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cesta sul capo pare stiano tornando a casa, sferzate dal vento. Sì, osserviamo i colori della natura per vedere come l'arte li ha interpretati, riscoprendo insieme un pezzo della nostra cultura. Poi, se proprio non vogliamo rinunciare all'e- state come periodo di fuga ed evasione, ricordiamoci che abbiamo ancora pochissime ore per appro- fittare della grande oppor- tunità che L'Italo-Ameri- cano offre ai suoi lettori: una vacanza in Italia, 8 giorni, inclusi viaggio a/r e l'esperienza di un soggior- no in un trullo, la caratteri- stica e antichissima costru- zione in pietra a secco che ha reso Alberobello patri- monio dell'umanità Une- sco. Acquistate gli ultimi biglietti rimasti del vostro "Dream of Puglia Swee- pstake". Vincere (e con soli 12 dollari!) sarebbe un otti- mo modo per approfittare delle miti temperature autunnali dell'Italia meri- dionale e prolungare le vacanze, magari riannodan- do i fili con i luoghi di par- tenza di qualche antenato italiano. Cliccate su https://italoa- mericano.rallyup.com/pugl ia/Campaign/Details e buona fortuna! Lettera dell'editore NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ GIOVEDÌ 5 SETTEMBRE 2024 www.italoamericano.org 3 L'Italo-Americano IN ITALIANO | L 'autunno sta arrivando, anche se le alte tempe- rature non sem- pre aiutano a percepire l'inizio della nuova stagione. Il calenda- rio però ce lo dice chiara- mente: l'equinozio del 22 settembre si avvicina e con esso si avrà il progressivo calo della luce, in media perderemo 4 minuti di sole al giorno fino al solstizio d'inverno il 21 dicembre. La natura, pur se ostacolata dal surriscaldamento clima- tico, segue il suo corso verso la quiescenza, la fase di inattività vegetativa e di riposo in cui i colori cam- biano il paesaggio. Il cielo si fa meno azzurro e più grigio, la tavolozza di gial- li, arancioni, rossi e marro- ni sui rami degli alberi spe- gne poco a poco il verde brillante delle foglie estive. Da cittadini non cogliamo più tanti segnali della terra, la sua umidità, gli odori e la pesantezza, non abbiamo più le braccia affaticate dalla stagione del raccolto e non ci prepariamo più alla vendemmia. I riti di pas- saggio e preparazione, oggi sono passeggiate al parco per ammirare il foliage e immortalare straordinarie sfumature senape, zaffera- no, vermiglio, ruggine e violacee dentro scatti da postare sui social preferiti. Un tempo c'erano feste di paese, momenti di condivi- sione da vivere in comu- nità, oggi al massimo è una serata fuori con gli amici o, in Italia, una sagra abbinata a qualche prodotto tipico del luogo. Il vino è diventa- to una degustazione guidata da sommelier in cantine altamente tecnologiche dove la gastronomia propo- ne abbinamenti che esalta- no gusti e profumi. Il cam- bio degli armadi, un'occasione per rinnovare il guardaroba e fare shop- ping magari pensando anche a rendere più calda e accogliente la casa, con tonalità più spente e shabby chic. Per molti, settembre è un po' come capodanno: la lista dei buoni propositi ini- zia a prendere forma men- tre si riprende il filo del discorso e si fa il punto sugli impegni e gli appun- tamenti da segnare in agen- da. Con l'inizio della scuo- la e il rientro dalle ferie agostane, l'Italia si lascia alle spalle un'estate roven- te, acquazzoni violenti ed eventi estremi, scioglimen- to dei ghiacciai alpini e mari sempre più bollenti e abitati da specie aliene attratte da temperature quasi tropicali. Sulla West Coast si corre con la mente ad Halloween, l'arrivo delle grandi zucche aran- cioni è già dietro l'angolo come le nebbie mattutine sulla costa pacifica. Forse, come si dice nel Belpaese, "non ci sono più le mezze stagioni" e il caldo si tra- scinerà per poi spegnersi improvvisamente dopo mesi di afa insopportabile, ma questo momento di pas- saggio non va perso. Dobbiamo osservare i cambiamenti del paesaggio che ci circonda, non tanto per infilare un maglione se l'aria diventa frizzante ma per capire che urge pren- dersi cura dell'ambiente, impegnarsi in prima perso- na per ridurre la nostra impronta ecologica e diventare più sostenibili nelle abitudini quotidiane. Dovremmo riappropriarci di quel contatto costante con la natura che avevano i nostri avi, da un lato e dall'altro dell'oceano. Quel piccolo orto sul retro della casa, era un modo per non dimenticare da dove molti paesani arrivavano ma oggi sarebbe un buon modo anche per riconoscere la fatica e l'impegno che ser- vono prima di raccogliere carote e zucchine, pomodo- ri o patate e quindi compra- re al supermercato il giu- sto, senza eccedere in spre- chi alimentari. Sarebbe poi un'occasio- ne preziosa per ammirarne le tonalità del paesaggio, le forme mutevoli del cam- biamento, le fasi di passag- gio di una stagione che molti artisti hanno immor- talato in opere che sono diventate rimandi classici o anche dei canoni estetici. L'autunno secondo Cara- vaggio si legge nel Bacco esposto agli Uffizi. Arcim- boldo sul finire del '500 ne fece un originalissimo pupazzo di frutti e verdure di stagione: le labbra sono un riccio di castagna, il mento un melograno, al posto della guancia c'è una mela, il naso è una pera e invece dell'orecchio vedia- mo un fungo da cui pende un fico. I capelli sono acini d'uva e tralci di vite dai quali esce una zucca. Sono numerosi gli artisti che hanno dedicato opere memorabili con richiami fortemente autunnali ai mesi che chiudono l'anno. Il macchiaiolo Telemaco Signorini, e qui ci spostia- mo nell'800, fissò la sta- gione in un olio su tela che ritrae un cielo plumbeo carico di pioggia sopra la campagna toscana mentre due donne con tanto di I colori dell'autunno nel paesaggio e nell'arte, una stagione di cambiamento tutta da riscoprire giancarlo.fadin@protravelinc.com Direct: 818-783-0208