Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel
Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1525192
allearsi con gli angioini. Tut- tavia, nel 1440 Giovanni I Ventimiglia ottenne il titolo di Marchese di Geraci che da allora fu il primo marchesa- to di Sicilia e nel 1595, Gio- vanni III divenne Principe di Castelbuono. P r o p r i o i n m e m o r i a d i q u e s t o n o b i l e c a s a t o c h e portò le Madonie e i paesi insistenti sul suo territorio al centro delle politiche del R e g n o , s i o r g a n i z z a n o l a Giostra dei Ventimiglia a Geraci Siculo e l'Arruccata (giostra) di li Vintimiglia a C a s t e l b u o n o . D u r a n t e i festeggiamenti si rievocano eventi lieti della corte quali b a t t e s i m i , f i d a n z a m e n t i , matrimoni o altro. Seguono i giochi cavallereschi cui par- tecipano più di trenta comu- ni di quella che fu la Contea delle Madonie e, in parte, d e i N e b r o d i . T r a q u e s t i Gangi, Collesano, Petralia Sottana e Petralia Soprana, Polizzi, Pollina, Sperlinga, T r o i n a , T u s a , L e o n f o r t e , G r a t t e r i , M o d i c a , D e l i a , Mussomeli, Cefalù, Castella- n a S i c u l a , C a s t e l b u o n o e altri. La manifestazione è ormai entrata a far parte di una tradizionale festa irri- nunciabile per i turisti che ogni anno vi partecipano, sia come protagonisti, sia come spettatori. Sono circa trenta i cavalieri che hanno iscritto quest'anno i loro cavalli alla Giostra che viene organizza- t a d a l c o m u n e d i G e r a c i GIOVEDÌ 8 AGOSTO 2024 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | 13 L e giostre o tornei medievali che si s v o l g o n o i n buona parte della Sicilia, ma anche in altre regioni d'Italia, sono sintomo di una nostalgia – magari tenuta nascosta – per alcune abitudini medievali? Certamente no. Rievocare, riproporre, in forme moder- nizzate, le giostre che orga- nizzavano i cavalieri e i nobi- l i d e l M e d i o E v o e a n c h e dopo, non vuol dire averne n o s t a l g i a a n c h e p e r c h é ormai fanno parte di un vis- suto completamente diverso, di un costume totalmente e s t r a n e o a i p r i n c i p i c h e a c c o m p a g n a v a n o a q u e i t e m p i l o n t a n i q u e l l e c h e , invece, oggi sono diventate manifestazioni di diverti- mento, di rievocazione – per non dimenticare – e perché s o n o p i a c e v o l i e p e r c h é siamo legati al nostro passa- t o p i ù d i q u a n t o n o n p u ò credersi in un'epoca in cui potrebbe sembrare che alcu- ni valori si siano perduti. Quando erano i cavalieri, i nobili e perfino i re a orga- nizzare i tornei, questi segui- vano a incessanti allenamen- t i p o i c h é s i m u l a v a n o a t t i bellici. Insomma, si teneva- no allenati per quando la pace avrebbe ceduto il posto a nuove guerre. E in quei secoli ce ne furono davvero tante. Oggi, però, raccontiamo di una delle giostre più impor- tanti e affascinanti, anche per la storia che la precede, che è quella che si svolge a Geraci Siculo, in provincia di Palermo, ed è detta dei Ven- timiglia. La cittadina che si trova nel parco delle Mado- nie, quest'anno ha visto, dal 2 al 4 agosto, lo svolgimento della manifestazione intito- lata a un dei più importanti casati e alla loro contea. Questa famiglia che si sta- bilì nel territorio madonita n e l X I I I s e c o l o g r a z i e a l matrimonio tra Arrigo(Enri- co) Ventimiglia con Isabella, contessa normanna di Geraci (importante comune mado- nita), diventò in breve tempo così potente da amministra- re la giustizia senza bisogno d i i n t e r v e n t i e s t e r n i e d a c o n i a r e p r o p r i e m o n e t e . Divenuti così nel corso dei secoli talmente influenti da stringere legami di parentela con diverse famiglie reali, furono oggetto di invidia a n c h e p e r l a r a g g i u n t a potenza sia economica che politica. Per tentare di elimi- nare il loro potere, nel XIV s e c o l o f u r o n o a c c u s a t i d i Siculo, dalla Pro Loco, dal- l'Associazione Cavalieri della Contea e da altre associazio- ni. Il loro intento è quello di riportare ai fasti dei tempi passati la