L'Italo-Americano

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GIOVEDÌ 8 AGOSTO 2024 www.italoamericano.org 38 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT Dall'oro azzurro nella Spada femminile al trionfo olimpico atteso da quasi un secolo nella Ginnastica U n oro perfetto. Solo così si può definire l'impresa della squadra femminile di spada, capace di regalare all'Italia il primo trionfo olimpi- co nella specialità, battendo la Francia, padrona di casa, all'ulti- ma stoccata supplementare e avendo un contributo prezioso e decisivo da tutte le atlete, prota- goniste di un torneo memorabile. La finale olimpica del Grand Palais di Parigi è gara per cuori forti: poche stoccate, tanta attesa e andamento equilibratissimo, punto a punto. Dopo il primo parziale l'Italia è avanti (Santuccio-Candassamy 3-2) ma le francesi, sospinte da un pub- blico infuocato, ribaltano il par- ziale, dando vita a un continuo inseguimento tra le due squadre. Alla sesta rotazione il Ct Dario Chiadò richiama un po' a sorpre- sa Rossella Fiamingo, inserendo Mara Navarria che, dopo un primo assalto negativo, darà il là alla rimonta azzurra. Sotto di 4 lunghezze, a due terzi di finale disputati, le Azzurre respirano con i punti messi a referto da Giulia Rizzi e tornano avanti proprio nel secon- do assalto della Navarria. A meno di un minuto dalla fine, il punteggio è di 27-27 e, dopo un doppio colpo a segno (28-28), Alberta Santuccio si fa infilare. Con 20'' sul cronometro sembra finita, ma l'Azzurra ha il guizzo decisivo per trascinare la finale al minuto supplementare (29— 29). Proprio la catanese firma l'affondo decisivo (30-29) che ammutolisce il Grand Palais e consegna la formazione italiana alla storia. Risultano così decisi- ve le scelte del Ct Chiadò (un vincente, sempre sul podio dal 2022 al 2024 in tutti i grandi tor- nei internazionali) che, un po' a sorpresa, ha inserito a freddo Navarria per Flamingo nel sesto parziale: "Il rischio ha pagato - ha commentato il Ct -. Mi sono preso la responsabilità di farla entrare perché serviva che scen- desse in pedana, altrimenti non avrebbe avuto la medaglia. In più volevo portasse qualche stoccata in più alle avversarie". Straordinarie le ragazze che si confermano una 'potenza' nella disciplina: dopo Tokyo 2020 (con Federica Isola in formazio- ne) non hanno mai mancato un podio nelle competizioni a cui hanno preso parte. Giulia Rizzi (35 anni) ha esordito come meglio non si poteva in una Olimpiade, portando freschezza e maggior aggressività alla for- mazione; Mara Navarria (39 anni) ha completato un clamoro- so ritorno dopo la gravidanza e ha chiuso la carriera con questo spettacolare trionfo; Rossella Fiamingo (33 anni), invece, ha completato - dopo l'argento indi- viduale di Rio 2016 e il bronzo a squadre di Tokyo 2020 - il pro- prio palmares olimpico con la medaglia più preziosa; infine Alberta Santuccio (29 anni), atleta che vanta un palmares importante fuori dalle Olimpiadi e che aveva messo l'oro di Parigi nel mirino a partire da Tokyo 2020 (nonostante fosse la quarta della squadra), aveva definito l'Olimpiade nipponica "punto di svolta" della carriera, "un momento che mi ha riempito di consapevolezza e forza" e, non a caso, è stata proprio lei a firmare la vittoria azzurra più importan- te. Un oro perfetto. L'ITALIA TORNA SUL PODIO DELLA GINNASTICA DOPO 96 ANNI - L'Italia della ginnastica a squadre poteva van- tare una sola medaglia olimpica: quella conquistata 96 anni fa ad Amsterdam 1928, dalla forma- zione delle Piccole Pavesi, gui- date dal professor Gino Grevi. Un'altra epoca e, soprattutto, un altro sport. Questo, però, dà pie- namente il peso dello straordina- rio risultato centrato a Parigi 2024 dalle 'Fate': Alice d'Amato (poi oro nella trave individuale), Manila Esposito (poi bronzo nella trave indivi- duale), Angela Andreoli, Elisa Iorio e Giorgia Villa hanno con- quistato un podio storico, ribal- tando tutte le previsioni. Le ragazze agli ordini del Ct Enrico Esposito, per quanto gio- vanissime - a parte la D'Amato erano tutte all'esordio olimpico - hanno disputato una gara da veterane, mettendo in mostra un eccellente mix di grazia e padro- nanza dei mezzi atletici e artisti- ci. Imprendibili gli Usa della regina Simone Biles (sempre in testa ad ogni rotazione, oro incontestato con 171, 296 punti), la lotta per il podio è stata com- battutissima e ha coinvolto - oltre alle azzurre, Brasile, Cina e Gran Bretagna. La gara ha seguito una nuova formula che ha accresciuto la tensione: solo tre ginnaste all'o- pera per ogni attrezzo, senza più la possibilità di scartare la performance peggiore. La prima rotazione ci ha viste al volteggio: bene la Esposito con 14.166. Terzi dietro Usa e Cina. Alle a parallele asimmetriche hanno esordito Villa (dopo i grandi suc- cessi a livello giovanile) e Iorio (acciaccata, ma presente) e si è esaltata l'ottima D'Amato. Nessun errore e balzo in avanti al secondo posto (con Cina e Brasile che arrancavano alla trave). Nella terza rotazione le Azzurre se la sono dovuta vedere proprio con lo 'spauracchio' della trave: al netto di un'uscita poco precisa di Andreoli, anche questo attrezzo è stato superato con prestazioni notevoli. Il secondo posto parziale è stato così confermato, mentre Cina e Brasile si sono fatte superare dalla Gran Bretagna. Nell'ultimo round, l'Italia era attesa dal corpo libero, il Brasile era al volteggio e le britanniche sono state impegnate alla trave. Brividi finali: una mano posata da Esposito sulla pedana del corpo libero è stata considerata 'caduta' dai giudici (ed è valsa un punto di penalità), D'Amato ha messo un piede fuori pedana all'arrivo della prima diagonale (mezzo punto in meno) mentre Andreoli è stata perfetta. La Cina è scivolata verso il basso (ha chiuso 5ª), mentre Brasile (poi bronzo) e Gran Bretagna (4ª in classifica finale) hanno cercato l'ultimo assalto che le 'Fate' hanno però saputo respingere con grazia e perizia, centrando uno storico e meritato argento. Il trionfo è arrivato poi nel doppio podio conquistato nell'in- dividuale: D'Amato prima e Esposito terza alla trave hanno consegnato una clamorosa dop- pietta che ha riscritto la storia della nostra ginnastica. Non solo. D'Amato è oggi la prima ginnasta italiana in assolu- to a vincere una medaglia d'oro in una qualunque finale olimpica femminile. STEFANO CARNEVALI Rossella Fiamingo, neocampionessa olimpica di spada (© Vincenzoizzoreporter | Dreamstime.com) La due volte medagliata a Parigi 2024 Alice d'Amato (Ph© Agenzia LiveMedia | Dreamstime.com)

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