L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-27-2024

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GIOVEDÌ 27 GIUGNO 2024 www.italoamericano.org 36 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO Dal ricamo rigorosamente ad ago al disegno espressivo: il merletto artistico di Burano si candida all'Unesco I l filo dei merletti di Burano unisce la tradizione del passa- to all'innovazione contempo- ranea. La celebre isoletta vene- ziana, nota in tutto il mondo per le case colorate e l'arte secolare del merletto, si mette in mostra attraverso il suo artigianato d'ec- cellenza nella quarta edizione della Biennale del Merletto (per visitarla c'è tempo fino all'8 gen- naio 2025) per raccontare, tra- smettere, vivere e celebrare l'arte locale e la sua eredità. Una rasse- gna internazionale scandita dalla mostra "Fragile Stories", con opere di Mandy Bonnell e Déirdre Kelly composte da bel- lissimi trafori ritagliati su carte pregiate e mappe geografiche, utilizzando il linguaggio estetico del merletto. Interagendo con le tradizioni delle merlettaie di Burano, le due artiste raccontano storie intrecciate ed evocano viaggi, sovrapponendo nuove tecniche ad antichi mestieri. Ma come è nata la tradizione del merletto a Burano? La leggenda narra che un pescatore locale, prossimo al matrimonio con una ragazza dell'isola, venne tentato dal canto delle sirene. Nonostante il sedu- cente richiamo, il giovane rimase fedele al voto nuziale e pertanto fu ricompensato dalla Regina del Mare con un dono speciale. Agitando la sua coda da pesce sull'acqua, vicino all'imbarcazio- ne, ecco che dalla schiuma emer- se un delicato velo nuziale per la sua sposa. Arrivato il giorno delle nozze, l'intera popolazione ne rimase sbalordita dalla bellez- za e fu così che iniziò una sorta della pellicola: Ansia, Invidia, Noia e Imbarazzo. Attraverso il concorso "Un Merletto per Venezia", emerge così un nuovo ruolo del merletto che, come opera autonoma, abbandona la funzione di abbi- gliamento e arredo a favore di un'inedita espressività. Il concor- so accoglie due categorie di lavo- ro, merletto ad ago e a fuselli, e due stili, antico e moderno. Tipica del merletto dell'isola veneziana di Burano è la lavora- zione rigorosamente ad ago: i merletti originali di Burano si distinguono per l'estrema com- plessità del disegno e della tecni- ca, per l'utilizzo di fili molto sot- tili (di cotone, lino, seta, dorati o argentati) e per una lavorazione estremamente lunga, per la quale sono d'obbligo studio e applica- zione pluridecennali. La lavora- zione a fuselli, più veloce e tecni- camente meno impegnativa, è divenuta invece tipica, nell'ambi- to della laguna di Venezia, dei merletti di Pellestrina. L'edizione 2024 ha infine visto l'inserimento di un ulteriore e prestigioso riconoscimento: il "Premio Doretta Davanzo Poli", assegnato al miglior saggio inviato dedicato al tema "Il futu- ro del Merletto". L'undicesima edizione del concorso sarà dedi- cata al "Paradiso", la terza delle tre cantiche che compongono la "Divina Commedia" di Dante Alighieri. Tradizioni sì, ma con uno sguardo costantemente rivolto al futuro. "È necessario sdoganare il concetto che il merletto sia qualcosa di antico, un oggetto quasi archeologico. È un'arte contemporanea. Dietro il lavoro di una merlettaia c'è una mano ma anche un pensiero e un senti- mento che richiamano all'attua- lità dei giorni nostri" Chiara Squarcina, dirigente dell'area attività Musei Civici di Venezia. Andare a Burano è sempre un'esperienza, anche per i vene- ziani. A parte il giro lungo via Lido di Venezia-Punta Sabbioni con la motonave, l'unica via acquea possibile è prendere il vaporetto alle Fondamenta Nove, sbarcando sull'isola dopo oltre 40 minuti. L'imbarcadero princi- pale si trova nel cuore dell'isola, a pochissimi minuti dalle attra- zioni principali: la Chiesa di San Martino Vescovo, all'interno vi sono molte opere d'arte tra cui una tela del Tiepolo, la Cappella di Santa Barbara e sempre lì vici- no, il Palazzo del Municipio, la statua del compositore buranello Baldassare Galuppi (1706-1785) eseguita dal conterraneo isolano Remigio Barbaro, e il Museo del Merletto, dove si può visitare IV edizione della Biennale del Merletto. Burano (Ph© Fedecandoniphoto | Dreamstime.com) e Museo del merletto (Ph Muve-Musei civici di Venezia) LUCA FERRARI di competizione tra tutte le gio- vani, utilizzando ago e filo sem- pre più sottili, così da avere un velo ancora più bello nel giorno delle nozze. Dalle storie alla realtà, Venezia sta lavorando per ottene- re dall'UNESCO il riconosci- mento dell'antica arte del merlet- to e così iscriverla nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità. Merletto non è solo cultura, è anche sinonimo di resilienza. La sfida nell'epoca digitale, è e sarà sempre di più saper trasmettere questa tradizione alle nuove di scomparire, e dedicato que- st'anno al tema "La favola", inte- sa come rimando ai racconti di Esopo, Fedro, Jean de La Fontaine, i fratelli Grimm, Charles Perrault e Gianni Rodari, e come narrazione dall'importan- te valore educativo. Non è un caso che in occasione dell'uscita del nuovo film animato Inside Out 2 (di Kelsey Mann, 2024), Disney Italia abbia scelto la sce- nografia naturale dell'isola di Burano e i suoi coinvolgenti colori, per collocare delle instal- lazioni giganti dedicate alle nuove emozioni protagoniste generazioni. In linea con questo percorso, all'inaugurazione della Biennale del Merletto, c'erano due giovanissime merlettatie: Melissa D'Est e Ludovica Zane, il cui impegno infonde speranza nel proseguimento di questa importantissima arte artigianale veneziana. In occasione della presenta- zione della Biennale, si è tenuta la premiazione del 10° Concorso nazionale di merletto ad ago e di merletto a fuselli: "Un Merletto per Venezia", nato per promuo- vere a livello nazionale un'atti- vità di alto artigianato che rischia

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