manifestazione che ha certamente del fasci- no ancora oggi. Teatro dell'evento è stato, per tutte tre le giornate, l'a- rea archeologica del Castello dei Ventimiglia dove si terrà anche "U conti cumanna"(il conte comanda), un percor- so rievocativo che ripropone gli antichi mestieri che si s v o l g e v a n o a l l a c o r t e d i Federico Ventimiglia, rap- presentato con una vera e propria opera storico-teatra- l e . I n o g n i g i o s t r a c h e s i rispetti non potevano man- care gli sbandieratori che qui rispondono al nome di "Rione Panzera"; a loro è seguita l'accoglienza dei sin- daci, dei comuni e dei cava- lieri della Contea dei Venti- miglia. Dopo, in Piazza del Popolo c'è stato il giuramen- to dei Cavalieri della Contea e, infine, la benedizione dei cavalli che avrebbero parte- cipato ai giochi. Al termine è ripresa l'animazione medie- vale a cui ha fatto seguito la partenza del Corteo storico. Giunti al campo di dressage, ha avuto inizio la giostra dei cavalieri e la rievocazione dei giochi cavallereschi del XIV secolo. Un bel tuffo nel passato, insomma, che non può che appassionare tutto il pubbli- co proveniente senz'altro dai paesi partecipanti ma anche da quelli limitrofi e da ogni p a r t e d e l l a S i c i l i a e n o n mancheranno turisti prove- nienti addirittura da altre nazioni. Geraci Siculo, comune nel c o m p r e n s o r i o d e l P a r c o d e l l e M a d o n i e , f a a n c h e parte de I Borghi più belli d'Italia ed è stato insignito d e l m a r c h i o d i q u a l i t à "Comune fiorito". L'impian- t o u r b a n i s t i c o r i s a l e a l Medioevo e gli abitanti , in gran parte, si dedicano all'a- gricoltura e alla pastorizia ma la principale attività eco- nomica è data dallo stabili- mento per la raccolta e l'im- bottigliamento dell'ottima a c q u a c h e p r o v i e n e d a l l e fonti delle sue montagne. A l t r e f e s t e s i s v o l g o n o durante l'anno e quella dedi- cata a San Bartolomeo e San G i a c o m o , è n o m i n a t a d e l Ringraziamento. Nell'VIII secolo a.C. l'isola fu colonizzata dai Greci i quali si interessarono al ter- ritorio di Geraci poco dopo il 550 a.C. e le diedero il nome d i J e r a x ( Iέραξ ) , o v v e r o avvoltoio; infatti la rocca era abitata da questi uccelli pre- datori. Dopo passarono ai R o m a n i e a n c o r a d o p o a i Bizantini, così come tutto il t e r r i t o r i o m a d o n i t a . Nell'840 d.C. Fu conquistata dai Saraceni che ampliarono e fortificarono il preesistente Castello. Quando in Sicilia si insediarono i Musulmani, divisero l'isola in tre provin- ce: Val Demone, Val di Noto e Val di Mazzara, Geraci che apparteneva alla prima pro- vincia, mantenne la propria fede e convisse pacificamen- te con gli islamici. Non le mancò di trovarsi sotto il dominio dei Normanni e Ruggero I concesse in feudo il borgo al nipote Riccardo Serlo II d'Altavilla. Con gli Svevi arrivarono gli Altavilla e da lì la loro storia che ho già narrato. Nel tempo la Contea andò allargandosi sempre più e contempora- neamente subì l'avvicenda- mento di potenze straniere riuscendo però a mantenere sempre una certa indipen- denza. Dopo essersi costan- temente interessati nel corso dei secoli al bene della Con- tea che porta il loro nome, continuano a farlo ancora oggi. Geraci Siculo vanta anche una biblioteca la cui creazio- ne fa data intorno al 1866 e conserva un cospicuo patri- m o n i o d i l i b r i a n t i c h i e moderni. Grazie a una dona- zione, tra i suoi scaffali è conservato un prezioso volu- m e a s t a m p a d e l t r a t t a t o sulla Falconeria di Federico II di Svevia, unico esistente in Sicilia e datato 1595: Reli- qua Friderici Imperatori De Arte Venandi Cum Avibus. Ancora oggi, in alcune parti delle Madonie si pratica l'at- tività venatoria col falcone. SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO Un angolo di Medioevo in Sicilia: la Giostra dei Ventimiglia a Geraci Colorate parate fanno parte ogni anno dell'evento della Giostra di Ventimiglia. In basso a destra, le Madonie (sopra, una veduta) erano un tempo parte dei possedimenti dei Ventimiglia (Photo Eva Pruchova/Dreamstime)