ad adattarsi, incor- p o r a n d o n u o v i t e r m i n i e concetti per riflettere questi cambiamenti. Alcune persone sono spa- ventate da questi cambia- m e n t i , p o i c h é l i v e d o n o come un segno di declino culturale. Non sono qui per n e g a r e c h e s ì , i l n o s t r o a m a t o P a e s e , c o m e m o l t i altri, ha degli standard cul- turali più bassi che mai per la sua gente in questi giorni, ma questo non è un proble- ma solo italiano e non è l'ar- gomento di questo pezzo. L ' e v o l u z i o n e l i n g u i s t i c a , però, non dovrebbe essere vista come una minaccia alla purezza linguistica, né come un segno di "morte cultura- le": piuttosto, è il risultato della natura stessa di tutte le lingue, o della loro resilienza e adattabilità. L'integrazione dei termini i n g l e s i i n i t a l i a n o è u n a parte naturale di questo pro- cesso, che riflette il modo in cui il nostro mondo è cam- biato e ci ha reso tutti più vicini gli uni agli altri, in un m o d o c h e n o n p o t e v a m o nemmeno immaginare 30 o 40 anni fa. (Illustration: Nborzova/Dreamstime) L'anglicizzazione dell'italiano: è davvero un pericolo per La Dolce Lingua? CULTURA LINGUA IDENTITÀ TENDENZE RADICI

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