L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-27-2024

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GIOVEDÌ 27 GIUGNO 2024 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT S fida, entusiasmo e lacune. Quando Luciano Spalletti ha interrotto il proprio anno sabbatico (che si era con- cesso dopo lo spettacolare Scudetto conquistato a Napoli) per sostituire il dimissionario Roberto Mancini sulla panchina dell'Italia, la situazione per la Nazionale era tutt'altro che rosea: al di là dell'addio improv- viso e segnato da polemiche del Ct, gli Azzurri erano reduci dal secondo Mondiale consecutivo saltato e con la prospettiva di doversi sudare anche la qualifi- cazione all'Europeo 2024 (Mancini aveva lasciato dopo due match delle eliminatorie: una vittoria contro Malta e un pesante ko casalingo contro l'Inghilterra), per provare a difendere il titolo clamorosa- mente conquistato nella prece- dente edizione del torneo conti- nentale. Spalletti ha vinto questa sfida - seppur non senza patemi, nel testa a testa con l'Ucraina - e ha guadagnato l'accesso a Germania 2024 con il secondo posto nel girone, alle spalle dell'Inghilterra. Nelle successive 4 amichevoli (contro Ecuador, Venezuela, Turchia e Bosnia- Erzegovina) poi, ha provato a plasmare un gruppo affinchè ritrovasse certezze e colmasse le lacune palesate negli ultimi mesi. QUESTIONE DI CT - Spalletti ha carisma ed esperien- za per rivestire il delicato ruolo di Ct, ma il lavoro di seleziona- tore gli concede poche occasioni per lavorare con i calciatori, pre- cludendogli la sua grande dote di allenatore che migliora gli atleti con allenamento e preparazioni tattiche quotidiane. A lui si è chiesto anzitutto di sgombrare la testa degli Azzurri dalla paura di fallimento, per poi scegliere gli uomini giusti a cui affidare prin- cipi di gioco semplici e proposti- vi, mettendo ogni calciatore nella posizione più adeguata per ren- dere al meglio. QUESTIONE TATTICA - Diventa urgente chiarire la que- stione tattica, sia dal punto di vista del modulo, sia da quello della proposta di gioco. L'ambizione spallettiana è da sempre quella di fare possesso palla, attaccando con un palleg- gio rapido e movimenti fluidi, a partire da un 4-2-3-1 dotato di un trequartista incursore, esterni alti a piede invertito e terzini molto offensivi. Il Ct ci ha provato e ci sta provando, ma l'opzione di un 3-5-2 - più attendista e finalizza- to a ribaltare il gioco con improvvise verticalizzazioni e Convince solo Donnarumma. Quali prospettive ha l'Italia dopo aver passato il primo turno a Euro 2024? efficacia. Certo, conta sempre - come il Ct non si stanca di ripete- re - la prestazione poi offerta dai calciatori che vanno in campo, ma alcune scelte dell'allenatore (come i tanti minuti concessi da terzino sinistro d'attacco a Darmian, contro la Croazia o, nella stessa partita, l'inserimento di Frattesi da mezz'ala creativa) sono state quantomeno discutibi- li. Serve comunque che alcuni interpreti fondamentali alzino drammaticamente la qualità delle prestazioni: questa Nazionale non può prescindere da Scamacca (ancora a secco di una fase offensiva condotta da 5 uomini - sembra essere più nelle corde del gruppo portato all'Europeo. QUESTIONE DI UOMINI - Le scelte di Spalletti sugli uomi- ni, adesso, conteranno più che mai. Le sue convocazioni hanno destato qualche perplessità (la selezione di Calafiori è già un clamoroso successo, ma quella di Fagioli è tutta da verificare, mentre Folorunsho e - soprattut- to, vista la crisi degli esterni tito- lari - Bellanova reclamano minu- ti), ma anche le formazioni e i cambi effettuati nelle gare del girone hanno avuto spesso scarsa Il ct della Nazionale Luciano Spalletti con Federico Chiesa (Ph© Marco Iacobucci | Dreamstime.com) Il portiere e capitano della Nazionale italiana agli Europei di Germania 2024 Gigio Donnarumma (Ph © Vincenzoizzoreporter | Dreamstime.com) gol), né da una ritrovata conti- nuità nelle prestazioni di Chiesa. Pellegrini, poi, sembra essere l'unico trequartista puro, in grado di giocare in verticale, ma anche spalle alla porta, fungendo da uomo di raccordo. In que- st'ottica - soprattutto se il 3-5-2 dovesse tornare ad essere il modulo di riferimento -, anche il ruolo di Raspadori potrebbe diventare maggiormente rilevan- te: nelle prime due partite, abbia- mo già constatato come i ritmi compassati e la scarsa efficacia del palleggio azzurro abbiano condannato l'unica punta (Scamacca) a uno sterile isola- STEFANO CARNEVALI mento. Raspadori potrebbe dun- que essere un fondamentale sup- porto per Retegui o lo stesso Scamacca, con compiti di colle- gamento con la mediana, come di inserimento negli spazi creati dal centravanti e dalle sue sponde. Insomma, di materiale a disposi- zione ce ne è molto. Forse non abbiamo campioni assoluti in rosa (Donnarumma a parte), ma la nostra rosa è piena di buoni - se non ottimi - giocato- ri. Devono però essere sbloccati mentalmente, messi in condizio- ne di esprimersi al massimo dal punto di vista tattico e, soprattut- to, devono convincersi che ora è necessario dare il 110% in ogni partita. QUESTIONE DI AVVER- SARI - Conquistati gli ottavi, a darci una vera e propria iniezione di fiducia, è giunta la composi- zione del tabellone della fase a eliminazione diretta. Complice qualche risultato a sorpresa, infatti, dal lato dell'Italia, l'unica 'big' presente potrebbe essere l'Inghilterra (che sin qui ha avuto tantissimi problemi): di certo Portogallo, Francia, Belgio, Spagna e Germania sono tutte dall'altra parte. Ora, non è che l'Italia abbia proprio la strada spianata verso la finale di Berlino, ma l'occasione è certa- mente ghiotta. Di sicuro adesso sono gli Azzurri a doversi 'dare una mossa': a partire dalla partita con la Svizzera, comincia un nuovo torneo, in cui - al netto dei nostri limiti - dobbiamo credere che sia possibile toglierci grandi soddisfazioni.

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